La ricarica corretta degli apparecchi acustici

Apparecchi acustici ricaricabili: come gestirli al meglioleggi in 3 min

Gli apparecchi acustici ricaricabili sono dei dispositivi molto apprezzati, spesso preferiti ai modelli a batterie, e sono senz’altro molto comodi e pratici. Tra i vantaggi principali anche il maggior rispetto per l’ambiente, visto che non ci saranno batterie da smaltire.

Dal punto di vista manutentivo vi sono alcune differenze rispetto ai modelli tradizionali con pile usa e getta. Facciamo dunque il punto sui principali aspetti a cui è bene prestare attenzione.

Ricaricare l’apparecchio acustico durante il sonno è l’ideale

Anzitutto, va detto che è sicuramente una buona regola quella di ricaricare il proprio dispositivo quando si va a dormire: dal momento che, durante il sonno, il dispositivo deve essere rimosso dall’orecchio, quale momento migliore per collegarlo al relativo caricabatterie per ritrovarlo perfettamente carico una volta svegli?

Tutti gli apparecchi acustici di qualità sono in grado di garantire almeno una giornata di autonomia con una ricarica completa, ecco perché con quest’abitudine si può stare assolutamente tranquilli; sulla base di quanto detto, può essere ideale tenere sempre il caricabatterie accanto al proprio letto.

Se, per una qualsiasi ragione, ci si dovesse dimenticare di collegare il proprio dispositivo prima di andare a dormire, non c’è di che preoccuparsi: con ricariche piuttosto brevi, nell’ordine di mezz’ora, ci si possono comunque garantire diverse ore di autonomia.

Cosa c’è da sapere sul collegamento al caricabatterie

A livello funzionale, il caricabatterie di un apparecchio acustico non è diverso rispetto a quello di dispositivi tecnologici di tutt’altro tipo: un’estremità del cavo va collegata al caricatore, mentre l’altra alla presa di corrente.

Inserire le protesi acustiche nel caricabatterie è solitamente molto facile, poiché il corretto posizionamento è indicato con i colori e quindi è intuitivo capire in quale vano collocare l’apparecchio destro e in quale il sinistro.

Per garantire una ricarica ottimale degli apparecchi acustici si sconsiglia di utilizzare una prolunga, mentre è meglio attaccare il caricatore direttamente alla corrente. Gli apparecchi acustici non dovrebbero mai essere inseriti in un caricabatterie non collegato alla presa elettrica, in questo modo, infatti, tendono a scaricarsi prima del tempo, mentre è del tutto irrilevante scollegare il dispositivo quando la ricarica completa è stata ultimata: se rimane collegato, infatti, la sua autonomia una volta staccato sarà la medesima, né c’è il rischio che possa danneggiarsi.

La corretta manutenzione del caricabatterie

Non solo l’apparecchio acustico, ma anche il caricabatterie dev’essere gestito con le dovute attenzioni: utilizzare un semplice panno può essere più che sufficiente per la sua pulizia e per mantenerlo in condizioni ottimali, vanno invece evitati i detergenti liquidi.

Per la pulizia dei vani di ricarica interni può essere una buona idea quella di utilizzare un cotton fioc, è utile sottolineare inoltre che quando le fasi di ricarica si sono concluse, il vano deve essere sempre tenuto chiuso.

Per sapere se, e quanto, un apparecchio acustico è carico, le case produttrici propongono degli indicatori di semplice consultazione, sebbene si stia parlando di oggetti molto piccoli.

Il brand ReSound, ad esempio, prevede per i suoi prodotti 3 piccole luci: 2 luci verdi sono indicative di una ricarica al 100%, 2 luci verdi indicano una ricarica al 60%, una luce verde corrisponde a circa il 30% di ricarica, mentre se si visualizza una luce rossa, vuol dire che la ricarica residua è inferiore al 10%.

L’apparecchio acustico ricaricabile migliore per il tuo stile di vita

Gli apparecchi acustici non sono tutti uguali. Anche per questo è meglio affidarsi sempre a professionisti, piuttosto che acquistare un dispositivo standard online, magari allettati da un prezzo molto competitivo. I nostri audioprotesisti ti proporranno solamente i migliori dispositivi, a seconda del tuo grado di ipoacusia e del tuo stile di vita. L’apparecchio acustico deve adattarsi a te, non il contrario. Sarà rilevante anche valutare la velocità di ricarica che meglio si confà alle tue abitudini. Per esempio potrebbe essere perfetta la gamma di modelli ReSound Key, con l’elegante Charger Premium, per 30 ore di energia, oppure potrai optare per l’ultimo modello ReSound, Omnia, per un ascolto ancora migliore, oltre che un’autonomia invidiabile. Le scelte sono numerose: lasciati guidare da Progetto Udire. Ti aspettiamo nei nostri Centri Acustici di Gallarate, Varese, Luino, Malnate e Arcisate.