Senior Italia Federanziani: alcuni dati sui problemi uditivi riguardanti le persone anzianeleggi in 2 min

In occasione della Giornata Mondiale dell’Udito, tenutasi lo scorso 3 marzo, Senior Italia Federanziani ha presentato alcune statistiche che devono senza dubbio rappresentare uno stimolo affinché le persone interessate da ipoacusia provvedano per tempo a porre rimedio ai loro problemi.

I numeri riguardanti l’ipoacusia sono notevoli: all’età di 50 anni infatti il 10% della popolazione europea convive con un danno uditivo dall’entità superiore a 35 dB, e tale percentuale si accresce in modo notevole con il progressivo avanzare dell’età fino a raggiungere il 40% nei soggetti over 60.

L’ipoacusia può riguardare sia gli uomini che le donne, tuttavia si rileva un’incidenza leggermente più elevata tra la popolazione maschile.

Convivere con un deficit uditivo può a sua volta comportare delle problematiche tutt’altro che irrilevanti, ecco quali sono le principali.

Anzitutto, una persona che non ha un udito impeccabile è molto più esposta al rischio di cadute: la sofferenza dell’apparato vestibolare, infatti, può assolutamente facilitare la caduta, soprattutto dei soggetti più anziani.

Accade frequentemente che gli anziani interessati da problemi uditivi abbiano delle difficoltà di deglutizione, si parla in questo caso di disfagie, come non sottolineare inoltre il fatto che difetti dell’udito possono avere dei risvolti molto negativi dal punto di vista mentale.

Le persone che convivono con l’ipoacusia, infatti, sono molto esposte al rischio di andare incontro a un decadimento cognitivo.

In tantissime occasioni purtroppo i soggetti interessati da ipoacusia non pongono rimedio al problema, sebbene le soluzioni siano assolutamente possibili.

Questi comportamenti sono legati, nella grande maggioranza dei casi, a degli infondati pregiudizi, o comunque ad una scarsa informazione.

In molti credono infatti che i difetti uditivi che vengono a presentarsi con l’avanzare dell’età siano inesorabili, e debbano dunque essere accettati passivamente: nulla di più sbagliato.

Allo stesso modo diverse persone provano un forte imbarazzo nell’indossare dispositivi acustici, ma anche in questo caso non vi è ragione di esserlo.

Anzitutto va sottolineato che gli odierni dispositivi sono molto piccoli e discreti, dunque sono a stento percettibili a livello visivo, inoltre se tutti siamo abituati a indossare occhiali e altri dispositivi per la correzione della vista, non è ben chiaro perché non si possa fare lo stesso per l’udito.