Contrastare la perdita dell’udito: in arrivo una App tutta italianaleggi in 2 min

Mantenere un buon udito fronteggiando così i problemi uditivi che possono venire a presentarsi in corrispondenza dell’invecchiamento potrebbe essere presto possibile attraverso l’utilizzo di una semplice applicazione, una novità tecnologica tutta italiana.

Stefano di Girolamo, responsabile dell’unità di otorinolaringoiatria del Policlinico Tor Vergata di Roma, ha presentato questa nuova App su cui sta lavorando assieme al suo team, la cui peculiarità principale è quella di regolare l’emissione del suono in relazione al contesto rendendolo così quanto più naturale possibile.

L’applicazione consentirebbe infatti alla persona che fruisce della correzione acustica di scegliere tra ascolto selettivo, ovvero quello che può contraddistinguere un contesto ricco di suoni in cui il cervello deve essere in grado di selezionare i suoni di interesse, e colloquio “tu per tu”, quindi quello in cui non vi sono altri rumori in grado di interferire sulla percezione del suono rilevante.

L’applicazione in questione è dunque in grado di immagazzinare i dati acustici facendo in modo che il dispositivo funzioni in modo personalizzato, e proprio per tale ragione si è parlato, circa tale innovazione, di “autoapprendimento”.

Non è mai superfluo sottolineare il fatto che la correzione dell’udito è davvero importantissima per la qualità della vita di una persona, e troppe volte purtroppo questo problema viene considerato “di serie B”: sebbene l’udito sia assolutamente cruciale, in tantissime occasioni eventuali difetti non vengono corretti con la medesima tempestività e precisione con cui si pone rimedio a dei difetti visivi.

Diverse ricerche hanno inoltre dimostrato in modo inequivocabile il fatto che le persone che godono di un buon udito riescono a conservare in modo molto più efficace la loro lucidità mentale, e questo è ovviamente un aspetto importantissimo per la fascia d’età più anziana.

Si è spesso creduto che deficit cognitivi comportino una perdita dell’udito, in realtà è stato dimostrato il contrario, ovvero le difficoltà uditive implicano un declino cognitivo molto più rapido.

Il Dottor Stefano di Girolamo ha peraltro annunciato che dal prossimo anno l’ateneo romano di cui fa parte attiverà un corso di perfezionamento dedicato agli audioprotesisti, un settore che, sulla base dei dati occupazionali presentati da Almalaurea, è in grado di garantire delle opportunità professionali molto concrete.