L’ipoacusia progressiva o neurosensoriale: cause, gestione e soluzionileggi in 6 min

L’ipoacusia progressiva, o neurosensoriale, è il declino graduale della capacità uditiva nel corso del tempo. A differenza dell’ipoacusia improvvisa, questa condizione si sviluppa in modo subdolo, spesso passando inosservata fino a quando non inizia ad avere un impatto significativo sulla vita quotidiana.

Comprensione delle cause, una diagnosi tempestiva e le varie opzioni di gestione di questo tipo di perdita dell’udito sono aspetti fondamentali non solo per chi ne è affetto ma anche per qualsiasi persona interessata alla propria salute attuale e futura.

Che cos’è l’ipoacusia progressiva?

L’ipoacusia progressiva, nota anche come ipoacusia neurosensoriale, si riferisce al costante e lento deterioramento della capacità uditiva. Colpisce principalmente le cellule sensoriali “ciliate” dell’orecchio interno, responsabili del rilevamento delle onde sonore. Nel corso del tempo, queste cellule possono deteriorarsi a causa di vari fattori, portando a una riduzione permanente dell’udito. Sebbene questa patologia non possa essere curata, trattamenti come apparecchi acustici e impianti cocleari possono migliorare significativamente l’udito e la comunicazione.

Le cause più comuni dell’ipoacusia progressiva

1. Perdita uditiva legata all’età (presbiacusia)

La presbiacusia è il tipo più comune di ipoacusia neurosensoriale, che colpisce le persone con l’avanzare dell’età. Questa condizione deriva dal naturale invecchiamento delle cellule sensoriali dell’orecchio interno. Le ricerche suggeriscono che l’esposizione al rumore ambientale per anni contribuisce a questo declino. Inoltre, i problemi di salute legati all’età, come il diabete, l’ipertensione e le malattie cardiovascolari, possono aggravare la perdita dell’udito.

2. Perdita dell’udito causata dal rumore

L’esposizione ripetuta a rumori forti, in ambienti di lavoro, durante concerti o per abitudini personali come l’uso di cuffie ad alto volume, può portare alla perdita dell’udito causata dal rumore. I danni si accumulano nel tempo, spesso fin dalla giovane età per diventare evidenti più in là negli anni.

In Italia, il settore delle costruzioni rappresenta il 28,2% dei casi di ipoacusia da rumore, seguito dal settore metalmeccanico con il 17,6%. Il numero complessivo di casi è diminuito nel tempo, passando da 5.354 casi segnalati nel 2011 a 4.753 nel 2016 (Inail). In tutta Europa, i settori a maggior rischio includono la lavorazione dei metalli, l’edilizia, l’industria mineraria e la lavorazione del legno, responsabili dell’80% dei casi segnalati. Prima degli anni 2000, l’ipoacusia da rumore era la principale malattia professionale in Italia, Germania, Austria e Portogallo.

La giusta protezione per l'udito anche al lavoro

Indossare protezioni adeguate in ambienti lavorativi rumorosi aiuta a preservare l’udito, ad ogni età

3. Condizioni genetiche

Alcune malattie genetiche, come la sindrome di Usher, possono predisporre alla perdita progressiva dell’udito. Mentre alcune cause genetiche si manifestano nell’infanzia, altre possono diventare evidenti solo nell’adolescenza o nell’età adulta.

4. Effetti collaterali dei farmaci

I farmaci ototossici, tra cui alcuni antibiotici, chemioterapici e persino i comuni antidolorifici da banco, possono danneggiare l’orecchio interno. L’uso prolungato o a dosi elevate aumenta il rischio di danni permanenti all’udito.

5. Malattie autoimmuni

Condizioni come il lupus, l’artrite reumatoide e i disturbi autoimmuni dell’orecchio interno possono causare infiammazioni e danni al sistema uditivo, con conseguente perdita progressiva dell’udito.

6. Malattia di Meniere

Questa patologia cronica colpisce l’orecchio interno, causando una perdita dell’udito irregolare, acufeni e vertigini. Nel tempo, la perdita dell’udito associata alla malattia di Meniere può diventare permanente.

I sintomi dell’ipoacusia progressiva

Una delle maggiori difficoltà nella diagnosi della perdita progressiva dell’udito è la sua insorgenza graduale. Valutazioni regolari dell’udito sono fondamentali, soprattutto per coloro che sono più a rischio a causa dell’età, dell’esposizione al rumore o della storia clinica familiare. I segni più comuni sono:

Difficoltà a comprendere il parlato, soprattutto in ambienti rumorosi.

– Chiedere spesso agli altri di ripetere.

– Percepire i suoni come ovattati.

Alzare il volume di dispositivi come televisori o telefoni.

I controlli annuali con un audioprotesista possono aiutare a monitorare i cambiamenti dell’udito e ad adeguare i trattamenti, se necessario. Non sottovalutare la salute del tuo udito: prenota oggi stesso un test gratuito in uno dei nostri Centri Acustici a Varese, Malnate, Arcisate, Luino, Sesto Calende o Gallarate.

Il trattamento dell’ipoacusia neurosensoriale

Sebbene la perdita progressiva dell’udito non possa regredire, esistono diversi metodi efficaci per gestirla e mantenere la salute uditiva.

1. Apparecchi acustici

I moderni apparecchi acustici sono molto efficaci per la maggior parte dei tipi di ipoacusia neurosensoriale. Amplificano il suono e aiutano il cervello a interpretare i segnali uditivi mantenendolo allenato e rallentando così il declino cognitivo associato a una perdita uditiva non trattata. Affidarsi ad audioprotesisti esperti e qualificati, come quelli di Progetto Udire, è fondamentale per una regolazione degli apparecchi acustici ottimale e adattarli a qualsiasi variazione dell’udito.

Apparecchio acustico per l'ipoacusia neurosensoriale

Gli apparecchi acustici sono una soluzione all’ipoacusia progressiva che contribuisce a ridurre anche il declino cognitivo

2. Impianti cocleari

Per le persone con perdita uditiva grave o profonda, gli impianti cocleari possono essere la soluzione migliore. Bypassano le parti danneggiate dell’orecchio, stimolando direttamente il nervo acustico per aiutare la persona a migliorare la comprensione del parlato.

3. Dispositivi di ascolto assistito (ALS)

Gli ALS, come i sistemi FM e i telefoni amplificati, forniscono un supporto aggiuntivo in ambienti specifici, migliorando la comunicazione e riducendo lo sforzo. Si ricorda che questi sistemi non vanno a sostituire gli apparecchi acustici, ma possono esserne parte integrante.

4. Protezione dell’udito residuo

Preservare l’udito residuo è fondamentale. Le strategie comprendono:

Evitare i rumori forti quando possibile.

– Indossare protezioni auricolari in ambienti rumorosi.

– Seguire i consigli del medico quando si assumono farmaci ototossici.

Leggi tutti i nostri suggerimenti e scopri di più sull’udito residuo.

Il ruolo di una diagnosi tempestiva dell’ipoacusia

L’individuazione e il trattamento tempestivi della perdita progressiva dell’udito offrono numerosi vantaggi. Affrontare precocemente l’ipoacusia consente di trarre il massimo vantaggio dai trattamenti disponibili prima che la condizione peggiori. Intervenire subito garantisce risultati migliori, riducendo al minimo l’impatto sulla vita quotidiana, contribuendo a mantenere i legami sociali e preservando le funzioni cognitive.

Quando l’ipoacusia viene identificata tempestivamente, gli apparecchi acustici e gli altri dispositivi di assistenza possono essere adattati in modo più efficace alle esigenze specifiche dell’individuo. Inoltre, un trattamento precoce aiuta a evitare che il cervello si adatti a un input uditivo ridotto, un fenomeno che può rendere meno efficaci gli interventi successivi.

È qui che entrano in gioco i Centri Acustici come Progetto Udire: il nostro obiettivo parte dall’incoraggiare valutazioni regolari dell’udito e dall’educazione sull’importanza di affrontare anche lievi difficoltà uditive. Anche le famiglie e i medici di base sono fondamentali nel sostenere le persone a cercare aiuto ai primi segni di ipoacusia per evitare di intervenire troppo tardi.

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Un passo avanti verso la salute dell’udito con Progetto Udire

Il mantenimento di una buona salute dell’udito richiede un approccio proattivo:

– Programma una valutazione periodica del tuo udito, soprattutto se hai più di 50 anni.

Limita l’esposizione ad ambienti rumorosi e utilizza sempre dispositivi di protezione.

– Fai attenzione all’utilizzo dei farmaci e discutine i potenziali effetti collaterali con il tuo medico.

– Rivolgiti a un professionista ai primi segni di difficoltà uditive.

Dalla valutazione dell’udito agli apparecchi acustici più avanzati: Progetto Udire ti segue passo dopo passo verso la salute completa del tuo udito. Vieni in uno dei nostri Centri Acustici in provincia di Varese.