Igiene dentale e ipoacusia

La relazione tra salute dentale e uditoleggi in 3 min

Le malattie dell’orecchio

L’orecchio può essere affetto da numerose patologie a seconda che si prenda in considerazione l’orecchio esterno, medio o interno. Le otiti riguardano l’orecchio esterno e possono avere numerose cause, tra cui infezioni batteriche e fungine. La labirintite invece è un’infiammazione a carico del labirinto che si trova nell’orecchio interno, che può causare vertigini e mancanza di equilibrio. Infine gli acufeni (fischi e rumori) derivano da una stimolazione alterata delle cellule sensoriali uditive.

Acufene e bruxismo

Esiste una stretta correlazione tra le malattie dell’orecchio e la salute dentale, tanto che un’alterazione della percezione uditiva può in una certa misura essere dipendente da un fenomeno abbastanza frequente nella popolazione conosciuto come bruxismo. In particolare un’alterazione della percezione uditiva è l’acufene, cioè un fischio che risulta essere percepito dalla persona nonostante non vi siano reali rumori nell’ambiente circostante. Quest’ultimo può risultare particolarmente fastidioso ed in certi casi incidere sulla qualità della vita di chi ne soffre. È stata dimostrata una relazione tra acufene e bruxismo, secondo la quale il continuo digrignamento dei denti comporta una ripercussione sulle strutture anatomiche vicine all’articolazione temporo-mandibolare, che può andare incontro a fenomeni infiammatori. Il bruxismo può pertanto generare l’acufene, in questi casi si rende perciò necessaria una visita non solo otorinolaringoiatrica ma anche dentale.

Come funziona l’apparato uditivo

L’orecchio interno è la parte dell’apparato uditivo deputata alla percezione dei suoni, è costituito da cellule sensoriali ciliate che si trovano in un organo detto coclea. Le ciglia di queste cellule vengono mosse da un liquido ogni volta che un’onda sonora giunge fino all’orecchio interno. Le cellule sensoriali a loro volta trasferiscono l’impulso nervoso al nervo uditivo che raggiunge il cervello, dove il suono viene decodificato. Se una sola di queste parti anatomiche viene alterata o nella peggiore delle ipotesi danneggiata, si verifica un’incapacità del sistema uditivo di captare l’onda sonora e trasferirla al cervello. Le cellule uditive hanno necessità di ricevere una buona vascolarizzazione per essere efficienti, per cui una riduzione del calibro dei vasi sanguigni che irrorano tali cellule può renderle inefficaci.

La salute dentale è in relazione con l’udito

I dentisti raccomandano l’uso dello spazzolino almeno due volte al giorno, spazzolando per due minuti di seguito ogni volta, inoltre consigliano una completa pulizia dentale utilizzando oltre allo spazzolino anche il filo interdentale, utile a prevenire la carie e l’annidamento batterico gengivale. Queste raccomandazioni risultano essere estremamente utili al fine di impedire una diffusione batterica con conseguente infiammazione e alterazione di strutture anatomiche vicine al cavo orale come per esempio l’apparato uditivo. La circolazione sanguigna può essere compromessa a causa di un’igiene dentale poco efficiente: la presenza di batteri a livello gengivale può favorire una batteriemia, cioè un’immissione nel circolo sanguigno dei batteri, che in tal modo raggiungono rapidamente vari organi, tra cui anche l’orecchio. L’infezione che ne deriva influenza i vasi sanguigni inducendo una vasocostrizione che a sua volta riduce l’apporto di sangue ad altri organi.

In particolare l’orecchio interno con le sue caratteristiche cellule sensoriali è sensibile alla vasocostrizione e di conseguenza all’apporto di ossigeno, che permette all’apparato uditivo di essere efficiente. Le cellule sensoriali uditive infatti possono andare incontro a lesioni e danneggiamento a volte irreversibili. Per questo motivo una scarsa igiene orale può essere messa in relazione con la percezione uditiva, provocandone un’alterazione. È inoltre buona norma effettuare una visita dentale circa ogni sei mesi, al fine di appurare che la propria igiene dentale sia corretta ed efficace nel prevenire qualunque possibile malattia del cavo orale e di conseguenza anche dell’apparato uditivo.

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