Apparecchi acustici: fornirli gratuitamente può addirittura ridurre la spesa pubblicaleggi in 2 min

Gli apparecchi acustici sono dei dispositivi provvidenziali per consentire alla persona interessata da ipoacusia di poter recuperare un buon udito.

Sorprendentemente tali dispositivi continuano ad essere sottovalutati, e non vengono utilizzati neppure da molti soggetti che ne avrebbero bisogno, vuoi per scarsa informazione, vuoi perché si tende ad avvertire un immotivato imbarazzo nell’utilizzare queste protesi che, peraltro, sono estremamente discrete a livello visivo.

Utilizzare degli apparecchi acustici in realtà non è utile soltanto al recupero dell’udito, ma offre anche diversi risvolti preziosi per la persona: è stato dimostrato infatti che i soggetti che usano un apparecchio acustico sono molto meno propensi ad isolarsi e a deprimersi, inoltre per i soggetti anziani indossare tali apparecchi è utilissimo per scongiurare, o quantomeno per ritardare, una condizione di demenza.

Correggere i difetti uditivi con degli apparecchi acustici sa migliorare in modo davvero considerevole la salute e la qualità della vita di una persona, al punto da incidere positivamente perfino sulle casse della sanità pubblica.

Da questo punto di vista si rivela molto interessante uno studio compiuto da un gruppo di ricercatori americani e pubblicato su Jama Otolaryngology–Head & Neck Surgery.

In tale ricerca si è considerato un campione di 1.336 persone di età compresa tra i 65 e gli 85 anni, accomunate dal fatto di convivere con gravi problemi di udito.

Il 45% del campione, al momento dell’effettuazione della ricerca, utilizzava un apparecchio acustico, mentre il restante 55% no, e le differenze emerse fanno riflettere, per quanto non siano enormi.

Gli anziani che fronteggiavano i loro problemi uditivi tramite l’utilizzo di appositi apparecchi avevano avuto, nell’anno precedente, una quantità inferiore di ricoveri e di visite d’urgenza, senza trascurare il fatto che la durata dei ricoveri si è rivelata inferiore, se pur di solo mezza giornata, per quel che riguarda i pazienti utilizzanti l’apparecchio acustico.

I dati di questo studio hanno dunque consentito di rivolgere un’idea alla Sanità statunitense, la quale ovviamente può essere applicata anche in altri stati: perché non garantire una copertura sanitaria per la fornitura di protesi acustiche al fine di ridurre la spesa pubblica legata a ricoveri ed esigenze sanitarie di altro tipo?