Come gestire l'ipoacusia

Ipoacusia: cosa è utile sapere sulla perdita dell’uditoleggi in 3 min

Con il termine “ipocusia” si fa riferimento, a livello generale, alla perdita di udito, tuttavia l’ipoacusia non si presenta sempre allo stesso modo.

Ci sono diversi aspetti, infatti, che meritano di essere valutati al meglio per comprendere le peculiarità di questo problema; non esitiamo, dunque, e scopriamo i principali.

Quali sono le tipologie di ipoacusia

Anzitutto, l’ipoacusia può essere distinta in relazione alle problematiche che originano il problema. Da questo punto di vista si possono ricordare tre diverse varianti di ipoacusia, ovvero trasmissiva, neurosensoriale e mista.

L’ipoacusia trasmissiva riguarda la parte esterna dell’orecchio e può quindi corrispondere a problemi quali accumuli di cerume, crescite ossee anomale, tumori e quant’altro.

Nella grande maggioranza dei casi, questo tipo di ipoacusia può essere curata facilmente, anche se purtroppo non mancano delle casistiche più gravi.

L’ipoacusia neurosensoriale riguarda invece il nervo che invia il segnale uditivo al cervello: anche problematiche di questo tipo possono avere effetti deleteri sulle normali capacità uditive della persona ed è frequente che in questi casi, purtroppo, il problema uditivo sia permanente.

L’ipoacusia mista, infine, riguarda la presenza di un duplice problema, sia a livello trasmissivo che neurosensoriale.

Le cause dell’ipoacusia

È assai importante distinguere bene l’ipoacusia anche in relazione alle sue cause, che possono variare.

Anzitutto, l’udito si può perdere per via dell’invecchiamento biologico dell’organismo: con l’avanzare dell’età, infatti, i sensi possono attenuarsi, e si tratta di una cosa assolutamente normale.

Anche l’esposizione al rumore può essere una causa di ipoacusia: i rumori troppo forti possono comportare ipoacusia sia in casi traumatici, quindi singoli episodi di esposizione a rumori estremi, sia per esposizioni meno intense ma comunque reiterate, come può avvenire per ragioni lavorative.

Anche la genetica può favorire l’insorgere dell’ipoacusia, d’altronde questo problema di salute, come noto, può presentarsi anche alla nascita, ed è evidente che in casi simili sia la genetica a recitare un ruolo da protagonista.

Tra le cause dell’ipoacusia vi possono essere anche delle patologie: è soprattutto in età infantile che le malattie possono causare la perdita dell’udito, ma ciò può verificarsi anche in età adulta, soprattutto a causa di infezioni.

I rimedi odierni sono molto più efficaci rispetto al passato

È questo, dunque, ciò che è utile sapere sull’ipoacusia, ed è importante sottolineare che oggi le opportunità di fronteggiare questo problema sono ben superiori rispetto al passato.

Gli apparecchi acustici, infatti, hanno raggiunto livelli di affidabilità davvero elevatissimi e possono essere utilizzati per trattare la perdita dell’udito da lieve a profonda. Il funzionamento degli di apparecchi acustici è di per sé semplice: catturano e amplificano le onde sonore in modo che la coclea possa funzionare correttamente. Spetta ai professionisti consigliare la soluzione acustica migliore in base alle esigenze della singola persona, pensando anche al suo stile di vita, oltre che all’entità della perdita di udito.

Sarebbe un grosso errore credere che la diminuzione dell’udito, o ancor peggio la perdita, vada accettata con rassegnazione: rivolgiti ai professionisti, prenota un test gratuito del tuo udito per iniziare un percorso verso il benessere uditivo.