Anziani e disturbi sensoriali: in molti casi sono curabili, ma non si agisceleggi in 2 min

In molte, anzi in troppe occasioni, i disturbi sensoriali palesati dalle persone in età avanzata sono scambiati per naturali sintomi di invecchiamento, in realtà si tratta di disturbi specifici che necessitano di cure ad hoc.

Trascurare vista e udito, ovviamente, può rappresentare un grosso problema anche dal punto di vista del benessere mentale: è stato dimostrato in tantissime occasioni, infatti, che avere dei disturbi sensoriali può peggiorare la condizione mentale della persone.

Il Prof. Giancarlo Logroscino, docente di Neurologia presso l’Università di Bari con una notevole esperienza all’estero, ha specificato che la salute di occhi e orecchie andrebbe controllata con rigore in età avanzata, senza creare inutili allarmismi.

In tantissime occasioni, ad esempio, problemi di sordità sono considerati legati all’invecchiamento, in realtà essi solo in rare occasioni rappresentano un disturbo centrale, e assai spesso si tratta di disturbi periferici cui si può porre facilmente rimedio tramite una protesi acustica specifica.

Analogo discorso è valido per quanto riguarda l’olfatto: si tende spesso a credere che difficoltà olfattive siano legate al generale invecchiamento dell’organismo, invece in moltissime occasioni si tratta di problematiche locali, come ad esempio riniti ricorrenti o di carattere cronico, le quali possono essere curate.

Le malattie neurodegenerative possono essere messe in relazione a vari fattori, come ad esempio il fatto di versare in una condizione di povertà, oppure appunto al fatto di avere difficoltà uditive.

Anche da questo punto di vista, dunque, è importantissimo che i problemi di udito non vengano trascurati.

C’è anche un altro aspetto che deve assolutamente essere considerato, ed è quello relativo al fatto che gli anziani con disturbi sensoriali sono molto più esposti al rischio di essere vittime di reati.

Un motivo in più, questo, per prestare massima attenzione da questo punto di vista, e per evitare di considerare in modo semplicistico che difetti uditivi, visivi e olfattivi siano l’inesorabile risultato dell’invecchiamento.