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Fumare in gravidanza: per il nascituro, grossi rischi anche per il benessere uditivoleggi in 2 min

Fumare in gravidanza è davvero un atteggiamento molto irresponsabile, sia per la salute della stessa donna che per quella del nascituro.

Al di là degli innumerevoli rischi per la salute correlati a un atteggiamento simile, è stato dimostrato che il medesimo può avere delle implicazioni molto negative anche per quel che riguarda l’udito del bambino.

Uno studio condotto da Koji Kawakami dell’Università di Kyoto, in Giappone, ha messo in evidenza una possibile correlazione tra difetti uditivi ed esposizione a fumo passivo durante la gravidanza e nei primi mesi di vita.

Nello studio è stato coinvolto un numero di bambini davvero molto elevato, pari esattamente a 50.734: il 3,8% di essi è stato esposto a fumo passivo nel corso della gravidanza, il 3,9% nei primi mesi di vita e lo 0,9% in ambedue i modi.

Vi è anche un’altra percentuale che è stata considerata, ovvero quel 12,5% corrispondente ai bambini esposti ai danni del fumo in modo indiretto dal momento che la loro madre ha interrotto quest’abitudine poco salutare a inizio gravidanza.

I numeri sono davvero preoccupanti: il rischio di soffrire di disturbi uditivi si è rivelato superiore del 68% nei bambini le cui madri hanno fumato nel corso della gravidanza, segno evidente del fatto che un comportamento simile è pessimo e gravemente irresponsabile nei confronti del bimbo.

Tale rischio è superiore del 30% nel caso in cui il bambino sia stato esposto a fumo passivo solo nei primi anni di via, il dato è ancor più altisonante laddove si considerino i bambini loro malgrado danneggiati dal fumo sia durante la gravidanza che nel corso dei primi anni di vita: in tali casi la possibilità di essere interessati da problemi uditivi si è rivelata addirittura doppia.

Non è affatto trascurabile neppure il dato riguardante i bambini nati da mamme che hanno interrotto il vizio del fumo all’inizio della loro gravidanza: in questo caso la possibilità di essere interessati da problemi uditivi si è rivelata superiore del 26%.

Alla luce di quest’ultima percentuale, dunque, sarebbe sicuramente importante che le donne evitassero di fumare non solo non appena inizia il loro percorso di gravidanza, ma anche nei mesi precedenti.

Il fumo dovrebbe dunque essere accantonato in modo totale laddove si abbia in programma di mettere al mondo un bambino.

Alla luce di tutto ciò, dunque, viene da porsi una domanda: vale davvero la pena di mettere così rischio la salute propria e dei propri figli soltanto per un vizio?