L'evoluzione degli apparecchi acustici

La storia degli apparecchi acusticileggi in 3 min

Gli imbuti dell’antichità e i cornetti acustici

Tenendo conto della lunga storia dell’umanità, l’invenzione degli apparecchi in grado di supportare l’udito risale ad un tempo relativamente vicino ai giorni nostri. Attualmente si hanno testimonianze storiche di mezzi con cui si tentava di aggirare i problemi acustici risalenti al II secolo d.C.: in quel periodo si utilizzavano semplici imbuti amplificatori. Bisognerà attendere il XVII secolo per i primi apparecchi acustici realizzati appositamente con lo scopo di rendere migliore la vita delle persone con problemi all’udito.
Questi primissimi modelli erano interamente realizzati a mano, ed avevano una forma simile ad una tromba. Precisamente il primo apparecchio di tal genere veniva denominato ”cornetto acustico”. La sua funzione era davvero semplice, niente di paragonabile ai moderni device: il dispositivo non aveva neppure un potere amplificante, semplicemente raccoglieva il suono e lo direzionava il più possibile verso il timpano.
Il cornetto acustico si portò avanti per un lungo periodo e nel XIX secolo furono apportate leggere modifiche che interessarono principalmente il design. Si tentò infatti di rendere l’apparecchio meno vistoso, donandogli allo stesso tempo maggior eleganza grazie all’aggiunta di incisioni e dipinti.

L’apparecchio acustico diventa elettrico

Circa un secolo dopo l’invenzione del cornetto acustico, nacque il primo apparecchio acustico elettrico. Il suo nome era Akoulathon. Il funzionamento si basava sull’utilizzo del microfono a carbone ed era dotato anche di amplificatore. La possibilità di realizzare un tale dispositivo fu data dall’invenzione del telefono, il quale sfruttava la suddetta tecnologia per la trasmissione delle onde sonore. Si trattava di una scatola particolarmente ingombrante, per cui si tentò di rendere l’apparecchio più agevole: venne introdotto l’Acousticon, una variante portatile alimentata a batteria. Bisognava comunque appenderlo intorno al collo e porgere il microfono agli interlocutori. Si trattava inoltre di apparecchi molto costosi, accessibili solo alla nobiltà del tempo. A causa di tutte queste difficoltà, il modello non riuscì a diffondersi tra il popolo.
Stiamo parlando di dispositivi molto diversi dall’apparecchio acustico che conosciamo oggi, soprattutto per le loro grandi dimensioni. Fu solo nella prima metà del XX secolo che vennero introdotti i dispositivi da portare direttamente sopra le orecchie. Questa grande rivoluzione fu possibile solamente in seguito all’invenzione della radio transistor. Apparecchi acustici di tal genere riuscirono a trovare una maggior diffusione rispetto ai modelli del passato, sia per il prezzo sia per la maggior ergonomicità. Già negli anni ’60 cominciarono a comparire i primi dispositivi endoauricolari, grazie ai quali si ridusse ulteriormente l’ingombro estetico.

Dall’avvento del digitale fino ai moderni device smart

Gli apparecchi acustici come li conosciamo oggi cominciarono a vedere la luce alla fine degli anni ’80. Si tratta di un periodo in cui il mondo viene completamente digitalizzato, e questa enorme ondata investe anche i dispositivi auricolari. Vengono utilizzate nuove tecnologie che permettono la conversione da analogico a digitale e viceversa. Si tratta di un grandissimo passo in avanti: il dispositivo viene fornito di un piccolo chip programmabile in grado di amplificare il suono tanto quanto necessita l’orecchio della persona che lo indossa.
Si arriva così ai giorni nostri, in un’epoca in cui tutto è smart. L’apparecchio acustico non solo rende migliore la vita delle persone con deficit uditivo, ma contribuisce alla sua connessione con altri dispositivi: i moderni device sono infatti progettati con la possibilità di collegarsi a TV, smartphone o telefono fisso, in modo da permettere all’utente di ascoltare direttamente dall’apparecchio acustico. Il computer presente al suo interno è dotato di una notevole intelligenza artificiale: memorizza le abitudini del singolo individuo potendo così prevedere le azioni future; si adatta inoltre all’ambiente circostante per regolare l’amplificazione dei suoi.
I calcoli che oggi può effettuare un apparecchio acustico sono milioni e sono in grado di offrire un’ottima esperienza uditiva a chi ne fa uso.

Scopi tutte le possibilità offerte dagli apparecchi acustici di ultima generazione: contattaci per trovare la soluzione più adeguata alle tue esigenze al tuo stile di vita.