L'importanza e la procedura del test dell'udito

Il test dell’udito: in cosa consisteleggi in 4 min

Un test dell’udito viene definito tale poiché fornisce una misura della sensibilità di una persona attraverso l’intera gamma del parlato. Il test tra l’altro misura il suono più silenzioso che può essere percepito dall’orecchio umano in diversi punti dell’intervallo vocale ed è definito audiogramma.

Quando si prende un appuntamento con dei centri professionali, ad un audiologo bisogna spiegare tutti i problemi che si hanno con l’udito ed esporre anche altri associati alla perdita, come ad esempio l’acufene, ovvero una consapevolezza del suono nelle orecchie o nella testa che non proviene da una fonte esterna. In riferimento a ciò, va precisato che esistono diversi tipi di questi suoni anomali, come ad esempio sibilo, fischio o ronzio ed occasionalmente possono essere segmenti di musica. Il tono può tra l’altro risultare alto o basso e il livello può variare nel tempo. È importante in tal caso parlare apertamente delle diverse situazioni in cui è difficile sentire chiaramente, ad esempio in ambienti rumorosi oppure in gruppi di persone. Dopo questa importante premessa vediamo nel dettaglio cosa succede in un test dell’udito.

Le operazioni preliminari del test dell’udito

L’audiologo che esegue il test dell’udito provvede per prima cosa a verificare se nelle orecchie ci siano blocchi (cera) o qualsiasi altra ragione per cui il test non possa essere eseguito. Inoltre il professionista chiede quando si sono notati dei problemi, se si sono manifestati gradualmente o improvvisamente, se ci sono state infezioni pregresse o lesioni. Tutte queste condizioni possono infatti causare problemi di udito. Dopo aver espletato questa prassi preliminare, l’audiologo vorrà testare l’udito eseguendo un audiogramma. Il test richiederà circa 20-30 minuti e nello specifico verranno riprodotti una serie di suoni attraverso delle cuffie, e poi bisognerà rispondere in che modo si percepisce il suono a prescindere da quanto sia silenzioso o debole. Questo test viene eseguito prima in un orecchio e poi nell’altro, poiché i risultati possono essere diversi. A seconda dell’esito, l’audiologo potrebbe sottoporre le orecchie ad altri test.

I risultati del test dell’udito

Quando viene effettuato un test dell’udito, il suono è misurato in due modi principali:
volume o livello in Decibel, intonazione o frequenza per verificare se sia alta o bassa e misurata in Hertz. Probabilmente l’audiologo farà riferimento a queste due cose quando spiegherà poi i risultati dei test. Premesso ciò, in genere i test dell’udito sono effettuati in un ambiente silenzioso che è insonorizzato dal rumore esterno. La persona in fase di ascolto dei suoni trasmessi da un audiologo preme un pulsante per segnalare quando ha sentito qualcosa. I risultati del test man mano vengono tracciati su un apposito audiogramma composto da assi cartesiani divisi rispettivamente in verticale per i Decibel e in orizzontale per gli Hertz. Per quanto riguarda i primi i suoni diventano più forti dall’alto verso il basso, e più morbidi nella parte superiore del grafico. Per i secondi invece la frequenza misurata in Hertz passa da bassa (125Hz) a sinistra a alta (8000Hz) a destra, praticamente molto simile a un pianoforte (note basse a sinistra, più in alto a destra). L’udito normale è invece definito tale quando i suoni più soft ascoltati sono compresi tra -10 e 20 dB. Se tuttavia sono più forti di 20 dB e non si riescono ancora a sentire, allora c’è un’inequivocabile perdita dell’udito. Più in basso lungo il grafico arriva la linea del test dell’udito, maggiore risulterà la perdita.

Le varie condizioni di perdita uditiva

Una leggera perdita uditiva è compresa tra 21 dB e 40 dB e in questo caso chi ne è affetto, spesso ha difficoltà a seguire il discorso soprattutto in situazioni rumorose. Questo tipo di perdita in genere viene notato dalla famiglia piuttosto che dal paziente stesso. L’ipoacusia moderata è compresa invece tra i 41 e i 70 dB ed in tal caso c’è difficoltà a seguire la voce e altri rumori silenziosi. La perdita uditiva severa è quella compresa tra i 71 e i 90 dB. In presenza di questa condizione si riesce a sentire il parlato anche in un ambiente silenzioso, e non si percepiscono i rumori generali come il traffico a meno che non sia molto forte. Infine parliamo dell’ipoacusia profonda che può definirsi tale quando è maggiore di 90 dB. Il paziente in questo caso non riesce a sentire la maggior parte dei suoni a meno che non siano molto forti. Dopo questa rapida e doverosa carrellata sulle varie condizioni di perdita uditiva, è importante sottolineare che un audiologo in alternativa o dopo il metodo delle cuffie, per misurare la soglia uditiva del paziente può optare anche per l’utilizzo di un conduttore ovvero un dispositivo che appoggia sull’osso dietro l’orecchio (tenuto in posizione da una banda metallica che si estende sopra la testa). Questo conduttore trasmette vibrazioni sonore attraverso le ossa del cranio direttamente all’orecchio interno, e il processo consente all’audiologo di testarne direttamente l’udito effettivo. L’audiologo al termine dovrebbe confrontare i risultati di entrambe le tecniche di misurazione per determinare dove si verifica la perdita dell’udito.