Rivolgersi a specialisti per curare la diplacusia

Cos’è la diplacusia e come si curaleggi in 3 min

Che cosa si intende per diplacusia

La diplacusia è un disturbo a carico dell’apparato uditivo causato da una lesione in una delle sue componenti, che si manifesta con uno sdoppiamento della percezione dei suoni, soprattutto quelli di elevata intensità.

I sintomi possono interessare un solo orecchio (diplacusia monolaterale) oppure entrambe (diplacusia bilaterale), e derivare da varie cause, tra cui otite mal curata, esposizione troppo intensa a onde sonore o anche ostruzione del condotto uditivo.

La percezione del suono sdoppiato si rivela particolarmente dannosa in quanto il soggetto perde i punti di riferimento della sorgente sonora, non essendo in grado di trasformare le onde acustiche in stimolazioni neuronali.

Questa disfunzione presuppone che i due suoni sdoppiati, differenti per tonalità e timbro, possano venire avvertiti contemporaneamente o in due fasi successive.

Tipologie del disturbo

La diplacusia può essere di diversi tipi:
monoaurale
si verifica quando un unico suono viene percepito come due differenti suoni a livello dello stesso orecchio;
binaurale
rappresenta la forma maggiormente diffusa e consistente in una diversa percezione di un medesimo suono in ambedue le orecchie;
disarmonica
si manifesta quando un suono è nettamente udibile in un orecchio pur avendo una diversa tonalità nell’altro orecchio;
ecotica
insorge quando il suono viene percepito in fasi successive nelle due orecchie, contribuendo all’insorgenza di una eco.

Cause della diplacusia

Il termine “diplacusia” deriva dai vocaboli greci “diplos” che significa “doppio” e “akousis” che indica “udito”. La sensazione di doppia percezione del suono può essere provocata da diverse cause scatenanti.

Esposizione a forti rumori
Quando le onde sonore penetrano all’interno del condotto uditivo, arrivano a stimolare la membrana timpanica, che è in grado di trasformare i suoni in stimolazioni sensoriali, che successivamente vengono trasmesse al centro uditivo encefalico.
Se il timpano viene colpito da suoni troppo forti, il funzionamento dei recettori sensitivi si altera e l’udito può sdoppiarsi.

Otite
In caso di infiammazioni dell’orecchio, come in presenza di otite catarrale, la componente batterica della malattia interviene a modificare il corretto funzionamento dei neuroni uditivi, che non sono più in grado di trasmettere le segnalazioni all’area uditiva del cervello.

Ostruzione del condotto uditivo
Se il condotto uditivo viene ostruito da un corpo estraneo oppure a causa dell’accumulo del cerume, le onde sonore trovano un ostacolo alla loro propagazione verso la membrana timpanica, distorcendo la percezione del suono.

Trauma cranico
Come esito di un trauma cranico possono insorgere differenti conseguenze: da un lato è frequente che sia l’apparato uditivo a rimanere lesionato, mentre d’altro canto può verificarsi un problema neurologico cerebrale a livello dell’area uditiva. In entrambi i casi le conseguenze sono riscontrabili nella qualità della percezione dei suoni.

Come si cura la diplacusia

Un trattamento efficace della diplacusia è strettamente collegato alla natura della sua eziologia: in alcune situazioni si tratta di un fenomeno transitorio che tende a scomparire spontaneamente entro breve tempo.

In altri casi, invece, il problema si cronicizza e richiede soluzioni mirate.
Se la causa è riconducibile a un’ostruzione del canale uditivo è necessario provvedere a liberarlo mediante specifici interventi a opera dello specialista otorinolaringoiatra.

Quando la diplacusia dipende da una forma di otite non risolta è consigliabile affrontare un percorso terapeutico a base di antibiotici ed antinfiammatori.
Qualora questo disturbo provochi un’ipoacusia permanente diventa indispensabile ricorrere a un apparecchio acustico, in grado di correggere in maniera definitiva i problemi di percezione dei suoni.

Gli apparecchi acustici rilevano le onde sonore e le trasformano in impulsi elettrici che, dopo adeguata modulazione, vengono trasmessi al cervello.
I differenti modelli di tali dispositivi si distinguono per forma, dimensione e funzionalità e devono pertanto essere scelti in base alle esigenze personali.

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In casi particolarmente seri può diventare necessario ricorrere agli impianti cocleari, da effettuare presso centri specializzati di assoluta fiducia.