I rischi nascosti dell’ipoacusia: quello che c’è da sapereleggi in 7 min

La perdita dell’udito è un problema di salute pervasivo, ma spesso trascurato, che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Solo in Italia, circa 7,2 milioni di persone soffrono di un certo livello di ipoacusia. Sebbene molti considerino questa condizione come un semplice inconveniente, le sue conseguenze vanno ben oltre le ovvie difficoltà di comunicazione.

Scopriamo cinque rischi nascosti associati alla perdita dell’udito non trattata, ricordando quanto sia importante un intervento tempestivo in caso di necessità: valuta la salute del tuo udito con un test gratuito presso uno dei nostri Centri Acustici a Varese, Malnate, Gallarate, Arcisate, Luino o Sesto Calende.

1.     L’allarmante impatto dell’ipoacusia sulla salute del cervello

Una delle conseguenze più critiche dell’ipoacusia è il suo impatto sulla salute del cervello, in particolare l’atrofia cerebrale. Quando l’ipoacusia non viene trattata, le regioni cerebrali responsabili dell’elaborazione delle informazioni uditive, in particolare la corteccia uditiva, possono risentire della mancanza di stimoli e iniziare a ridursi. La riduzione del volume cerebrale può accelerare il declino cognitivo e aumentare il rischio di sviluppare patologie neurodegenerative come la demenza e il morbo di Alzheimer.

Un recente studio condotto dai ricercatori della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora fornisce una prova inconfutabile di questo legame. La ricerca ha analizzato i dati di un campione rappresentativo a livello nazionale di 2.400 anziani americani e ha rilevato una chiara associazione tra la gravità della perdita dell’udito e la prevalenza della demenza. In particolare, lo studio ha registrato che gli anziani con una grave perdita dell’udito avevano una probabilità significativamente più alta di soffrire di demenza. Tuttavia, il rischio era nettamente inferiore tra coloro che utilizzavano apparecchi acustici. Questi risultati, pubblicati sul Journal of the American Medical Association, rafforzano l’importanza di un intervento precoce in caso di perdita dell’udito. Lo studio ha dimostrato che la presenza della demenza era del 61% più alta tra i partecipanti con perdita uditiva da moderata a grave rispetto a quelli con udito normale. Tra gli 853 partecipanti che hanno utilizzato apparecchi acustici, la prevalenza di demenza è risultata inferiore del 32%, sottolineando i benefici protettivi di questi dispositivi contro il declino cognitivo.

I meccanismi alla base di questo legame sono molteplici. La riduzione dell’input uditivo può portare all’isolamento sociale, che è un noto fattore di rischio per la demenza. Inoltre, il maggior carico cognitivo richiesto per comprendere e interpretare i suoni può affaticare il cervello, contribuendo ulteriormente al declino cognitivo. La ricerca evidenzia la necessità di una cura dell’udito completa, che comprenda valutazioni regolari dell’udito e l’uso di apparecchi acustici, per ridurre potenzialmente questi rischi.

Se hai dubbi sul tuo udito, non aspettare: chiedi il parere di un audioprotesista professionista.

I rischi dell'ipoacusia: isolamento e ricaduta sulla salute mentale

Isolarsi perché non si sente bene porta a un circolo vizioso che peggiora la salute mentale

2.     Isolamento e depressione: lo scotto emotivo della perdita dell’udito

Come accennato, la perdita dell’udito può avere un impatto significativo sulle interazioni sociali, provocando sentimenti di isolamento e depressione. Quando la comunicazione diventa più difficile, si tende a rinunciare alle attività sociali che un tempo si apprezzavano, evitando incontri, conversazioni e impegni sociali. Questo atteggiamento può causare solitudine e un maggior rischio di depressione.

Una perdita dell’udito non trattata significa che si possono perdere non solo i suoni del mondo circostante, ma anche le comunicazioni importanti con la famiglia e gli amici. Questa privazione comporta inevitabilmente il far parte di un “mondo più piccolo”, con un conseguente isolamento. Il mancato coinvolgimento nel mondo circostante può anche contribuire al declino cognitivo, compresa la demenza. Non solo: la perdita dell’udito può essere un’esperienza isolante che provoca depressione e ansia. Per chi soffre di ipoacusia è più difficile partecipare ai dialoghi; di conseguenza, ci si isola e si passa più tempo da soli, con un inesorabile impatto sull’umore e le emozioni.

Gli apparecchi acustici possono migliorare significativamente la qualità della vita, consentendo di riconnettersi con la propria cerchia sociale e con l’ambiente circostante, per rimanere attivamente coinvolti, influenzando positivamente le funzioni cognitive e il benessere emotivo. Progetto Udire propone le migliori marche di soluzioni acustiche e ti segue passo dopo passo nel tuo percorso di salute uditiva.

3.     L’ipoacusia che aumenta l’ansia

Una perdita dell’udito non trattata può portare a un aumento dei livelli di ansia. L’impegno costante di comprendere le conversazioni e i suoni può essere estenuante e stressante, causando un senso di ansia nelle situazioni sociali. Quest’ansia può contribuire ulteriormente a evitare le interazioni sociali, esacerbando isolamento e depressione.

L’ansia, in questo caso, è la paura di un ambiente in qualche modo insicuro, un’esperienza che viene particolarmente intensificata dalla perdita dell’udito. Quando una persona non riesce a sentire ciò che viene detto in una stanza, possono nascere atteggiamenti ansiosi e paranoici che influiscono sulla salute mentale. Lo sforzo di cercare di seguire le conversazioni e di rimanere impegnati in termini uditivi può far sentire le persone con ipoacusia perennemente in allarme, come se si perdessero informazioni critiche o potenziali minacce. Questo stato di allerta accentuato può contribuire all’ansia cronica, incidendo sul benessere generale e sulla stabilità mentale.

Affrontare la perdita dell’udito con ausili e terapie adeguate può ridurre significativamente l’ansia e migliorare la salute mentale generale. Gli apparecchi acustici non solo migliorano l’input uditivo, ma restituiscono anche fiducia nelle interazioni sociali e ambientali. Questa ritrovata fiducia può ridurre significativamente l’ansia, in quanto le persone si sentono più connesse e meno isolate dal mondo che le circonda.

Gli apparecchi acustici aiutano a vivere meglio ogni giorno

Gli apparecchi acustici aiutano a non isolarsi e continuare a vivere attivamente ogni momento con chi si ama

4.     Vivere con un’ipoacusia non trattata può portare alla stanchezza

Il cervello deve lavorare di più per interpretare i suoni e riempire i vuoti nelle conversazioni, con conseguente sovraccarico cognitivo e affaticamento. Questo costante sforzo mentale può far sentire le persone esauste, anche dopo una minima interazione sociale.

Quando non si riesce a sentire bene una conversazione, ci si deve sforzare per cogliere i piccoli suoni e gli indizi più sottili. Naturalmente, questo può rendere stanchi e affaticati e lo sforzo costante esaurisce la mente. Chi ha un problema di udito, potrebbe avere regolarmente mal di testa e accusare stanchezza.

Gli apparecchi acustici possono alleviare in modo significativo il carico cognitivo, migliorando la chiarezza del suono e riducendo lo sforzo necessario per ascoltare. Questi dispositivi consentono al cervello di elaborare i suoni in modo più naturale, prevenendo l’affaticamento mentale che deriva dallo sforzo costante di ascoltare. Affrontando l’ipoacusia in modo corretto e tempestivo, si sperimenterà una notevole riduzione dell’affaticamento e un miglioramento generale dei livelli di energia nella routine quotidiana.

Muoversi da soli sui mezzi con una perdita di udito può essere pericoloso

Non poter contare sull’udito può rendere più difficile e meno sicuro muoversi soprattutto in spazi non famigliari

5.     La perdita dell’udito e il suo impatto sull’equilibrio e la sicurezza

Il calo dell’udito può anche influire sull’equilibrio e aumentare il rischio di cadute. L’orecchio interno svolge un ruolo fondamentale nel mantenimento dell’equilibrio e, quando è compromesso, è possibile che si presentino vertigini e instabilità. L’equilibrio è il risultato di una combinazione di vista, tatto e udito, e le alterazioni di uno di questi sensi possono rendere una persona meno stabile e sicura di sé. Alcuni studi hanno dimostrato che anche una lieve perdita dell’udito può triplicare il rischio di caduta, il che rappresenta una preoccupazione importante, soprattutto per i più anziani.

L’ipoacusia non influisce solo sull’equilibrio, ma rende anche meno capaci di percepire i pericoli ambientali. Le persone con problemi di udito possono avere difficoltà a percepire suoni ambientali importanti, come allarmi, sirene o veicoli in avvicinamento, aumentando il rischio di incidenti. Negli ambienti di lavoro, questo può essere particolarmente pericoloso, con conseguenti rischi di infortuni. Anche in spazi apparentemente sicuri e familiari come la casa, il pericolo di caduta o di infortunio può essere maggiore per una persona con una perdita dell’udito.

Se noti cambiamenti nel tuo udito o in quello di una persona cara, non attendere e non mettere a rischio l’incolumità. La soluzione migliore è far controllare l’udito da un audioprotesista: prenota una visita con i nostri professionisti oggi stesso.