Qual è la differenza tra ipoacusia e sordità?leggi in 4 min
L’udito è un senso fondamentale per la comunicazione e la qualità della vita. Tuttavia, molte persone sperimentano problemi di perdita uditiva senza sapere esattamente di cosa si tratti.
Oltre il 5% della popolazione mondiale, ossia 430 milioni di persone, soffre di una perdita di udito. L’OMS stima che entro il 2050 oltre 700 milioni di persone – ovvero 1 persona su 10 – soffriranno di ipoacusia invalidante.
Tra i termini più usati in ambito audiologico ci sono “ipoacusia” e “sordità”, spesso considerati sinonimi. In realtà, esistono differenze importanti tra questi due concetti.
Ipoacusia e sordità: cosa sono e differenze
L’ipoacusia è una riduzione della capacità uditiva che rende difficoltosa la percezione dei suoni e la comprensione del parlato. Può colpire una o entrambe le orecchie e, nella maggior parte dei casi, si sviluppa gradualmente. Una delle cause più comuni è l’invecchiamento, che porta alla presbiacusia, un fenomeno fisiologico simile alla presbiopia per la vista.
L’ipoacusia può essere classificata in base a diversi fattori:
- Momento di insorgenza. Congenita (presente dalla nascita) o acquisita (sviluppata nel corso della vita).
- Periodo di comparsa. Pre-verbale (prima dello sviluppo del linguaggio), peri-verbale (durante l’apprendimento della parola) e post-verbale (dopo la piena acquisizione del linguaggio).
- Origine del danno. Esogena (dovuta a fattori ambientali o esterni) o endogena (legata a cause genetiche o interne all’organismo).
- Localizzazione della lesione. Periferica (quando coinvolge l’orecchio esterno, medio o interno) o centrale (se interessa le vie uditive centrali e il cervello).
Le principali tipologie di ipoacusia sono:
- Ipoacusia trasmissiva, causata da un’alterazione nell’orecchio esterno o medio, come un’ostruzione nel condotto uditivo, una perforazione timpanica o anomalie degli ossicini.
- Ipoacusia neurosensoriale o percettiva, riguarda il danneggiamento delle cellule ciliate della coclea o del nervo acustico, compromettendo la trasmissione del suono al cervello.
- Ipoacusia mista, quando sono presenti sia componenti trasmissive che neurosensoriali.
La sordità, invece, si riferisce a una compromissione uditiva grave o profonda che limita fortemente o annulla la capacità di percepire il suono. Può derivare da molteplici cause, tra cui:
- Fattori genetici o ereditari.
- Malformazioni dell’orecchio o delle strutture uditive.
- Tumori a carico dell’orecchio o del nervo acustico.
- Infezioni e infiammazioni dell’orecchio medio, interno o del nervo uditivo.
- Malattie degenerative, vascolari o autoimmunitarie.
- Perforazione timpanica o traumi acustici.
- Farmaci ototossici e invecchiamento.
La principale differenza tra ipoacusia e sordità risiede nel livello di compromissione uditiva e nelle possibilità di compensazione attraverso dispositivi acustici o altri strumenti di supporto.
I diversi gradi della perdita uditiva
La perdita dell’udito si classifica in base alla gravità, misurata in decibel (dB) attraverso test audiometrici.
- Ipoacusia lieve (20-40 dB): difficoltà a percepire suoni deboli o sussurrati.
- Ipoacusia moderata (41-70 dB): problemi nella comprensione della conversazione senza un supporto amplificato.
- Ipoacusia grave (71-90 dB): percezione limitata solo dei suoni molto forti.
- Sordità profonda (>90 dB): incapacità di percepire la maggior parte dei suoni, inclusi quelli del parlato.
Questa classificazione è essenziale per determinare il trattamento più adatto e migliorare la qualità della vita del paziente.
Tra i sintomi di una perdita di udito la necessità di alzare spesso il volume della TV
Sintomi e segnali da non sottovalutare
La perdita uditiva può manifestarsi gradualmente o improvvisamente. Vediamo alcuni segnali che potrebbero indicare un problema uditivo:
- Difficoltà nel seguire conversazioni, specialmente in ambienti rumorosi.
- Necessità di alzare il volume di televisione o dispositivi elettronici.
- Sensazione di ovattamento o pressione nelle orecchie.
- Difficoltà a percepire suoni acuti come il campanello o il telefono.
- Richiesta frequente di ripetere le frasi durante una conversazione.
Riconoscere tempestivamente questi segnali permette di intervenire in modo efficace con soluzioni mirate.
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Gli apparecchi acustici, come ReSound Nexia, sono tra le soluzioni più efficaci per l’ipoacusia
Soluzioni per la perdita uditiva: il ruolo degli apparecchi acustici
La tecnologia ha reso disponibili numerose soluzioni per chi soffre di ipoacusia o sordità. Gli apparecchi acustici sono la soluzione più comune per le perdite uditive da lievi a gravi. Questi dispositivi amplificano i suoni e migliorano la qualità dell’ascolto.
I principali vantaggi degli apparecchi acustici includono:
- Migliore comprensione del parlato.
- Maggiore comfort negli ambienti rumorosi.
- Connessione con dispositivi digitali per un’esperienza uditiva avanzata.
Per le perdite uditive più gravi, possono essere considerati impianti cocleari, dispositivi elettronici che stimolano direttamente il nervo uditivo.
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L’importanza della diagnosi precoce: test dell’udito e prevenzione
Un controllo regolare dell’udito è fondamentale per individuare precocemente eventuali problemi e adottare le soluzioni più efficaci. Il test dell’udito è un esame semplice e indolore che permette di valutare la capacità uditiva e individuare eventuali deficit.
Rivolgersi a un centro specializzato, come Progetto Udire, permette di ottenere una valutazione approfondita e un percorso personalizzato per migliorare la qualità della vita con le migliori soluzioni acustiche disponibili.
Prenditi cura del tuo udito
Ora conosci la differenza tra ipoacusia e sordità. Il passo successivo è agire. Se pensi di avere una perdita uditiva, non aspettare: prenota oggi stesso un test dell’udito gratuito con Progetto Udire e scopri la soluzione più adatta a te. Una diagnosi precoce può fare la differenza per tornare a sentire al meglio.