Come scoprire un problema silenzioso: 6 segni di perdita dell’udito

Nella vivace quotidianità, quando si intrecciano molteplici conversazioni e una moltitudine di suoni di ogni tipo e provenienza, ci troviamo immersi nelle meravigliose interazioni con tante persone. Ogni parola sussurrata, ogni risata assordante fa parte della colonna sonora che definisce la nostra esistenza. Ma cosa succede quando questa sinfonia, una volta vibrante e chiara, comincia a confondersi e a sbiadire?

Riconoscere i sottili segnali della perdita dell’udito è come sintonizzarsi su ogni parola per comprenderne il significato. Si tratta proprio di decifrare, in questo caso, il silenzio, o suoni poco chiari, per comprendere il linguaggio dell’assenza in mezzo a tanto rumore.

È fondamentale riconoscere i primi sintomi di ipoacusia, ossia di una possibile perdita di udito, perché un intervento precoce non è solo una necessità, ma una possibilità concreta per preservare la melodia della vita.

1. Le voci al telefono sono difficili da capire

Immagina la frustrazione di trovare una linea telefonica disturbata, con interferenze statiche e rumori fastidiosi. Se le interruzioni occasionali sono normali nel mondo delle telecomunicazioni, le difficoltà persistenti a distinguere il parlato al telefono rivelano una sfida più profonda.

Prendi il telefono o lo smartphone, per parlare tranquillamente con un familiare o degli amici, ma quello che sentirai sarà una serie di parole ovattate e rumori incomprensibili. Ogni parola, un tempo nitida e chiara, ora si trova in un mare di interferenze, lasciandoti alla ricerca del significato in una caotica confusione sonora. È facile liquidare questo problema come un semplice inconveniente, un difetto della linea telefonica, appunto. Tuttavia, questo fastidio può invece essere un piccolo ma significativo potenziale problema uditivo.

Non considerare questi disturbi come semplici interferenze: potrebbero essere un segnale di attenzione da non trascurare. Un avvertimento che invita a fare attenzione e prendersi cura della salute uditiva: inizia con un test gratuito dell’udito presso uno dei nostri Centri Acustici. Trovi Progetto Udire a Varese, Gallarate, Malnate, Arcisate, Luino e Sesto Calende.

Un segno di possibile ipoacusia: difficoltà a sentire al telefono

La difficoltà a comprendere le conversazioni telefoniche può essere un segnale di ipoacusia

2. Difficoltà a seguire le conversazioni

In una stanza affollata, dove le voci si intrecciano e si sovrappongono, ogni parola pronunciata crea una nuova conversazione, l’interazione tra più persone. In una situazione del genere, spesso trovi difficoltà a tenere le fila del discorso?

Sei, per esempio, a un tavolo per una cena con degli amici: tutti ridono e parlano in coppia, in tre, o tutti insieme. Ma non riesci a tenere il ritmo: potresti sentirti in disparte, come un mero osservatore lontano dalle conversazioni, senza riuscire a immergerti completamente nei discorsi. Potrebbe essere più di una distrazione momentanea e nascondere, invece, il segnale di un problema all’udito.

Non si tratta solo di perdere frammenti di dialogo, ma di sentirsi scollegati dall’interazione umana, di trovarsi in una “bolla” che preclude la socializzazione: più si trascura il problema, più diventerà importante. Vale la pena prestare attenzione ai segnali che le tue orecchie stanno cercando di trasmettere: cerca di capire se puoi soffrire di ipoacusia con il nostro test di autovalutazione. Ti basterà rispondere ad alcune domande per avere un’indicazione della situazione.

3. Stanchezza a furia di sforzarsi per comprendere e ascoltare

Se per cogliere ogni parola di una conversazione è necessario fare acrobazie mentali e sforzarsi di carpirne il significato, allora conversare sarà come affrontare un labirinto di suoni in cui la chiarezza sembra inafferrabile. Ogni momento che passa, lo sforzo si intensifica, lasciandoti mentalmente e fisicamente stanco. È come se si fosse impegnati in una battaglia costante, cercando di cogliere ogni sfumatura del discorso in mezzo al caos dei suoni.

Puoi immaginare la stanchezza che accompagna questa ricerca incessante, come scalare una montagna dove ogni parola pronunciata diventa una ripida salita da conquistare. Il semplice atto di conversare si trasforma in un compito difficile, che richiede una concentrazione incessante e uno sforzo ingiustificato. Se questa fatica ti sembra fin troppo familiare, allora è il momento di fermarsi e riflettere.

Non si tratta solo di stanchezza fisica, ma di un profondo senso di affaticamento mentale, come se ogni parola pronunciata sottraesse una parte di vitalità. Metti tutto in pausa e dai la priorità al benessere del tuo udito: sai che l’ipoacusia trascurata aumenta il rischio di sviluppare demenza del 50%?

Un sintomo della perdita di udito può essere alzare sempre il volume della tv

Alzare spesso il volume della TV indica che probabilmente è meglio controllare l’udito

4. Il volume della TV è troppo alto

Nell’ambiente familiare del salotto di casa, dove ci si appassiona a drammi e si ride per commedie divertenti, puoi ritrovarti anche ad ascoltare lamentele per il volume del televisore troppo alto. Ecco che inizia la battaglia del telecomando per alzare – e abbassare – il volume. Tu che non capisci le voci, il marito (o la moglie) o i figli che, inevitabilmente, protestano per il volume che disturba anche i vicini.

Tuttavia, al di là dei simpatici battibecchi, c’è forse una storia più profonda, che parla di potenziali problemi uditivi. Per molti individui alle prese con la perdita dell’udito, l’incapacità di decifrare i dialoghi in mezzo al clamore del rumore di fondo è una situazione ricorrente, che rende difficile capire la trama o godersi qualche ora di pace e tranquillità con il programma preferito.

È meglio fare attenzione a queste lamentele persistenti, perché in queste si nasconde l’invito a cercare una guida per capire se c’è, effettivamente, qualcosa che non va con l’udito.

5. La ripetizione di “come?” e i fraintendimenti

C’è un ritornello ricorrente, un’eco di incertezza che scandisce il discorso. È la semplice ma profonda affermazione “Cosa?” oppure “Come?”. È una richiesta di chiarezza in mezzo al frastuono per colmare il divario tra comprensione e confusione.

Se ti trovi costretto a chiedere più volte di ripetere perché non capisci parole e discorsi, potresti avere una perdita di udito. Infatti, la ripetizione di “che cosa?” è un’indicazione di potenziali problemi uditivi da non sottovalutare. Peggio ancora se spesso le parole percepite, vengono interpretate in modo scorretto. Le interpretazioni errate possono essere un semplice inciampo, ma se diventano uno schema ricorrente è il momento di evitare i malintesi.

Capire “Roma” per “toma” è un errore di comunicazione che può derivare dall’inizio di una perdita dell’udito ad alta frequenza che influisce sulla nostra capacità di distinguere i suoni del parlato. Questo tipo di ipoacusia è nota come ipoacusia neurosensoriale e spesso è dovuta all’invecchiamento o all’esposizione a forti rumori.

Sentirsi isolati dai dialoghi può individuare un problema di ipoacusia

Non restare isolato durante le conversazioni: inizia con un test dell’udito gratuito

6. Le persone “borbottano” quando parlano

Quando le conversazioni iniziano a sembrare un’accozzaglia di discorsi poco chiari, simili a toni ovattati che non si distinguono, potrebbe esserci una perdita uditiva. Le persone che hanno difficoltà a percepire le alte frequenze spesso riescono a sentire i suoni ma faticano a comprendere chiaramente le parole pronunciate, soprattutto in ambienti con rumore di fondo.

Questa difficoltà diventa particolarmente evidente quando si conversa con persone che parlano a toni o frequenze più alte, come donne e bambini. Con l’avanzare dell’età aumenta la probabilità di subire una perdita uditiva soprattutto per quanto riguarda le frequenze più alte. Di conseguenza, capire i familiari o i nipoti di sesso femminile può risultare più difficile che comprendere le voci maschili più profonde.

La difficoltà a discernere chiaramente il parlato, soprattutto nelle interazioni con chi parla a voce più alta, è un indicatore significativo del fatto che potrebbe essere necessaria un’ulteriore valutazione della salute uditiva. Affronta una potenziale ipoacusia con noi: siamo al tuo fianco per costruire il tuo benessere uditivo. Vieni in uno dei Centri Acustici Progetto Udire e scopri come possiamo aiutarti, passo dopo passo.

Il potere dell’udito: come sentire meglio può diminuire lo stress

Nel mondo frenetico in cui viviamo, lo stress è un problema onnipresente, che si infiltra in ogni aspetto della nostra vita. Che si tratti delle richieste di un lavoro a ritmi serrati, degli obblighi familiari o delle incessanti notifiche dei dispositivi digitali, i fattori scatenanti dello stress sembrano essere in agguato dietro ogni angolo.

Eppure, in mezzo al caos, c’è un aspetto spesso trascurato della gestione dello stress: la salute uditiva. Anche se può sembrare sorprendente, lo stato dell’udito ha profonde implicazioni sui livelli di stress e sul benessere generale. Scopriamo come.

Il ruolo della salute uditiva nella gestione dello stress

Lo stress è un fenomeno complesso, quasi inevitabile nella vita moderna e influenzato da una miriade di fattori. Le pressioni esterne, le incertezze e i conflitti relazionali, possono innescare rapidamente la risposta dell’organismo provocando lo stress, facendo salire i livelli di cortisolo e scatenando l’adrenalina. Tuttavia, lo stress non è solo il risultato delle circostanze esterne, ma è anche profondamente influenzato dal nostro corpo. Gli stati fisiologici e psicologici, dagli squilibri ormonali alle alterazioni cognitive, contribuiscono in modo significativo allo stress che sperimentiamo quotidianamente.

Un fattore spesso sottovalutato sono le esperienze sensoriali, in particolare gli stimoli uditivi. Mentre siamo soliti associare lo stress a condizioni tangibili come scadenze o discussioni, il paesaggio sonoro che ci circonda esercita un’influenza sottile ma profonda sulle risposte allo stress. Il rumore incessante del traffico, la cacofonia delle chiacchiere negli spazi affollati o persino il silenzio inquietante dell’isolamento: tutti questi input uditivi modellano la percezione dello stress e contribuiscono alla sua manifestazione.

Consideriamo, ad esempio, l’impatto dell’inquinamento acustico sul nostro benessere. Le ricerche hanno dimostrato che l’esposizione a un rumore costante, che si tratti del rombo assordante di macchinari o del suono delle sirene, può aumentare i livelli di stress, alterare gli schemi del sonno e persino compromettere le funzioni cognitive. Allo stesso modo, l’assenza di suoni può indurre uno stato di ipervigilanza, aumentando la sensibilità alle potenziali minacce e acuendo i sentimenti di ansia.

Lo stress esterno condiziona l'udito

Le condizioni esterne, come la pressione lavorativa o rumori, possono favorire l’insorgere dello stress

Perdita di udito e stress

La percezione uditiva non è solo uno spettatore passivo nella gestione dello stress, ma è un partecipante attivo, in grado di modulare le nostre risposte alle situazioni. Gli studi hanno dimostrato un chiaro legame tra la perdita dell’udito non trattata e l’aumento dei livelli di stress: non è difficile immaginare come un udito compromesso non solo metta a dura prova la capacità di conversare in modo efficace, ma diventi una vera e propria barriera al coinvolgimento sociale. Ecco allora la frustrazione di non riuscire a seguire una conversazione in mezzo a un mare di suoni confusi o la sensazione di isolamento che si prova quando non si riesce a partecipare pienamente alle interazioni di gruppo. Questo senso di disconnessione, come trovarsi in una “bolla”, può generare sentimenti di solitudine e alienazione, amplificando il peso psicologico dello stress.

Inoltre, le ripercussioni di un’ipoacusia non trattata si estendono al di là delle dinamiche sociali, minando il benessere cognitivo ed emotivo. La ricerca ha evidenziato un legame preoccupante tra i disturbi dell’udito e il declino cognitivo, con casi non trattati che spesso preannunciano l’insorgere di condizioni come la demenza e il morbo di Alzheimer. Lo sforzo cognitivo richiesto per decifrare il parlato in assenza di segnali uditivi chiari può infatti mettere a dura prova le risorse mentali, rendendo vulnerabili all’affaticamento cognitivo e ai vuoti di memoria. Le persone alle prese con problemi di udito hanno un rischio elevato di sviluppare depressione, ansia e altri disturbi psichiatrici, proprio a causa dello sforzo costante di gestire un mondo ovattato che può erodere il senso di autostima.

D’altra parte, la ricerca ha dimostrato anche come alti livelli di stress possono aumentare il rischio di sviluppare la perdita dell’udito. Inoltre, alcune ricerche hanno evidenziato un’associazione tra acufene (ronzio nell’orecchio) e stress, in un circolo vizioso che non può che influenzare in negativo la qualità della vita della persona.

Una risata in compagnia riduce lo stress

Chiacchere e risate senza l’ostacolo dell’ipoacusia sono una cura efficace contro lo stress

Gli apparecchi acustici contro lo stress, per una qualità di vita migliore

Gli interventi volti a migliorare la funzione uditiva, come l’uso di apparecchi acustici, offrono una soluzione efficace per la riduzione dello stress. Ripristinando la chiarezza dell’esperienza uditiva e facilitando la comunicazione, gli apparecchi acustici consentono alle persone che soffrono di ipoacusia di affrontare le interazioni sociali con più sicurezza e facilità, attenuando lo stress associato alle difficoltà uditive.

Sorprendentemente, la funzionalità degli apparecchi acustici va ben oltre il ripristino del suono, offrendo molteplici benefici che contribuiscono al benessere generale. Scopriamo come questi dispositivi possono contribuire a una migliore qualità di vita.

  • Combattere l’ansia sociale e l’isolamento

I legami sociali svolgono un ruolo cruciale nella gestione dello stress, fornendo il sostegno e la distrazione necessari nei momenti difficili. Una ricerca della Mayo Clinic ha evidenziato i benefici del contatto sociale per alleviare lo stress. Indossando gli apparecchi acustici e sperimentando una migliore funzione uditiva, ci si può sentire più liberi di impegnarsi in attività sociali. Sia che si tratti di incontrare parenti e amici, partecipare a eventi o assistere a concerti e spettacoli, gli apparecchi acustici consentono di riconnettersi con il mondo circostante, favorendo il senso di appartenenza e riducendo quello di isolamento.

  • Promuovere l’attività fisica

L’attività fisica regolare è un comprovato antistress, in quanto rilascia endorfine e riorienta l’attenzione dai problemi ai movimenti del corpo. Tuttavia, la perdita dell’udito può rappresentare un ostacolo allo svolgimento dell’attività fisica, aumentando il rischio di incidenti e cadute. Con gli apparecchi acustici si migliora la consapevolezza dell’ambiente circostante, favorendo l’equilibrio e l’andatura durante l’esercizio fisico e le attività quotidiane. Grazie al miglioramento dell’udito, è possibile impegnarsi in attività fisiche con maggiore fiducia, traendo i benefici di uno stile di vita attivo che allevia lo stress.

  • Favorire le risate e la felicità

Le risate sono l’antidoto naturale allo stress, in grado di offrire un sollievo mentale e fisico dalle pressioni. Utilizzando gli apparecchi acustici per migliorare l’udito, è possibile godersi al meglio i momenti di risate e gioia. Che si tratti di guardare in TV un programma divertente o di scambiare due chiacchiere con gli amici, la possibilità di partecipare pienamente agli stimoli uditivi amplifica gli effetti terapeutici della risata, offrendo una gradita tregua dallo stress e promuovendo il benessere generale.

  • Ridurre i livelli di stress attraverso l’innovazione

Un recente studio condotto presso il Centro di Ricerca Eriksholm ha svelato intuizioni rivoluzionarie su come gli apparecchi acustici possano ridurre l’impatto del rumore sui livelli di stress. Le ricerche hanno rivelato che la riduzione del rumore da parte degli apparecchi acustici può diminuire significativamente la reazione allo stress di una persona. Inoltre, i dati raccolti dimostrano che l’accesso a una migliore qualità del suono può ridurre la frequenza cardiaca media, contribuendo alla salute generale del cuore. Questo approccio non solo sottolinea l’importanza di una tecnologia efficace per gli apparecchi acustici, ma apre anche nuove strade per migliorare il benessere.

  • Sollievo dagli acufeni

L’acufene, spesso esacerbato dallo stress emotivo, può avere un impatto significativo sulla qualità della vita. Tuttavia, l’uso di apparecchi acustici può dare sollievo alle persone che lottano contro questa condizione. Gli studi hanno dimostrato che una percentuale significativa di pazienti affetti da acufene prova sollievo quando utilizza gli apparecchi acustici.

I migliori apparecchi acustici contribuiscono a ridurre lo stress

Gli apparecchi acustici migliori sono in grado di favorire il relax di chi li indossa grazie alla loro tecnologia avanzata

La tecnologia che fa la differenza contro lo stress

Al di là del loro ruolo fondamentale nel migliorare la comunicazione, i moderni apparecchi acustici offrono un approccio olistico per alleviare lo stress e favorire il benessere. Dotati di funzioni avanzate e di una tecnologia innovativa, questi apparecchi non sono semplici amplificatori, ma diventano strumenti terapeutici per la ricerca del relax.

Includendo programmi sonori personalizzabili, gli apparecchi acustici di ultima generazione offrono un’ampia gamma di suoni rilassanti adattati alle preferenze individuali. Dai tranquilli suoni della natura al delicato rumore bianco, questi stimoli uditivi creano un ambiente acustico sereno che favorisce la riduzione dello stress e il rilassamento. Immergendosi in queste esperienze uditive calmanti, diventa possibile attenuare efficacemente gli effetti dello stress, promuovendo calma e tranquillità tra la confusione della quotidianità. I benefici terapeutici di queste funzioni vanno oltre il rilassamento momentaneo, offrendo un approccio proattivo alla gestione dello stress.

Chiedi al tuo audioprotesista: con i migliori apparecchi acustici ReSound che troverai presso i nostri Centri Acustici a Varese, Malnate, Sesto Calende, Arcisate, Luino e Gallarate, potrai scoprire anche l’App ReSound Relief, con una combinazione di terapia sonora, esercizi di rilassamento e meditazione.

Cosa aspettarsi dall’applicazione degli apparecchi acustici: una guida completa

Decidere di beneficiare dell’ausilio degli apparecchi acustici per un udito migliore è una scelta importante nella vita di chi soffre di ipoacusia, ossia un calo di udito. La prospettiva di indossare gli apparecchi acustici può evocare sentimenti di incertezza e apprensione. Tuttavia, la conoscenza è potere e una comprensione completa di ciò che ci si può aspettare durante questo processo può contribuire ad alleviare le ansie e favorire la fiducia.

Conoscendo il processo di adattamento, è possibile intraprendere il percorso verso un migliore benessere uditivo con sicurezza e chiarezza, spalancando la via a un mondo di esperienze uditive arricchite e migliori.

Modelli di apparecchi acustici ReSound

Il tuo audioprotesista ti guiderà nella scelta del modello di apparecchio acustico più adatto alle tue esigenze

La preparazione all’adattamento degli apparecchi acustici: cosa aspettarsi

Il processo di applicazione degli apparecchi acustici è una procedura altamente personalizzata e meticolosa, realizzata per garantire un comfort ottimale e una funzionalità su misura per ogni individuo. Come nella ricerca di un paio di scarpe comode e perfettamente calzanti, anche per i tuoi apparecchi acustici la giusta vestibilità è fondamentale. L’adattamento di un apparecchio acustico segna un passo fondamentale nel tuo percorso verso un udito migliore, in cui dispositivi personalizzati e regolati con precisione possono migliorare significativamente la tua esperienza uditiva.

Progetto Udire conosce bene l’importanza di questo processo e ci impegniamo a fornire tutti i servizi professionali per assicurare che i tuoi apparecchi acustici siano completamente compatibili con le tue esigenze e preferenze individuali. Mentre ti prepari all’appuntamento per l’adattamento, sai di essere nelle mani di esperti professionisti, una squadra di audioprotesisti dedicata a te e sempre al tuo fianco. Al centro del percorso di adattamento c’è un nostro audioprotesista che ti seguirà passo per passo in ogni fase.

Personalizzazione per il comfort e l’efficacia degli apparecchi acustici

Durante la sessione di adattamento, l’audioprotesista condurrà una serie di test per misurare le dimensioni e l’acustica del condotto uditivo. Utilizzando questi dati preziosi, realizzerà meticolosamente un’impronta su misura per il tuo apparecchio acustico, assicurando un’aderenza simile a quella di un auricolare perfettamente personalizzato. Questo approccio su misura non solo massimizza il comfort, ma migliora anche l’efficacia, eliminando il disagio e l’inefficacia che possono derivare da un apparecchio non adattato al meglio. In fin dei conti, il raggiungimento di un comfort ottimale è fondamentale per garantire un’esperienza uditiva di qualità superiore, adatta alle tue esigenze.

Soluzioni acustiche su misura per le tue esigenze

Grazie a una comprensione completa delle tue esigenze e preferenze uditive uniche, il tuo audioprotesista saprà orientarsi con competenza nella vasta gamma di opzioni di apparecchi acustici disponibili. Dagli eleganti modelli retroauricolari ai discreti modelli endoauricolari, ogni raccomandazione è attentamente calibrata per allinearsi perfettamente al tuo stile di vita e alle tue preferenze. Dando priorità alle tue esigenze individuali, possiamo garantire una soluzione personalizzata perfettamente adatta alle tue necessità. Da Progetto Udire puoi scegliere tra un’ampia gamma di modelli innovativi, ma sempre semplici da utilizzare. Per esempio, se ti sembra strano indossare gli apparecchi acustici e vuoi un modello il più discreto possibile, compatibilmente con il tuo livello di ipoacusia, puoi scegliere ReSound Custom. La migliore tecnologia acustica si nasconde in un design che ricorda un semplice auricolare ricaricabile, così nessuno noterà la differenza.

Tutti i colori dell'apparecchio acustico ReSound Custom

ReSound Custom sembra un’auricolare, con un design comodo e la migliore tecnologia

Il processo di adattamento degli apparecchi acustici passo per passo

Ecco un assaggio di quello che puoi aspettarti durante il tuo viaggio di adattamento dell’apparecchio acustico.

  • Valutazione del comfort: i nostri professionisti dell’udito inizieranno ad assicurarsi che gli apparecchi acustici si adattino correttamente alle tue orecchie, gettando le basi per un’esperienza di piacevole comfort.
  • Programmazione: utilizzando i risultati del test uditivo completo effettuato in precedenza e considerando le tue preferenze individuali, programmeremo i tuoi apparecchi acustici. Questo approccio personalizzato assicura che gli apparecchi siano finemente sintonizzati per rispondere alle tue esigenze uditive uniche e per adattarsi a diversi ambienti di ascolto.
  • Valutazione dell’udito: una volta applicati gli apparecchi acustici, effettueremo una valutazione approfondita per capirne le prestazioni e assicurarci che stiano dando i risultati desiderati, ottimizzando la tua esperienza uditiva.
  • Introduzione alle funzioni avanzate: il tuo audioprotesista ti introdurrà alle funzioni avanzate dei tuoi nuovi apparecchi acustici, fornendoti gli strumenti e le conoscenze necessarie per utilizzarli efficacemente in varie situazioni.
  • Istruzioni per la cura: infine, ti forniremo una guida completa su come pulire e prenderti cura dei dispositivi per assicurarne la longevità e le prestazioni ottimali, trasmettendoti le conoscenze necessarie per preservare il tuo benessere uditivo.

Regolazioni dell’apparecchio acustico e visite di follow-up

Durante il primo adattamento, l’audioprotesista regolerà le impostazioni iniziali degli apparecchi acustici in base ai risultati del test uditivo completo. Tuttavia, non sempre queste impostazioni rimangono permanenti. Man mano che si affrontano ambienti e situazioni di ascolto diversi, possono rendersi necessarie ulteriori regolazioni per mettere a punto i dispositivi in modo da ottenere prestazioni ottimali. In questo caso, gli appuntamenti di follow-up diventano essenziali.

La fase di follow-up dell’adattamento agli apparecchi acustici è fondamentale per mettere a punto la varietà di suoni che caratterizzano la tua vita quotidiana. Grazie alla collaborazione tra il paziente e l’audioprotesista, vengono apportate le modifiche necessarie per garantire che gli apparecchi acustici siano esattamente su misura per soddisfare le esigenze e le preferenze specifiche del paziente. Queste sessioni offrono al tuo audioprotesista l’opportunità di valutare la tua esperienza con gli apparecchi acustici, identificando le aree ottimali e le opportunità di miglioramento.

Una comunicazione efficace con l’audioprotesista è fondamentale durante tutto questo processo. Discutendo apertamente delle tue esperienze uditive e delle eventuali difficoltà incontrate, è possibile apportare modifiche per ottimizzare le prestazioni degli apparecchi acustici. Prima di recarti a un appuntamento di controllo, prenditi tutto il tempo necessario per abituarti agli apparecchi acustici e prendi nota degli eventuali problemi. Non esitare a contattare il tuo audioprotesista anche prima di una visita fissata: i nostri professionisti sono sempre a tua disposizione.

Indossare gli apparecchi acustici in ogni situazioni per abituarsi prima

Per abituarsi più velocemente agli apparecchi acustici, è consigliabile indossarli in più situazioni di ascolto

Come abituarsi agli apparecchi acustici

Abituarsi a indossare tutti i giorni gli apparecchi acustici richiede pazienza e perseveranza, soprattutto se l’ipoacusia si è protratta per un lungo periodo. Mentre alcune persone possono adattarsi rapidamente nel giro di pochi giorni, altre possono necessitare di diverse settimane o addirittura mesi per abituarsi completamente. La durata e la gravità dell’ipoacusia possono influenzare in modo significativo il processo di adattamento.

Il nostro team di esperti ha seguito numerosi pazienti in un adattamento di successo ai loro nuovi apparecchi acustici e ci impegniamo a garantire che anche tu possa ottenere lo stesso livello di soddisfazione. Se incontri difficoltà o hai bisogno di una guida, non esitate a contattarci. Sia che si tratti di una rassicurazione, di risoluzione dei problemi o di messa a punto delle regolazioni, siamo qui per fornirti il supporto e l’assistenza di cui hai bisogno per superare efficacemente questo periodo iniziale.

Per massimizzare i benefici degli apparecchi acustici e semplificare il processo di adattamento, ti consigliamo di:

  1. Indossare con costanza e regolarità gli apparecchi acustici per facilitare il processo di adattamento. Più li indosserai, più velocemente il cervello si adatterà all’elaborazione dei suoni amplificati. Inoltre, un uso costante fornisce un prezioso feedback al nostro team, consentendoci di apportare le modifiche necessarie per ottimizzare le prestazioni.
  2. Identificare le situazioni più difficili. Prendi nota delle condizioni in cui incontrerai difficoltà con gli apparecchi acustici, come ambienti rumorosi o conversazioni di gruppo. Identificando queste difficoltà, possiamo apportare le modifiche necessarie per migliorare le prestazioni dei tuoi apparecchi in scenari specifici, assicurandoti un’esperienza confortevole in tutte le situazioni.
  3. Avere pazienza. Occorre capire che l’adattamento è un processo graduale che può richiedere più visite per la messa a punto. Sii paziente con te stesso mentre affronterai questo periodo di transizione e conta sulla professionalità di Progetto Udire per raggiungere il migliore risultato per la tua salute uditiva.

Inizia il tuo viaggio verso il benessere uditivo, oggi

Fai il primo passo verso il recupero del tuo benessere uditivo contattandoci oggi stesso. Che tu abbia domande sulla perdita dell’udito o stia considerando l’acquisto di apparecchi acustici, la nostra squadra ti fornirà la guida e il supporto di cui hai bisogno. Fissa un appuntamento con un nostro audioprotesista esperto per un test dell’udito completo, in cui valuteremo la tua funzione uditiva e determineremo l’idoneità agli apparecchi acustici. Se questi dispositivi risulteranno utili alla tua condizione, il nostro specialista dell’udito sarà il tuo punto di riferimento per esplorare infinite possibilità di personalizzazione con l’obiettivo di trovare la soluzione acustica migliore per te. Successivamente potrai contare su una programmazione su misura e un’assistenza continua per prestazioni uditive ottimali, consentendoti di riconnetterti con le persone e tornare a svolgere le attività che preferisci con più sicurezza.

Non aspettare: inizia oggi stesso il tuo viaggio verso un udito migliore.

Il ruolo dei centri acustici nel benessere dell’udito: scopri i nostri servizi

La perdita dell’udito è un problema di salute che colpisce milioni di persone in tutto il mondo e che ha un impatto non solo sulla capacità di comunicare in modo efficace, ma anche sulla qualità della vita complessiva. Sebbene sia ampiamente riconosciuto che gli apparecchi acustici siano fondamentali per migliorare le capacità uditive e comunicative, spesso si trascura il ruolo critico che i servizi legati all’udito possono svolgere.

Questi servizi comprendono la valutazione completa delle difficoltà uditive e comunicative di un individuo, la diagnosi di eventuali condizioni mediche sottostanti, la valutazione della perdita di udito dell’individuo e le esigenze di trattamento, la riabilitazione uditiva, la consulenza e molto altro per aiutare l’individuo a massimizzare le proprie capacità uditive e comunicative.

Si tratta di servizi forniti da centri acustici, dei punti di riferimento per le persone alle prese con problemi di udito, offrendo servizi completi che vanno oltre la diagnosi e il trattamento.

Centro Acustico Progetto Udire a Sesto Calende

Il nostro nuovo Centro Acustico a Sesto Calende, aperto di recente

L’importanza dei centri acustici nella prevenzione dei problemi uditivi

L’obiettivo principale di un centro acustico, come il nostro in qualità di riferimento per il territorio di Varese, non è solo quello di risolvere i problemi uditivi di chi si rivolge ai professionisti, ma anche di coltivare una cultura di prevenzione e di sensibilizzazione proattiva. Per questo riteniamo che le nostre iniziative debbano andare oltre le mura dei centri acustici, raggiungendo le comunità locali per creare un impatto duraturo.

In queste iniziative per la comunità, si superano gli aspetti tecnici della perdita dell’udito, approfondendo il panorama più ampio della salute uditiva. I progetti educativi vengono realizzati per informare il pubblico sulle diverse cause dei disturbi dell’udito, che vanno dalle predisposizioni genetiche all’esposizione ad ambienti rumorosi e ai fattori legati all’età. Trasmettendo queste conoscenze, mettiamo le persone in condizione di fare scelte di vita consapevoli che contribuiscono a preservare le loro capacità uditive.

Sono esempi del nostro coinvolgimento iniziative periodiche in eventi locali e la collaborazione costante con centri medici del territorio per proporre visite dell’udito gratuite, nel panorama più complesso di una salute totale. L’aspetto centrale di questa attività è l’enfasi sul riconoscimento dei segni e dei sintomi di potenziali problemi di udito per promuovere maggior consapevolezza spingendo le persone a cercare tempestivamente assistenza professionale.

Il test dell’udito come primo passo

La prevenzione è la chiave per la salute dell’udito e i centri acustici sono fondamentali in questa fase. Considerando l’importanza di una diagnosi precoce, i test dell’udito diventano veicolo di prevenzione. L’importanza di questi controlli di routine risiede nella loro capacità di svelare i potenziali problemi ben prima che si evolvano in sfide più complesse. Grazie all’impiego di tecnologie all’avanguardia e all’esperienza degli audioprotesisti, i Centri Acustici Progetto Udire conducono valutazioni complete che vanno oltre controlli superficiali.

I test dell’udito danno una visione approfondita dello stato del sistema uditivo: i risultati forniscono una comprensione di base, consentendo un confronto nel tempo per tenere traccia di ogni sottile cambiamento. In questo modo non è solo possibile identificare potenziali problemi uditivi, ma anche attenuare il loro impatto sul benessere generale. Il processo di valutazione presso un centro acustico va oltre i comuni test dell’udito, proponendo un approccio completo e personalizzato per rispondere alle esigenze individuali.

Le fasi iniziali prevedono l’ottenimento di un’anamnesi medica e uditiva dettagliata, che includa fattori come il rischio di malattie dell’orecchio. La valutazione audiologica passa poi a un meticoloso esame otoscopico, che valuta l’orecchio esterno, il canale uditivo e la membrana timpanica alla ricerca di potenziali fattori di perdita dell’udito. La fase di analisi diagnostica comprende l’audiometria tonale, che esamina la capacità di un individuo di rilevare toni puri calibrati su diverse frequenze. Questo esame permette di capire la natura dell’ipoacusia, distinguendo tra quella conduttiva e quella neurosensoriale. L’audiometria vocale determina il livello di intensità più basso per la corretta ripetizione delle parole, rivelando le sfumature nel riconoscimento del parlato. L’impedenzometria valuta la pressione dell’orecchio medio e il trasferimento di energia acustica, aiutando a differenziare i disturbi.

Infine, la valutazione funzionale della comunicazione si concentra sugli effetti della perdita uditiva nella vita quotidiana. Una batteria di test, come la discriminazione verbale, valuta i bisogni dell’individuo, le difficoltà di comunicazione e i potenziali benefici dell’applicazione protesica. Questo approccio olistico garantisce che le strategie di trattamento massimizzino la capacità residua per una qualità di vita migliore.

Fai un controllo dell'udito completo da Progetto Udire

Il percorso di benessere uditivo parte da un test dell’udito

Il trattamento dell’ipoacusia: i migliori apparecchi acustici

Dopo aver effettuato una diagnosi completa, i centri acustici intraprendono la fase cruciale del piano di trattamento personalizzato. Le esigenze uditive di ogni individuo sono uniche, e, quindi, per ognuno di loro l’applicazione degli apparecchi acustici, sarà su misura.

Gli apparecchi acustici sono dispositivi sofisticati e meticolosamente realizzati per rispondere alle esigenze specifiche di chi lo dovrà indossare. Questa personalizzazione è fondamentale, considerando la diversa natura della perdita uditiva e le varie situazioni quotidiane che affronteranno i pazienti. Il processo inizia con una valutazione dettagliata del profilo uditivo della persona, prendendo in considerazione fattori quali il tipo e il grado di ipoacusia, lo stile di vita e le preferenze personali. I centri audioprotesici guidano i pazienti attraverso il processo di selezione, assicurandosi che gli apparecchi scelti siano perfettamente in linea con i loro specifici bisogni, in un approccio che va al di là delle semplici specifiche tecniche.

Il supporto completo per le tecnologie uditive si estende quindi agli aspetti operativi, di manutenzione e di utilizzo. Una volta scelti gli apparecchi acustici più adatti, il viaggio continua con regolazioni meticolose per garantire un comfort e una funzionalità ottimali. Si tratta di affrontare sfumature come i livelli di volume, le frequenze sonore e l’adattamento ai vari ambienti di ascolto. I nostri audioprotesisti lavorano a stretto contatto con il paziente per affinare le impostazioni fino a raggiungere un’esperienza uditiva ideale. La valutazione dei benefici del trattamento si avvale di misure di risultato soggettive e oggettive convalidate, con visite di follow-up per eventuali ulteriori regolazioni e la formazione continua sul corretto utilizzo dell’apparecchio acustico. Siamo sempre a disposizione dei nostri pazienti per qualsiasi dubbio o domanda e puoi venire a trovarci nei centri acustici di Varese, Gallarate, Luino, Arcisate, Sesto Calende o Malnate.

Sebbene gli apparecchi acustici siano l’obiettivo principale del trattamento, gli audioprotesisti di Progetto Udire sono anche in grado di fornire servizi per altre tecnologie di assistenza all’udito, rispondendo alle diverse esigenze delle persone con ipoacusia. Per esempio, forniamo dispositivi per la connessione degli apparecchi acustici con la televisione o lo smartphone, e diamo tutte le informazioni per l’utilizzo delle App collegate all’esperienza uditiva.

Scegli i migliori apparecchi acustici

Nella scelta degli apparecchi acustici, lasciati guidare dai nostri audioprotesisti

Riabilitazione e counselling: oltre l’assistenza tecnica

La riabilitazione per le persone alle prese con la perdita dell’udito trascende la mera correzione dei deficit fisici, riconoscendo il profondo impatto sul benessere emotivo e psicologico. I centri per l’udito sono vitali grazie a servizi in grado di affrontare non solo le sfide uditive, ma anche le dimensioni emotive e psicologiche dell’ipoacusia. In questo approccio globale, il counselling svolge un ruolo fondamentale nel sostenere le persone e le loro famiglie nell’affrontare le molteplici problematiche che comporta una perdita dell’udito. L’obiettivo è quello di facilitare un recupero completo che vada oltre il ripristino della funzione uditiva e che alimenti la salute mentale ed emotiva, in un vero e proprio percorso di benessere.

I programmi di riabilitazione strutturati dai centri acustici sono realizzati partendo dalle sfide che le persone ipoacusiche devono affrontare. Si va oltre un approccio tradizionale, con una ricca gamma di interventi. L’allenamento uditivo costituisce una componente cruciale, con l’obiettivo di migliorare la capacità dell’individuo di elaborare e interpretare i suoni. Affinando queste abilità, le persone possono rafforzare così la loro fiducia nella comunicazione. Le strategie di comunicazione sono integrate nel percorso di riabilitazione all’ascolto, per un’interazione efficace che va oltre la ricezione meccanica dei suoni. I nostri pazienti vengono guidati anche dalla nostra logopedista nell’adozione di tecniche di comunicazione adattive, che li pongono in grado di superare gli ostacoli posti dai problemi di udito nelle interazioni quotidiane, promuovendo un maggiore senso di autonomia nel loro percorso comunicativo.

In sostanza, i servizi di riabilitazione e consulenza offerti dai centri per l’udito Progetto Udire creano un ecosistema di supporto tra le sfaccettature fisiche, emotive e psicologiche della perdita dell’udito. In questo modo chi si rivolge a noi può riacquistare fiducia in se stesso, riscoprire la sua capacità di comunicare in modo efficace e impegnarsi attivamente nella vita quotidiana.

Una missione in cui credere: progettare il benessere del tuo udito

Progetto Udire è un centro acustico di cambiamento, verso un mondo in cui il dono del suono sia accessibile a tutti. Non vogliamo limitarci a risolvere il problema dell’ipoacusia, ma creare connessioni, abbattere barriere e arricchire la vita delle persone con problemi uditivi.

La nostra squadra non si limita a offrire le soluzioni acustiche più avanzate per coloro che affrontano l’ipoacusia, ma li accompagniamo in un percorso personalizzato, impegnandoci nell’educazione e nell’informazione sui disturbi uditivi, mirando a prevenirli e trattarli in modo tempestivo.

Puntiamo a un obiettivo che crediamo sia raggiungibile, insieme. Noi di Progetto Udire, con il motto “Progettiamo il benessere del tuo udito“, siamo fermamente convinti che la professionalità e la competenza siano le basi per realizzare la nostra missione. Non ti resta che metterci alla prova: parti da un test dell’udito gratuito.

I livelli di ipoacusia: una guida completa

La perdita dell’udito colpisce più persone di quante si possa immaginare. In Italia si tratta di circa il 12% della popolazione, per quasi 7 milioni di italiani.

L’ipoacusia, ossia una diminuzione della capacità uditiva, può essere causata da una serie di fattori, tra cui l’esposizione a rumori forti o un’infezione, e spesso progredisce gradualmente con l’avanzare dell’età.

Per comprendere l’impatto dell’ipoacusia, è fondamentale approfondire le complessità di come si misurano i suoni, della meccanica dell’udito e dei diversi livelli di perdita uditiva.

Il suono viene misurato in frequenza e pressione

Frequenza e pressione sonora definiscono altezza e intensità di un suono

Come funziona l’udito e come vengono percepiti i suoni

Per capire i livelli di perdita dell’udito, è essenziale capire il funzionamento del sistema uditivo.

L’organo dell’udito vero e proprio è la coclea nell’orecchio interno. Le onde sonore entrano nel condotto uditivo, facendo vibrare il timpano. Queste vibrazioni vengono poi trasmesse alle piccole cellule ciliate della coclea, che le convertono in segnali elettrici e le inviano al cervello attraverso i nervi. Il cervello analizza quindi i segnali, li riconosce come suoni e li interpreta, ad esempio, come musica leggera, rumorosi clacson o voci umane.

Le onde sonore si formano quando un oggetto si muove, ad esempio quando vibra una corda di chitarra o la superficie di un altoparlante. La percezione di un suono dipende sia dalla sua potenza (“livello sonoro” o “livello di pressione sonora”) sia dalla frequenza (o “altezza”) della vibrazione.

Il volume o l’intensità di un suono è determinato dal livello di pressione sonora. Più questo è alto, più il suono è forte. Il livello di pressione sonora si misura in decibel (dB). La parola “decibel” deriva da “deci” (che significa “un decimo”) e dal nome di chi ha inventato l’unità di misura dei decibel, Alexander Graham Bell.

Per poter sentire un suono, questo deve essere superiore a un certo livello, detto soglia uditiva. Gli esseri umani hanno una soglia uditiva di circa 0 decibel. Alcuni esempi di suoni comuni con la misura in dB sono: la respirazione 10 dB, una normale conversazione da 40 a 60 dB, un tosaerba è 90 dB, un concerto rock 120 dB, il motore di un jet 140 dB. L’esposizione prolungata a suoni più forti di 85 dB può causare danni all’udito, mentre 140 dB è la soglia del dolore.

La frequenza descrive invece l’altezza di un suono e si misura in hertz (Hz), dal nome del fisico tedesco Heinrich Rudolf Hertz. La frequenza è il numero di vibrazioni al secondo. Ad esempio, 10 hertz significa 10 vibrazioni al secondo. Questa vibrazione molto lenta può essere appena percepita come un tono molto basso. Più alta è la frequenza, più alto è il tono.

L'audiogramma è il risultato del test audiometrico

Con l’audiogramma, risultante dai test audiometrici, si può valutare il grado di ipoacusia

I differenti gradi di perdita uditiva

La gravità dell’ipoacusia si misura valutando quanto deve essere alto il volume prima di poter sentire adeguatamente i suoni e quali frequenze sono più difficili da percepire. I gradi di perdita uditiva si riferiscono alla gravità della perdita e sono generalmente descritti come lievi, moderati, gravi o profondi.

  • Ipoacusia lieve: fino a 40 dB nelle frequenze del parlato. Si hanno difficoltà a capire alcune parole quando c’è molto rumore di fondo, o a sentire le persone che parlano a bassa voce e i bambini piccoli. Si possono perdere alcuni dei suoni consonantici più morbidi e può capitare di dover chiedere alle persone di alzare la voce o di ripetersi. Per una persona con un udito normale, questo grado di perdita di udito è paragonabile al coprire le orecchie con le dita.
  • Ipoacusia moderata: le persone con questo grado di ipoacusia non riescono a sentire suoni inferiori a 40-69 dB. Si chiede spesso alle persone di ripetersi durante le conversazioni, di persona e al telefono. Oltre a perdere i suoni consonantici, le vocali diventano più difficili da sentire. Le persone con una perdita uditiva moderata spesso sentono, ma non sempre riescono a capire.
  • Ipoacusia grave: con questo livello di perdita di udito non si riescono a percepire suoni inferiori a 70-94 dB. Si tende ad affidarsi alla lettura delle labbra per capire la conversazione e senza apparecchi acustici il parlato è impercettibile.
  • Ipoacusia profonda: non si possono sentire suoni inferiori a 95 dB, ma solo conversazioni o suoni molto forti, e anche in questo caso è difficile capire senza un apparecchio acustico. Si tende a preferire l’uso del linguaggio dei segni per comunicare.

L’ipoacusia che si colloca tra due categorie viene tipicamente etichettata come una combinazione delle due. Ad esempio, soglie di 60 dB HL potrebbero essere definite moderate-gravi.

La diagnosi dell’ipoacusia

La diagnosi di ipoacusia prevede una valutazione completa da parte di un audioprotesista. Il processo diagnostico comprende in genere un’anamnesi dettagliata, un esame fisico delle orecchie e test audiometrici. Questi ultimi esami misurano la soglia alla quale un individuo può sentire i suoni a varie frequenze. I risultati vengono poi tracciati su un audiogramma, che fornisce una rappresentazione visiva delle capacità uditive della persona.

Oltre a valutare la perdita di udito con i Decibel, si misura in un intervallo compreso tra 250 Hz e 8000 Hz, perché comprende le frequenze del parlato, l’intervallo più importante per la comunicazione. Le persone possono avere diversi tipi di perdita dell’udito in diverse frequenze, come ipoacusia a bassa frequenza, a media frequenza o ad alta frequenza, la più comune.

In genere, il grado di perdita uditiva è simile in entrambe le orecchie. Quando l’ipoacusia è presente in entrambe le orecchie, ma un orecchio è significativamente peggiore, si parla di ipoacusia asimmetrica.

Gli apparecchi acustici per ogni grado di perdita di udito

L’utilizzo degli apparecchi acustici è una soluzione all’ipoacusia. Ne esistono per ogni livello di perdita uditiva

Il trattamento della perdita uditiva

Il trattamento appropriato per l’ipoacusia dipende dalla sua gravità e dalle cause sottostanti. In alcuni casi, possono essere raccomandati apparecchi acustici per amplificare i suoni e migliorare l’udito. Gli impianti cocleari sono un’altra opzione per le persone con ipoacusia grave o profonda- Inoltre, alcuni casi di ipoacusia possono essere affrontati con interventi medici o chirurgici.

La diagnosi e il trattamento precoci sono fondamentali per gestire efficacemente l’ipoacusia. In questo senso i dati sono ancora, purtroppo, allarmanti: appena il 31% degli italiani si è sottoposto a un controllo dell’udito negli ultimi cinque anni, mentre ben il 54% non lo ha mai effettuato. Solo il 25% di coloro che potrebbero trarre beneficio dall’utilizzo di un apparecchio acustico ne fa effettivamente uso, nonostante l’87% di chi lo utilizza affermi di aver migliorato significativamente la propria qualità di vita.

Tieni presente che un’ ipoacusia non trattata espone al rischio di sviluppare una serie di altri problemi di salute, tra cui la depressione, la demenza e il morbo di Alzheimer. Non aspettare: se hai dubbi sul tuo udito, fai un test con i nostri audioprotesisti. Ti aspettiamo per una visita gratuita a Varese, Sesto Calende, Arcisate, Luino, Malnate e Gallarate.

Gli effetti del caffè sulla salute dell’udito

Nella frenesia della vita moderna, il caffè è più di un semplice rituale mattutino: dall’aroma che si diffonde nei bar alla quotidianità della vita d’ufficio, il caffè è parte integrante della nostra routine. La sua influenza va oltre il buonumore: studi recenti suggeriscono un potenziale legame tra il consumo di caffè e il suo impatto sulla salute dell’udito.

Affrontare l’interessante quesito sul rapporto tra il caffè e l’udito richiede una premessa fondamentale. Quando si discute degli effetti degli alimenti sull’udito, si fa riferimento al potenziale di alcune categorie di cibi e bevande di attivare meccanismi che, in modo indiretto, influenzano la capacità uditiva.

Per esempio, se si afferma che il cioccolato potrebbe ridurre il rischio di ipoacusia (una perdita uditiva), ciò si basa sull’ipotesi che determinati elementi nel cioccolato possano favorire la circolazione sanguigna cruciale per il corretto funzionamento dell’udito. Al contrario, potrebbe trattarsi delle proprietà di un particolare alimento nel potenziare la risposta immunitaria contro infezioni, che a loro volta possono influire sulle capacità uditive.

Quindi non esiste una relazione diretta tra alimenti e udito, ma piuttosto una serie di cibi e bevande che possono contribuire a benefici (conseguenze negative) anche in ambito uditivo.

Che cos’è la caffeina?

La caffeina è uno stimolante del sistema nervoso centrale. Presente in concentrazioni variabili nei chicchi di caffè, nelle foglie di tè e in altre fonti naturali, viene utilizzata anche in alcuni farmaci per il raffreddore, l’allergia e gli antidolorifici. Migliora la circolazione e la concentrazione, dando sostanzialmente più “energia” a chi la beve. Degli studi indicano che gli antiossidanti presenti nel caffè possono ridurre il rischio di alcuni tipi di cancro, ma l’assunzione eccessiva di caffeina può essere associata a effetti negativi sulla salute, tra cui pressione alta e problemi cardiaci.

Secondo l’Organizzazione Internazionale del Caffè, il consumo medio globale di caffè per persona è di circa 1,6 kg all’anno. L’Italia non si trova ai primi posti ma si contano 95 milioni di tazzine di caffè sorseggiate ogni giorno. Secondo le ricerche condotte, la quantità media di caffeina assunta giornalmente dagli adulti si attesta sui 320 mg, superando la raccomandazione massima di 200 mg. Oltre tale soglia, infatti, si potrebbe incorrere negli effetti nocivi associati all’eccesso di caffeina.

Il piacere del caffè, con moderazione per la salute

Sebbene non sia stata dimostrata una correlazione tra caffè e perdita dell’udito, il consumo moderato è sempre da prediligere

L’influenza del caffè sull’udito

Il flusso sanguigno è un elemento importante per la salute dell’udito. Poiché la caffeina può limitare il flusso sanguigno e aumentare la pressione arteriosa, la domanda “il caffè fa bene o male all’udito” è degna di ricerche e risposte elaborate.

La caffeina, in quantità moderate, è stata collegata a un miglioramento delle funzioni cognitive, compresi gli aspetti dell’elaborazione uditiva. Alcuni studi propongono che le proprietà stimolanti della caffeina possano potenziare l’attività dei neurotrasmettitori, rendendo potenzialmente più nitida la percezione uditiva. Tuttavia, è essenziale trovare un equilibrio, poiché un’assunzione eccessiva di caffeina può avere effetti negativi.

In linea di massima, non sembra che l’assunzione media di caffeina, ossia fino a 2 tazze di caffè al giorno, abbia un impatto sull’udito a lungo termine. Uno studio coreano pubblicato sulla rivista Nutrients non ha riscontrato alcun particolare legame negativo. Anzi, ha rilevato che le persone che bevevano caffè avevano tassi di ipoacusia inferiori rispetto a chi non ne consumava. Uno studio condotto negli Stati Uniti ha confermato questo risultato, concludendo che l’aumento dei metaboliti della caffeina nell’organismo non è collegato a variazioni della soglia uditiva.

Si può concludere che attualmente non esiste uno studio scientifico definitivo che dimostri la relazione tra perdita dell’udito e caffeina.

Caffeina e ipoacusia da rumore

Una recente indagine condotta dalla McGill University ha indicato un possibile impatto sfavorevole del caffè e di bevande contenenti caffeina sui tempi di recupero uditivo, specialmente dopo esposizioni prolungate a rumori intensi come concerti, partite di calcio o serate in discoteca. In circostanze normali, il nostro udito richiede circa 72 ore per recuperare completamente da tali situazioni, a meno che non si sviluppi una vera e propria ipoacusia da rumore. Tuttavia, gli esiti di questa ricerca suggeriscono un prolungamento significativo di questo periodo di recupero in seguito all’assunzione di caffeina. È comunque utile sottolineare che l’esperimento è stato condotto su un numero ristretto di persone, tale da non poter comportare conclusioni generalizzate.

C'è una correlazione tra alcuni farmaci e ipoacusia

Alcuni farmaci utilizzati nelle terapie per il cancro se associati alla caffeina possono incrementare il rischio di ipoacusia

Caffè e acufeni

L’acufene, la percezione di un ronzio nelle orecchie, è una condizione che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. La relazione tra il consumo di caffè e l’acufene è argomento di ricerca. Mentre alcuni studi suggeriscono che la caffeina possa esacerbare i sintomi dell’acufene, altri propongono che possa avere un effetto protettivo.

Alcuni pazienti affetti da acufene riferiscono un miglioramento dei sintomi quando riducono la caffeina. Al contrario, un altro studio ha riscontrato tassi più bassi di acufene tra le donne che hanno dichiarato di fare un uso massiccio di caffè. Non ci sono quindi prove che giustifichino l’astinenza da caffeina come terapia per alleviare l’acufene, e gli effetti acuti dell’astinenza da caffeina potrebbero addirittura aumentare il fastidio dell’acufene.

Sindrome di Ménière e caffeina

La malattia di Ménière è caratterizzata da episodi ricorrenti di vertigini, perdita dell’udito e ronzio nelle orecchie. Chi è affetto da questa sindrome trova spesso beneficio nei cambiamenti di dieta, come quella povera di sale. L’assunzione di caffeina e alcol può provocare una costrizione dei vasi sanguigni e causare quindi una riduzione dell’apporto di sangue all’orecchio interno, con conseguente peggioramento dei sintomi dei pazienti. Al momento, tuttavia, non esistono conferme su potenziali danni dal consumo di caffeina. È, tuttavia, consigliato effettuare valutazioni di modifica dell’alimentazione con personale qualificato per consigli su misura.

Caffè e terapie per il cancro

I pazienti oncologici che assumono il farmaco cisplatino devono fare particolare attenzione all’assunzione di caffeina. La perdita dell’udito e l’acufene indotti dai farmaci sono effetti collaterali comuni del cisplatino e di altri farmaci chemioterapici a base di platino, in questo caso noti come ototossici. Uno studio del 2019 ha dimostrato che assumere caffeina aumenta ulteriormente il rischio di perdita dell’udito. La possibile interazione suggerisce di evitare di bere e consumare caffeina durante una terapia chemioterapica contenente cisplatino.

Un udito sano per il benessere della persona

La salute dell’udito è fondamentale per il benessere totale della persona

La salute dell’udito, oltre una tazza di caffè

Oltre all’influenza diretta del caffè sull’udito, è essenziale considerare l’impatto più ampio sulla salute generale. Condizioni croniche come le malattie cardiovascolari e il diabete, associabili a un’eccessiva assunzione di caffeina, possono influire indirettamente sulla salute dell’udito. Mantenere un approccio olistico alla salute, che comprenda una dieta equilibrata e un regolare esercizio fisico, è fondamentale per preservare la funzione uditiva.

L’udito svolge un ruolo fondamentale per il benessere della persona. Sebbene il rapporto tra caffè e salute uditiva sia oggetto di continue ricerche, è chiaro che la moderazione è fondamentale. Altrettanto importante è rivolgersi a dei professionisti quando si hanno dubbi sulla propria salute: per un test dell’udito completo e dettagliato puoi contare sugli audioprotesisti di Progetto Udire. Ti aspettiamo nei nostri Centri Acustici di Varese, Gallarate, Malnate, Arcisate, Luino e Sesto Calende.

Come indossare correttamente gli apparecchi acustici

Gli apparecchi acustici sono dispositivi indispensabili per le persone affette da ipoacusia, poiché sono in grado di migliorare in modo significativo la loro qualità di vita. Tuttavia, per ottenere prestazioni e comfort ottimali, è fondamentale conoscere il modo corretto di indossare e togliere gli apparecchi acustici. Sarà il tuo audioprotesista dei Centri Acustici Progetto Udire a guidarti nei primi passi con i tuoi nuovi apparecchi: sappiamo quanto sia importante indossare questi dispositivi per un comfort e un’esperienza di ascolto superiori.

Con un po’ di pratica, inserire gli apparecchi acustici al mattino e rimuoverli alla sera diventerà presto una routine.

Consigli per indossare l’apparecchio acustico

Prima di addentrarci nelle specifiche modalità di indossare gli apparecchi acustici, è essenziale familiarizzare con il tipo di dispositivo in uso. Ogni modello può avere caratteristiche e design unici: sia che utilizzi apparecchi acustici BTE (Behind-the-Ear) oppure ITE (In-the-Ear), il nostro obiettivo è quello di fornirti le indicazioni necessarie per un’esperienza agevole e confortevole.

Questi sono i consigli da seguire prima di indossare o togliere gli apparecchi:

  • Identificare l’apparecchio acustico per l’orecchio destro e quello per il sinistro. Solitamente si possono distinguere per i colori, rosso per il destro e blu per il sinistro, oppure per le rispettive lettere sul dispositivo. Si tratta di un passo importante in quanto ognuno dei due apparecchi acustici è personalizzato in base alle prestazioni uditive del rispettivo orecchio.
  • Posizionarsi davanti a uno specchio mentre si indossano gli apparecchi acustici consente di verificare meglio il procedimento.
  • Assicurarsi che gli apparecchi acustici siano puliti prima di inserirli. È buona norma prendersene cura quotidianamente la sera, oppure, appunto, prima di indossarli.
  • Utilizza la mano destra per inserire l’apparecchio acustico destro e la mano sinistra per inserire l’apparecchio acustico sinistro.
  • Assicurarsi che le mani e le orecchie siano pulite e asciutte.
  • Per poter ritrovare più facilmente l’apparecchio acustico in caso di caduta, si consiglia di utilizzare un cuscinetto e di non indossarlo posizionandosi sopra un lavandino.

Assicurati di seguire sempre le istruzioni fornite dal tuo audioprotesista, che conosce il tipo e il modello di apparecchio acustico che stai utilizzando. Al momento dell’applicazione presso il Centro Acustico, è bene esercitarsi un paio di volte mentre si ha la possibilità di dialogare con l’audioprotesista, che può aiutare in caso di necessità.

Tipologie di apparecchi acustici

Per qualsiasi tipo di apparecchio acustico, la pratica nell’indossarlo e rimuoverlo è fondamentale

Come inserire e rimuovere gli apparecchi acustici a seconda della tipologia

Il tipo di apparecchio acustico determina il metodo corretto per inserirlo e rimuoverlo. Con le versioni più piccole, dovrai imparare a introdurre gli apparecchi acustici nel canale uditivo, in alternativa occorrerà inserire una piccola cupola in silicone flessibile. Esistono alcune linee guida generali per la gestione dell’apparecchio acustico. È importante, ad esempio, assicurarsi di posizionarlo correttamente. Se non viene indossato in modo adeguato, si rischia di non ottenere il massimo dall’apparecchio.

Come inserire e rimuovere gli apparecchi acustici BTE

I dispositivi Behind-the-ear, cioè dietro l’orecchio, fanno parte della tipologia retroauricolare. Ecco i passaggi generali da seguire per inserire un apparecchio acustico BTE.

  1. Togliere gli occhiali o qualsiasi cosa possa trovarsi dietro l’orecchio e ostacolare l’operazione.
  2. Con il pollice e l’indice, afferrare la parte superiore dell’apparecchio acustico e farlo scorrere sopra l’orecchio, insieme al sottile tubicino di plastica da posizionare dietro l’orecchio.
  3. Con il pollice e l’indice, afferrare la punta della chiocciola e farla arrivare sulla parte anteriore dell’orecchio per spingerla delicatamente nel canale uditivo. Fare attenzione a non attorcigliare il tubicino quando si inserisce la cupola o l’auricolare nell’orecchio.
  4. Capirai se è stato inserito correttamente quando il tubo è a filo con la testa, non dovresti vedere nulla che sporge quando ti guardi allo specchio.

Come rimuovere gli apparecchi acustici BTE

  1. Rimuovere la parte superiore dell’apparecchio acustico da dietro l’orecchio.
  2. Posizionare il pollice e l’indice sulla chiocciola e ruotarla delicatamente, sfilandola verso l’esterno.

Applicazione apparecchio acustico

Lasciati aiutare dal tuo audioprotesista nell’applicare correttamente gli apparecchi acustici per la prima volta

Come inserire gli apparecchi acustici endoauricolari (ITE)

Gli apparecchi acustici ITE sono realizzati su misura in modo da adattarsi perfettamente al canale e alla forma dell’orecchio. Ecco come inserirli correttamente.

  1. Tenere l’apparecchio acustico tra il pollice e l’indice, assicurandosi che i segni (dove è alloggiata la batteria) siano rivolti verso l’alto.
  2. Inserire l’apparecchio acustico nel canale uditivo.
  3. Ruotare leggermente finché non si adatta alla forma naturale dell’orecchio. Se l’apparecchio acustico è stato inserito correttamente, dovrebbe risultare stabile nel condotto.

Come togliere gli apparecchi acustici ITE

  1. Usare il pollice per premere dietro il lobo dell’orecchio e rilasciare l’apparecchio acustico.
  2. In alternativa utilizzare il filo estrattore alla base della conca dell’orecchio.

Come inserire gli apparecchi acustici ricevitore-nel-canale (RIC)

  1. Posizionare il corpo dell’apparecchio sopra il padiglione auricolare
  2. Usare il pollice e l’indice per afferrare delicatamente il filo di connessione.
  3. Inserire con delicatezza il ricevitore nel condotto uditivo.
  4. Spingere seguendo la naturale conformazione dell’orecchio.
  5. Posizionare l’aletta di tenuta, quando presente, nella parte concava dell’orecchio.

Come rimuovere gli apparecchi acustici RIC

  1. Rimuovere la parte superiore dell’apparecchio acustico da dietro l’orecchio.
  2. Posizionare il pollice e l’indice sul cavo all’apertura del condotto uditivo e tirare delicatamente l’auricolare fuori dal condotto uditivo.

La App ReSound ti aiuta a indossare gli apparecchi acustici

Indossare gli apparecchi acustici è più facile con la funzione Check My Fit sull’App ReSound

Utilizzare la funzione Check My Fit dell’App ReSound

La rivoluzionaria funzione “Check My Fit” nell’App ReSound è la soluzione innovativa che assicura un’esperienza acustica ottimale. Ora, con un semplice e veloce selfie, puoi verificare se hai indossato correttamente il tuo apparecchio acustico, garantendo che sia posizionato in modo preciso per non perdere nessun suono. Questa funzione intuitiva e tecnologicamente avanzata ti offre la tranquillità di sapere che stai sfruttando al massimo il tuo dispositivo, eliminando preoccupazioni legate all’efficacia dell’applicazione.

Ti basterà indossare l’apparecchio acustico, aprire l’App ReSound e girare la testa da un lato all’altro davanti allo smartphone seguendo le indicazioni sullo schermo. Vedrai poi due immagini: quella sulla sinistra mostrerà come hai indossato l’apparecchio, mentre quella di destra il riferimento per l’applicazione ottimale. Ripeti l’operazione con l’altro orecchio.

Puoi approfittare di questa comoda funzione con gli ultimi modelli di apparecchi acustici ReSound, come Omnia, progettato per adattarsi in modo naturale e discreto all’orecchio, e la funzione Check My Fit si integra perfettamente per garantire una vestibilità ideale. Questa combinazione di tecnologie avanzate si traduce in un’esperienza uditiva su misura, dove ogni suono è catturato e trasmesso con chiarezza, portando la qualità dell’udito a un livello superiore.

Un’esperienza di ascolto completa e su misura

Ricorda che la manutenzione regolare dei tuoi apparecchi acustici è fondamentale per garantire prestazioni durature e una qualità uditiva ottimale nel tempo. Ti consigliamo di pulire delicatamente gli apparecchi con gli strumenti adatti, rimuovendo eventuali residui di cerume o detriti che potrebbero comprometterne il funzionamento. Inoltre, è importante controllare regolarmente lo stato delle batterie e sostituirle quando necessario per evitare interruzioni nell’alimentazione.

Se dovessi avere dubbi sulla manutenzione o su come indossare i tuoi apparecchi acustici, non esitare a rivolgerti ai nostri centri acustici Progetto Udire di Varese, Gallarate, Malnate, Arcisate, Luino e Sesto Calende. Qui, troverai esperti altamente qualificati pronti ad offrirti consulenza personalizzata.

Test audiometrico: quali controlli fare per valutare l’udito

Nel vasto ambito dell’assistenza sanitaria, l’importanza della valutazione audiologica non può essere sopravvalutata. In quanto componente cruciale del mantenimento della salute uditiva, questi controlli svolgono un ruolo fondamentale nell’identificare e affrontare potenziali problemi di udito.

Approfondiamo in maniera semplice le complessità delle valutazioni audiologiche, facendo luce sui vari tipi di test condotti dai professionisti per esaminare le capacità uditive.

Cos’è un test dell’udito

Un test dell’udito è una valutazione completa condotta da esperti audioprotesisti per determinare l’entità e la natura delle capacità uditive di un individuo. Può aiutare a diagnosticare la perdita dell’udito, la sua gravità e quale parte di questo apparato non funziona correttamente, fornendo preziose informazioni sulle frequenze specifiche interessate e aiutando così a formulare piani di intervento su misura.

L’udito dipende da una serie di passaggi che trasformano le onde sonore in impulsi elettrici che il cervello interpreta come suoni. La perdita dell’udito si verifica quando c’è un problema in una di queste fasi:

  • Le onde sonore entrano nell’orecchio esterno e raggiungono il timpano nell’orecchio medio.
  • Le onde sonore fanno vibrare il timpano, che invia le vibrazioni a piccoli ossicini
  • Queste ossa producono piccole onde nel fluido che si trova all’interno della coclea. La coclea è una struttura a forma di chiocciola nell’orecchio interno. È rivestita da cellule sensoriali con strutture simili a ciglia, che, muovendosi, creano segnali elettrici.
  • Il nervo acustico porta i segnali elettrici dall’orecchio interno al cervello, che li trasforma in suoni riconoscibili e comprensibili.

Hai dubbi sul tuo udito? Non aspettare: prenota oggi stesso una visita gratuita presso i nostri Centri Acustici.

Chi deve sottoporsi a un test dell’udito e quando?

Si raccomandano valutazioni audiologiche regolari per diversi gruppi demografici. Per i bambini sono consigliabili screening di routine per garantire una diagnosi e un intervento precoci. Gli adulti dovrebbero prendere in considerazione valutazioni periodiche, soprattutto se notano segni di perdita dell’udito, come la difficoltà a comprendere le conversazioni o la frequente richiesta di ripetizione delle parole agli altri. Inoltre, le persone che lavorano in ambienti rumorosi o che hanno una storia familiare di problemi uditivi dovrebbero controllare più spesso l’udito. In generale, la frequenza degli esami dell’udito dovrebbe essere in linea con i fattori di rischio individuali e con le considerazioni legate all’età.

L'impedenzometria valuta la salute del timpano

Tra i test per valutare la salute uditiva, l’impedenzometria

I tipi di valutazione audiologica

Gli esami dell’udito possono essere screening o valutazioni più approfondite. Se si effettua uno screening dell’udito, si esegue un test per verificare se la capacità di sentire è normale. Se non si supera questo controllo, è necessario sottoporsi a un esame completo dell’udito, ossia una valutazione audiologica.

Cos’è l’esame audiometrico

Questo esame dell’udito, che rappresenta un primo approccio, consente di misurare la funzionalità e la sensibilità uditiva dell’orecchio, rivelando la presenza di eventuali difficoltà uditive. Con un test audiometrico si individua la soglia in decibel alla quale si è in grado di percepire un suono. Di solito, è prescritto durante la visita otorinolaringoiatrica da parte del medico specialista.

L’audiometria tonale misura la soglia uditiva per via aerea e ossea attraverso l’ascolto di toni puri emessi da un audiometro. Questi suoni possono essere trasmessi in diverse modalità, tra cui l’utilizzo di altoparlanti per il campo libero, cuffie audio per la valutazione separata delle due orecchie, o attraverso la via ossea, stimolando direttamente l’orecchio interno.

La seconda modalità, l’audiometria vocale, si concentra sulla voce e sulle parole. Utilizzando parole a senso compiuto o frasi senza senso, il paziente è invitato a ripetere o scrivere le parole inviate a intensità variabile. L’audiometria vocale mira a valutare la capacità del paziente di comprendere e distinguere le parole, fornendo indicazioni cruciali sulle sue abilità comunicative. Questo tipo di esame è particolarmente significativo per valutare l’impatto di una possibile perdita uditiva sulle capacità comunicative. Inoltre, rappresenta uno strumento essenziale per verificare l’efficacia degli apparecchi acustici.

L’impedenzometria – audiometria obiettiva

L’analisi impedenzometrica è fondamentale per valutare la salute e la mobilità di componenti chiave del sistema uditivo, tra cui la catena degli ossicini, il timpano, la chiocciola e il nervo acustico. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, questo esame non è doloroso e si svolge tramite l’introduzione di una sonda nel condotto uditivo. Tale sonda genera variazioni di pressione dell’aria che raggiunge il timpano, insieme a suoni di diverse frequenze.

In condizioni normali, il timpano e gli ossicini mostrano una motilità regolare, mentre eventuali deviazioni possono indicare problemi sottostanti. Ad esempio, nell’otite media con versamento timpanico, la motilità timpanica può essere ridotta o assente. In caso di otosclerosi, caratterizzata dalla rigidità della staffa, la motilità timpanica può risultare normale, ma quella degli ossicini sarà compromessa.

Da sottolineare è il fatto che l’analisi impedenzometrica è un esame oggettivo, eseguibile senza la necessità delle risposte dirette del paziente. Questa caratteristica lo rende particolarmente utile per ottenere dati accurati e affidabili sulla salute uditiva, indipendentemente dalla collaborazione attiva del soggetto e, per questo, si definisce audiometria obiettiva.

Apparecchiature per il test dell'udito

Per la valutazione audiologica vengono utilizzate strumentazioni all’avanguardia e sempre aggiornate

Altri esami della valutazione audiologica

  • Valutazione ANL (Livello di rumore accettabile)

La valutazione ANL verifica la tolleranza di un individuo al rumore di fondo durante l’ascolto del parlato. Questo test fornisce indicazioni preziose sulla capacità di una persona di comprendere il parlato in ambienti reali e rumorosi, contribuendo alla personalizzazione degli apparecchi acustici in base alle condizioni di vita quotidiane.

  • Test vocali

Si concentrano sulla valutazione della comprensione della voce e del linguaggio dopo l’applicazione di un apparecchio acustico. Questi controlli possono includere test del parlato nel rumore, che misurano la capacità di comprendere il parlato in presenza di rumore di fondo.

  • Risposta del tronco encefalico uditivo (ABR)

L’ABR è un test neurodiagnostico che valuta la risposta del nervo acustico e del tronco encefalico agli stimoli uditivi. Questo test è particolarmente utile per valutare l’udito in soggetti che possono avere difficoltà con i tradizionali test audiometrici comportamentali, come i neonati o le persone con deficit cognitivi.

  • Valutazione della capacità residua

Si tratta di un controllo fondamentale, soprattutto nei soggetti con perdita uditiva. Questa valutazione aiuta a determinare la misura in cui l’udito residuo può essere utilizzato, informando le decisioni sugli interventi più appropriati, come apparecchi acustici.

Risultati e follow-up del test dell’udito

In genere, il tuo audioprotesista o otorinolaringoiatra ti comunicherà subito i risultati del test. I passi successivi dipendono dalla situazione. Ad esempio, se uno dei test mostra la presenza di cerume che ostruisce l’orecchio medio, sarà necessario rimuoverlo. Oppure, se il test dell’udito a toni puri (audiometria tonale) mostra una perdita dell’udito, l’audiogramma specificherà la sua entità, da lieve a moderata o grave. L’audioprotesista sarà quindi in grado di proporre una soluzione adeguata, a partire dagli apparecchi acustici migliori per la tua condizione. Ti parlerà quindi delle tipologie di dispositivi, di come funzionano e cosa aspettarsi. Progetto Udire, con la sua esperienza pluriennale, ti proporrà le migliori marche, garantendoti un supporto continuo anche dopo l’applicazione.

La lettura dell'audiogramma viene eseguita da un audioprotesista

I nostri esperti audioprotesisti interpretano i risultati del test dell’udito compilando un audiogramma

Il controllo dell’udito con Progetto Udire

In Italia sono circa 7 milioni le persone con problemi di udito e solo il 31% della popolazione ha effettuato un controllo uditivo negli ultimi 5 anni. Gli esami dell’udito permettono di scoprire se si è affetti da ipoacusia tempestivamente, per intervenire prima che possa compromettere la qualità della tua vita. Se i test dell’udito dovessero riscontrare una perdita uditiva, non scoraggiarti: saremo al tuo fianco passo dopo passo in un percorso completo per la tua riabilitazione all’ascolto.

Strumentazione all’avanguardia, preparazione, aggiornamenti costanti e cordialità ti aspettano nei nostri Centri Acustici a Varese, Gallarate, Malnate, Arcisate, Luino e Sesto Calende.

Cos’è l’otosclerosi? Una guida completa

Sebbene non molto conosciuta, l’otosclerosi è una condizione che ha un impatto significativo sulla salute dell’udito. In questo articolo approfondiamo questo argomento, dalla sua definizione alle potenziali complicanze e alle opzioni di trattamento.

Cos’è l’otosclerosi

“Oto” significa orecchio e “sclerosi” significa indurimento. L’otosclerosi è una forma di perdita dell’udito che si verifica a causa di una crescita ossea anomala nell’orecchio medio. La presenza di questa anomalia interrompe la complessa serie di processi che ci permettono di sentire.

All’interno dell’orecchio, le onde sonore vengono convertite prima in energia meccanica e poi in energia elettrica. I tre piccoli ossicini all’interno dell’orecchio medio – staffa, incudine e martello – vibrano. Nelle persone affette da otosclerosi, l’osso più piccolo del corpo, la staffa, si blocca sulla struttura circostante, rendendola incapace di muoversi. Quindi, i piccoli ossicini all’interno dell’orecchio non vibrano più correttamente, rendendo molto più difficile sentire chiaramente.

I sintomi e la diagnosi dell’otosclerosi

Le persone affette da otosclerosi possono sviluppare disturbi dell’udito da lievi a gravi. Raramente la condizione porta alla sordità totale. L’otosclerosi può colpire un orecchio o entrambi. Quando è presente in entrambe le orecchie, si parla di otosclerosi bilaterale e il livello di perdita dell’udito è spesso asimmetrico o non uniforme tra le orecchie.

Il sintomo più comune dell’otosclerosi è, appunto, la perdita dell’udito, che avviene gradualmente. L’otosclerosi è una forma di ipoacusia conduttiva, di conseguenza, le persone affette da questo disturbo non riescono più a sentire i toni/suoni bassi e le voci più basse o i sussurri.

Altri possibili sintomi dell’otosclerosi, anche se meno comuni, sono: problemi di equilibrio, vertigini, nistagmo e ronzio nelle orecchie (acufene).

La diagnosi è solitamente semplice, procedendo per esclusione di altre potenziali cause dei sintomi. Viene effettuato un test dell’udito con relativo audiogramma. Se durante l’esame si riscontrano segni di perdita dell’udito di tipo conduttivo, si può diagnosticare l’otosclerosi. Nei casi più gravi, è possibile fare anche una TAC. È importante sottoporsi a un esame dell’udito accurato, che verifichi la presenza di una perdita uditiva sia neurosensoriale che conduttiva.

Se hai dubbi sul tuo udito non aspettare: parti da un test gratuito presso uno dei nostri Centri Acustici.

Test dell'udito per individuare l'otosclerosi

Sottoporsi a un test dell’udito completo è il primo passo per diagnosticare l’otosclerosi

Le cause dell’otosclerosi

L’otosclerosi è una condizione relativamente poco frequente in tutti i pazienti con perdita dell’udito. Circa il 10% della popolazione manifesta modifiche nelle strutture ossee dell’orecchio medio e interno, ma solo l’1% sviluppa sintomi correlati all’otosclerosi. Questa condizione colpisce le donne con una frequenza doppia rispetto agli uomini, ma la sua causa rimane in gran parte enigmatica. Gli specialisti ipotizzano che alcune infezioni virali, come morbillo, parotite e rosolia, possano essere coinvolte nell’indurre cambiamenti nell’orecchio interno.

Ci sono prove che suggeriscono una predisposizione genetica, per cui dove è presente una storia familiare di otosclerosi, il rischio di svilupparla è maggiore. Anche i fattori ormonali, in particolare quelli legati alla gravidanza, potrebbero contribuire al suo sviluppo. Secondi degli studi, la gravidanza, accelererebbe infatti in alcuni casi la perdita di udito. Anche l’etnia e l’età sono coinvolte: le donne bianche sono particolarmente a rischio. La patologia tende a insorgere tra i 20 e i 30 anni. Si tratta infatti della causa più comune di ipoacusia dell’orecchio medio nei giovani adulti.

Al momento non sono identificabili fattori di rischio specifici. Valgono le buone abitudini solitamente raccomandate per mantenere la salute uditiva e un benessere generale, quali una dieta sana, evitare l’esposizione a rumori forti, non assumere alcolici e non fumare.

La possibilità che si sviluppi l'otosclerosi è più marcata nelle donne incinte

Tra le cause dell’otosclerosi, sono stati individuati alcuni ormoni della gravidanza

Il trattamento dell’otosclerosi

Se non trattata, l’otosclerosi può portare a gravi complicazioni. La perdita progressiva dell’udito è il problema principale, che incide sulla comunicazione quotidiana e sulla qualità della vita. Inoltre, la condizione può contribuire allo sviluppo di altri problemi legati all’orecchio, come infezioni croniche.

Esistono diverse opzioni di trattamento per la gestione dell’otosclerosi, la cui scelta dipende dalla gravità dei sintomi. L’uso di alcuni integratori come il fluoro, il calcio o la vitamina D può contribuire a rallentare la perdita dell’udito. Tuttavia, i benefici di questi trattamenti non sono ancora stati dimostrati.

Gli apparecchi acustici sono una soluzione comune che amplifica i suoni intorno a chi li indossa per aiutare a sentire meglio. Gli audioprotesisti personalizzano le impostazioni dell’apparecchio acustico in base alle esigenze specifiche del paziente per migliorare la qualità di ascolto. Si tratta di dispositivi utili a migliorare l’udito, ma che non possono impedire che l’otosclerosi peggiori. Si tratta quindi di un trattamento da valutare con il medico specialista.

Anche gli interventi chirurgici, come la stapedectomia o la stapedotomia, sono opzioni valide. Queste procedure prevedono rispettivamente la rimozione totale o parziale dell’osso staffa interessato per ripristinare la normale funzione uditiva con l’aggiunta di una protesi. Tuttavia, la decisione di sottoporsi a un intervento chirurgico si basa spesso sulle circostanze specifiche dell’individuo e sulla gravità della sua condizione.

Una soluzione all'otosclerosi sono gli apparecchi acustici

Gli apparecchi acustici sono tra i trattamenti più utilizzati per l’otosclerosi, che comporta una perdita uditiva

Intervenire rapidamente è sempre una soluzione

Come per tutte le condizioni di salute, ignorare la situazione è raramente la strategia migliore. In presenza di sintomi, quali ipoacusia, vertigini e acufeni, l’approccio migliore è quello di chiedere aiuto ai professionisti per una diagnosi rapida e una soluzione efficace. Parlane con il tuo medico e segui i suoi consigli passo per passo. Nel caso ti serviranno degli apparecchi acustici di ultima generazione, Progetto Udire è a tua disposizione per proporti modelli delle migliori marche e completamente personalizzabili. Ti aspettiamo nei nostri Centri Acustici a Varese, Malnate, Arcisate, Sesto calende, Gallarate e Luino.

Capire gli apparecchi acustici: le domande più frequenti

La perdita dell’udito può essere una condizione difficile da gestire, ma gli apparecchi acustici sono una soluzione straordinaria per milioni di persone in tutto il mondo. Questi piccoli e avanzati dispositivi hanno il potere di cambiare la vita, consentendo alle persone con problemi di udito di godere di un’esperienza di ascolto più chiara e completa.

Se stai prendendo in considerazione gli apparecchi acustici, è probabile che tu abbia molte domande su come funzionano e su cosa aspettarsi. In questo articolo risponderemo ad alcune delle domande più frequenti che il nostro team di audioprotesisti riceve per aiutarti a comprendere meglio questi strumenti essenziali per migliorare l’udito.

Come faccio a sapere se ho bisogno di apparecchi acustici?

Molte persone affette da ipoacusia si accorgono per la prima volta del calo di udito – o perlomeno intuiscono che qualcosa non va – quando capita di chiedere ad amici e familiari di ripetere più spesso, oppure hanno la sensazione che tutti intorno a loro borbottino. La valutazione dell’udito è il primo passo verso il trattamento. Gli audioprotesisti di Progetto Udire eseguiranno un test dell’udito per determinare se si è affetti da ipoacusia e se si può beneficiare dell’applicazione degli apparecchi acustici.

Se hai dubbi sul tuo udito o quello di una persona a te vicina, non aspettare che la situazione peggiori: prenota un controllo dell’udito gratuito presso uno dei nostri sei Centri Acustici. Ci trovi a Varese, Malnate, Arcisate, Gallarate, Luino e Sesto Calende.

Test dell'udito per capire eventuali problemi

Se hai dubbi sul tuo udito, fai un test il prima possibile

Perché ho bisogno di un test dell’udito?

L’esame audiometrico è il tipo più comune di test dell’udito. Si tratta di un esame che consiste nell’ascolto di toni di diversa altezza e volume, utilizzando cuffie o auricolari. I risultati vengono visualizzati su un grafico, chiamato audiogramma. Questi dati vengono utilizzati dagli audioprotesisti per capire se c’è un deficit uditivo e determinare il grado di ipoacusia, ossia di perdita uditiva. L’audiogramma viene inoltre preso come riferimento per personalizzare e programmare al meglio gli eventuali apparecchi acustici.

Come funzionano gli apparecchi acustici?

Gli apparecchi acustici funzionano amplificando i suoni presenti nell’ambiente e trasmettendoli nel condotto uditivo. All’interno dell’apparecchio acustico, un microfono cattura le onde sonore, che vengono poi convertite in segnali elettrici. Questi ultimi vengono elaborati e regolati da un piccolo computer per adattarsi alle specifiche esigenze uditive dell’utente. Il suono amplificato viene quindi emesso attraverso un altoparlante nell’orecchio, consentendo a chi indossa l’apparecchio di sentire più chiaramente.

Un apparecchio acustico può riportare il mio udito alla normalità?

Gli apparecchi acustici facilitano la comprensione del parlato e migliorano l’ascolto di chi li indossa in qualsiasi tipo di ambiente. I modelli più avanzati e attuali si adattano infatti facilmente e automaticamente al luogo in cui si trova la persona e offrono funzioni sempre più comode e pratiche. Tuttavia, gli apparecchi acustici non ripristinano il funzionamento naturale dell’orecchio. Anche per questo è importante preservare l’udito residuo.

Come si indossano gli apparecchi acustici?

La risposta dipende dal tipo di dispositivo scelto. Esistono diverse tipologie di apparecchi acustici, ciascuno progettato per soddisfare esigenze e preferenze differenti. I tipi più comuni sono:

  • Apparecchi retroauricolari. Si indossano dietro l’orecchio e sono adatti a vari livelli di perdita uditiva.
  • Apparecchi Si inseriscono all’interno dell’orecchio. Questo tipo di dispositivo include modelli praticamente invisibili.

Sarà l’audioprotesista a consigliare il modello più adatto alle tue esigenze, a seconda del tuo grado di ipoacusia e valutando il tuo stile di vita.

I migliori apparecchi acustici si possono indossare sempre

I migliori apparecchi acustici si adattano automaticamente in ogni situazione, così puoi sentire meglio sempre

Quanto dura il mio apparecchio acustico?

In generale, gli apparecchi acustici possono accompagnarti quotidianamente per diversi anni. È importante sottoporsi a controlli regolari per assicurarsi che l’apparecchio acustico funzioni e sia programmato correttamente. È inoltre fondamentale fare una manutenzione regolare per garantire un funzionamento ottimale. Le operazioni di manutenzione includono la pulizia quotidiana, da fare a casa. Per un controllo più approfondito o in caso di dubbi e problemi, è essenziale rivolgersi tempestivamente all’audioprotesista. Può infatti essere necessaria una pulizia più accurata o una piccola riparazione. Quando acquisti un nuovo apparecchio acustico da Progetto Udire, i nostri professionisti ti spiegheranno come utilizzare e pulire il tuo dispositivo con cura e nei minimi dettagli, in modo da usufruire al meglio di tutta la comoda tecnologia che hai appena scoperto.

Che batterie servono per gli apparecchi acustici?

La maggior parte degli apparecchi acustici più recenti utilizza batterie ricaricabili. Quindi sono molto più pratici ed eco-friendly perché non servirà ricordarsi di cambiare le pile periodicamente e non ci saranno scarti inutili da riciclare. Una singola carica di batteria può durare più di un giorno intero, utilizzando anche lo streaming con il cellulare e la TV. La durata dipende dal modello utilizzato. Ricaricare gli apparecchi acustici è semplice e veloce: basta una presa di corrente e i caricabatteria più avanzati consentono anche una ricarica in viaggio.

Quanto tempo ci vuole per abituarsi a un apparecchio acustico?

L’esperienza di ogni persona sarà diversa. Gli apparecchi acustici possono aiutarti a sentire suoni che non sentivi più da diversi anni. L’apprendimento avviene nel sistema uditivo centrale e il cervello ha bisogno di un po’ di tempo per smistare le nuove informazioni che entrano nelle orecchie. Il paziente ha solitamente a disposizione un periodo di prova, che gli consentirà di adattarsi agli apparecchi acustici e di valutarne i benefici. In base alla sua esperienza, è possibile apportare modifiche alla programmazione per facilitare il processo di adattamento. La maggior parte delle persone ha bisogno di alcune settimane di utilizzo costante degli apparecchi acustici per adattarsi alla nuova condizione.

Non esitare: per dubbi e domande sui tuoi nuovi apparecchi acustici, puoi rivolgerti ai nostri audioprotesisti.

Con quale frequenza devo consultare il mio audioprotesista?

Dopo aver ricevuto il tuo primo paio di apparecchi acustici, è necessario solitamente fare una regolazione e un controllo almeno due volte durante le prime settimane di adattamento. È normale e non dipende dal fatto che i dispositivi non sono quelli giusti. Pensa anche agli occhiali: se cambia anche solo una diottria di correzione, spesso serve un po’ per abituarsi alle nuove lenti. Lo stesso vale per gli apparecchi acustici: ci assicuriamo che tu sia soddisfatto dei nuovi dispositivi, apportando eventuali modifiche alla sintonizzazione e alla programmazione, per aiutarti ad abituarti il prima possibile. In seguito, ti consigliamo di fare un controllo ogni sei mesi circa, mentre è possibile valutare l’udito con la stessa cadenza o ogni anno, a seconda della situazione di ciascuno.

Ho una perdita uditiva in un solo orecchio. È necessario indossare due apparecchi acustici?

Saranno i professionisti e il tuo medico otorinolaringoiatra a valutare quale sia la soluzione più appropriata per il tuo caso. In generale, comunque, sì. È meglio portare due apparecchi acustici. È stato dimostrato che la comprensione del parlato in ambienti rumorosi è ottimizzata quando il cervello riceve informazioni sonore da entrambe le orecchie. Si tratta di un input importante anche per quanto riguarda la comprensione della direzione della sorgente sonora. L’uso di un apparecchio acustico in un solo orecchio può alterare questo senso di direzione, rendendo più difficile la localizzazione dei suoni. Infine, delle ricerche dimostrano che, se una persona con perdita uditiva in entrambe le orecchie, indossa un solo apparecchio acustico, l’orecchio non assistito è a forte rischio di una maggiore e talvolta rapida deprivazione uditiva.

Apparecchi acustici resistenti all'acqua

Molti modelli recenti sono resistenti all’acqua, ma non indossare gli apparecchi acustici mentre fai il bagno

Quando devo indossare gli apparecchi acustici?

Sempre durante la giornata. All’inizio può essere complicato e la tentazione di toglierli è forte. Ma non vanificare gli sforzi fatti: il cervello si deve abituare ai nuovi suoni e togliere gli apparecchi non è una buona idea perché l’adattamento sarà più lungo. Segui i consigli del tuo audioprotesista su esercizi e abitudini. Ricorda che la maggior parte degli apparecchi acustici, anche se resistenti all’acqua, non è però impermeabile e l’esposizione all’umidità può danneggiarli: quando fai la doccia o vai in piscina non indossarli.

Perché gli apparecchi acustici costano così tanto?

Si tratta di una domanda che spesso rende l’acquisto degli apparecchi acustici più complicato. Ci sono cose però che non hanno prezzo, come la possibilità di poter ascoltare le voci delle persone care e i suoni della vita quotidiana. Gli apparecchi acustici sono essenzialmente dei computer che si indossano sulle orecchie. La tecnologia è stata miniaturizzata e include funzioni utili come la connettività Bluetooth. In più i migliori apparecchi vengono personalizzati per rispondere efficacemente alle necessità di chi li indossa. Si tratta di un investimento per la propria salute. Ricorda che le nostre sedi nella provincia di Varese sono convenzionate con l’ASL del territorio per la fornitura con il rimborso parziale o totale da parte del Servizio Sanitario Nazionale per gli aventi diritto.

Un passo importante: la scelta degli apparecchi acustici

Gli apparecchi acustici sono strumenti incredibili che possono migliorare significativamente la qualità della vita di chi ha problemi di udito. Comprendendo il loro funzionamento e affrontando le domande e le preoccupazioni più comuni, è possibile prendere una decisione informata sul loro utilizzo. Ricorda che il viaggio verso un udito migliore inizia con una visita presso un Centro Acustico che può valutare le tue esigenze specifiche e guidarti nel processo di scelta e manutenzione degli apparecchi acustici più adatti a te. Con le giuste informazioni e il supporto di un professionista, ti aspetta un mondo di suoni ed emozioni.