Danni uditivi da lavoro: le tutele previste dalla leggeleggi in 1 min

I lavoratori che operano in contesti in cui è presente un inquinamento acustico notevole possono certamente essere interessati da problematiche uditive, di conseguenza possono godere di specifiche tutele a livello normativo.

Le fonti di rumore sul luogo di lavoro stanno divenendo sempre più accentuate: quando si parla di contesti professionali rumorosi si è abituati a pensare subito al cantiere, all’industria e ad ambienti simili, in realtà essi non sono affatto gli unici.

Anche in un supermercato si possono sviluppare dei rumori tutt’altro che irrilevanti, così come in un’attività commerciale, in un bar, in un centro scommesse, senza trascurare altri ambienti che fanno assolutamente rima con rumore, dalla discoteca fino alla stazione ferroviaria.

Tra le patologie professionali riguardanti l’udito che vengono a manifestarsi in modo più frequente figurano senza dubbio l’ipoacusia da rumore, una forma di sordità legata all’esposizione prolungata a fonti di inquinamento acustico, e il trauma acustico cronico, legato soprattutto all’esposizione a picchi di rumore particolarmente elevati.

Nel caso in cui un lavoratore sia stato, suo malgrado, interessato da patologie simili, deve sottoporsi a una visita medica e a un esame della funzione uditiva.

Nel caso in cui il medico riscontri effettivamente tale problematica, il medesimo produce un certificato che avvia un iter di denuncia-segnalazione di infortunio professionale.

In questo modo il lavoratore matura il suo diritto ad una qualche forma di indennizzo, mentre l’autorità giudiziaria si attiva nell’effettuazione di tutti i controlli del caso, per verificare che non vi siano responsabilità penali a carico del datore di lavoro.