Anziani e declino uditivo: la grande importanza delle protesi acusticheleggi in 1 min
La progressiva diminuzione dell’udito da parte delle persone anziane può rappresentare un grosso problema per la loro qualità della vita: è stato dimostrato infatti che criticità come queste, oltre ad essere un problema in quanto tale, possono favorire l’insorgere di deficit cognitivi di varia tipologia.
Le persone interessate da ipoacusia, quindi con un udito che presenta delle problematiche, hanno un rischio 2 volte superiore rispetto alle altre di sviluppare una demenza.
La persona anziana che ha difficoltà uditive tende ad isolarsi, a perdere interesse verso varie tipologie di attività, ad interagire con gli altri, e atteggiamenti come questi ovviamente possono rappresentare un grosso rischio in un’età così delicata.
Credere che i difetti uditivi in età anziana non possano essere curati, e che facciano parte dell’inesorabile declino dell’organismo, sarebbe davvero un grossissimo errore, nel quale purtroppo ancora oggi incappano tantissime persone.
Per quanto riguarda le possibilità di contrastare i difetti uditivi si sono compiuti dei progressi davvero molto importanti, di conseguenza vi sono svariati modi per fronteggiare i casi di ipoacusia.
Utilizzando dispositivi di piccole dimensioni, semplicissimi da indossare e poco invasivi come le protesi acustiche, i problemi dell’udito possono essere contrastati in maniera assai efficace, e questo assicura dei risvolti molto positivi anche in termini di qualità della vita.
Le protesi acustiche esterne sono quelle più gettonate, ad ogni modo sono sempre più utilizzate anche quelle impiantabili.
In tale settore, peraltro, non sono affatto da escludere progressi ulteriori: sono stati già presentati, ad esempio, dei veri e propri modelli invisibili, i quali tuttavia devono ancora superare in necessari protocolli sperimentali degli Stati Uniti.