Ipoacusia e mascherine: come affrontare la sfidaleggi in 4 min
Purtroppo la vita nell’ultimo anno è cambiata in modo drastico ed impensato, portando con sé enormi difficoltà ad adattarsi al nuovo stile di vita, fatto di regole rigide e sfide per tutti.
L’irruzione del coronavirus nelle nostre vite ha comportato sacrifici e problemi e in particolare per chi soffre di problemi d’udito, più o meno gravi. questo evento è stato ancora più traumatico.
La popolazione affetta da ipoacusia, contrariamente a quanto si pensi, non è assolutamente poca. Infatti una percentuale intorno al 9% della popolazione soffre di problematiche nel corretto ricevimento del suono, tra cui una buona parte di persone anziane che sono una fetta di popolazione molto fragile, sia fisicamente che psicologicamente soprattutto durante questo difficile periodo.
Naturalmente questa percentuale non tiene conto solo di coloro che sono sordi al cento per cento ma anche tutti quelli che hanno, per incidenti o motivi di salute, subito un abbassamento dell’udito.
Ipoacusia e mascherine, problematiche
Per chi soffre di ipoacusia, il dover portare obbligatoriamente la mascherina comporta una grave problematica: la comunicazione. Questo perché chi ha problemi uditivi non ha necessariamente bisogno di conoscere la lingua dei segni, poiché in grado di leggere il labiale e la mimica del viso, capacità che aiutano a compensare l’abbassamento uditivo.
Quindi l’obbligo di mascherina rappresenta un grosso limite comunicativo per queste persone, che durante la pandemia si sono sentite ancora più isolate.
Si tratta di un problema molto spinoso e sentito a livello associativo e medico. Infatti numerose associazioni di psicologi hanno espresso la forte preoccupazione per il fatto che per le persone con scarsa sensibilità al suono l’isolamento sociale è già un problema, ma in tale situazione lo è diventato ancora di più, in quanto il loro principale mezzo di comprensione nei confronti del prossimo viene meno, perché è consuetudine carpire ciò che vien detto dalle espressioni facciali e dal movimento delle labbra e il suono della voce dell’interlocutore viene inevitabilmente “camuffato” e filtrato dalle mascherine, comportando una comprensione più difficile.
Oltre a questa problematica l’isolamento sociale subito negli scorsi mesi ha aggravato questa situazione, perché se non si dispone della possibilità di comunicare tramite video, per questi soggetti parlare al telefono rappresenta una sfida davvero importante.
Ipoacusia e mascherine, soluzioni
Ovviamente questi problemi possono essere risolti in alcuni modi. Una possibile soluzione sarebbe quella di fornire a queste persone gli strumenti di comunicazione visiva necessari a fare una videochiamata da casa propria dove l’obbligo di mascherina non c’è e non si rischia niente stando senza dispositivo di protezione.
Altra soluzione studiata da molte case di produzione di mascherine è la creazione di una mascherina con una parte trasparente in modo che si veda bene la bocca e si possano interpretare le espressioni facciali in modo semplice e chiaro, così da limitare il disagio subito da chi non sente bene e ha difficoltà nel comprendere ciò che accade intorno, e a ridurre quindi al minimo l’impatto psicologico e sociale di questa situazione.
Se quest’ultima soluzione non è una soluzione definitiva, soprattutto data la scarsa diffusione di queste mascherine, è sempre possibile seguire dei consigli pratici per migliorare la conversazione: chiedere alla persona con cui si sta dialogando di alzare la voce o ripetere scandendo meglio le parole, oltre a cercare di eleminare i rumori di sottofondo.
Gli apparecchi acustici per sentire bene, sempre
Il modo più facile per risolvere le sfide legate a ipoacusia e mascherine a causa della pandemia Covid-19 è indossare un apparecchio acustico di qualità e con la regolazione migliore in base allo stile di vita della persona. Presso i Centri Acustici Progetto Udire potrai trovare competenza ed esperienza per la scelta dell’apparecchio acustico più adatto alle tue esigenze, anche in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale: prenota un controllo dell’udito gratuito.
Indossando gli apparecchi acustici ci sono alcuni consigli che possono essere utili dovendo portare la mascherina, in particolare se il tuo è un apparecchio retroauricolare. È opportuno, per prima cosa, fare attenzione quando si rimuove la mascherina: toglila lentamente per evitare di spostare o addirittura rimuovere il dispositivo dietro le orecchie. Sarebbe inoltre meglio non girare l’elastico attorno alle orecchie: se la mascherina è larga o non ti trovi bene con i modelli più diffusi, puoi procurarti una mascherina che si lega dietro la testa, in modo da evitare il contatto con le orecchie e l’apparecchio acustico.
Ricorda che i nostri professionisti sono sempre a tua disposizione per consigli e rispondere alle tue domande su ipoacusia e apparecchi acustici: ti siamo vicini anche e soprattutto in questo periodo di difficoltà.