Differenza tra uomo e donna nell'ipoacusia

Le differenze tra uomo e donna nell’ipoacusialeggi in 3 min

L’ipoausia: di cosa si tratta

Quando si parla di ipoacusia si fa riferimento a un disturbo per il quale il paziente manifesta un calo o un abbassamento dell’udito che può progressivamente condurre alla perdita totale dello stesso. Questo deficit deriva principalmente da un problema che coinvolge il sistema uditivo nel suo complesso e per questa ragione può interessare un solo orecchio (ipoacusia monolaterale) o entrambi in maniera differente (ipoacusia bilaterale). A differenza dell’assenza totale dell’udito, che può avvenire improvvisamente a seguito di un trauma, questa problematica si sviluppa in maniera lenta e graduale.

Come si sviluppa l’ipoacusia

Con il passare degli anni non è raro che si manifesti l’ipoacusia, ovvero la perdita di udito. Tuttavia questo fenomeno può presentarsi a qualunque età e in maniera indipendente dal background personale. Pur considerando questo fattore, la scienza ha ampiamente dimostrato, attraverso studi approfonditi, che l’ipoacusia colpisce maggiormente gli uomini delle donne. Nello specifico, la ricerca condotta nel 2008 dalla Johns Hopkins University ha dimostrato come gli uomini siano più esposti a questa problematica. Un fattore che influenza maggiormente la perdita di udito è senza dubbio l’età e la provenienza geografica. Infatti, i soggetti occidentali di sesso maschile superati i 30 anni iniziano a sviluppare tale patologia. Superati i 50 anni la differenza si riduce notevolmente ma gli uomini rimangono maggiormente esposti alla possibilità di un calo dell’udito dovuto all’avanzare dell’età.

La differenza tra uomo e donna nella perdita uditiva

Analizzando pazienti di sesso diverso nati con il medesimo livello di udito è stato possibile comprendere quali siano i fattori di rischio che espongono maggiormente gli uomini alla perdita dell’udito.
Alcune condizioni di salute aumentano maggiormente la possibilità che l’ipoacusia possa manifestarsi. Nello specifico questi sono l’ipertensione o le patologie di natura cardiaca che, com’è noto, colpiscono maggiormente i soggetti di sesso maschile. Ricercando la causa all’origine, secondo alcuni studi condotti partendo da un’anamnesi infantile dei soggetti interessati da ipoacusia, è stato possibile dimostrare come la maggior esposizione a suoni di forte intensità esponga maggiormente gli uomini a tale problematica. I giochi utilizzati durante i primi anni di vita sono generalmente dotati di segnali acustici piuttosto rumorosi. Non solo, anche alcune professioni svolte principalmente dagli uomini possono esporre l’organo uditivo ad un forte suono in maniera ripetuta e costante. È opportuno considerare che, a livello statistico, gli uomini sono più coinvolti in eventi traumatici quali incidenti, infortuni sul lavoro, fumo e urti.
Gli estrogeni, com’è stato dimostrato da uno studio condotto da alcuni ginecologi, sono invece in grado di proteggere molti organi, tra cui quello dell’udito, e rallentano sensibilmente gli effetti che l’invecchiamento esercita. Pertanto, pur considerando che i soggetti di sesso femminile sono meno soggetti a patologie cardiache, traumi e rumori di forte intensità sul posto di lavoro, il fattore che incide notevolmente è da ricercarsi nei livelli ormonali.
Per ciò che concerne la distinzione tra uomini e donne nell’ipoacusia è necessario considerare anche l’aspetto psicologico. Molti uomini, infatti, vivono l’utilizzo dell’apparecchio acustico con paura poiché pensano che possa farli apparire più deboli. A differenza di altri strumenti, come ad esempio gli occhiali da vista, l’apparecchio acustico costituisce ancora una causa di stigmatizzazione per i soggetti di sesso maschile, mentre per le donne questo non sembra rappresentare un pericolo per la propria autostima.

Non bisogna mai sottovalutare una perdita uditiva per non peggiorare la situazione. Rivolgiti a uno dei nostri Centri Acustici per una visita di controllo, i nostri professionisti sono qualificati e discreti in ogni situazione.