L'aiuto di un audioprotesista per la scelta dell'apparecchio acustico

Adattamento dell’apparecchio acustico: tutto ciò che c’è da sapereleggi in 4 min

L’apparecchio acustico è un dispositivo che sa rivelarsi davvero provvidenziale per chi è interessato da ipoacusia, di conseguenza sarebbe un errore accettare passivamente il manifestarsi di un difetto uditivo: sappiamo tutti che i difetti della vista possono essere corretti senza grossi problemi, e lo stesso vale, oggi, per quelli dell’udito.

È altrettanto noto che gli occhiali da vista non sono tutti uguali, e che quelli utilizzati da una persona non si riveleranno ugualmente efficaci se indossati da un’altra: le lenti, infatti, devono essere realizzate ad hoc non solo in considerazione dei gradi mancanti, ma anche in relazione al tipo di difetto che si deve correggere.

Ebbene, il discorso è analogo per quanto riguarda gli apparecchi acustici: essi non sono dei dispositivi “standard”, bensì necessitano di rigorose personalizzazioni affinché possano rispondere al meglio alle esigenze del singolo soggetto.

Quali sono, dunque, gli step necessari per fare in modo che un apparecchio acustico sia perfettamente efficace? Scopriamolo subito.

Il primo step: accertarsi che l’apparecchio calzi perfettamente all’orecchio

Bisogna anzitutto premettere che la figura di riferimento per quel che riguarda la regolazione degli apparecchi acustici è quella dell’audioprotesista: questo professionista saprà senz’altro provvedere a tutto ciò che è necessario per garantire tutto il comfort acustico di cui si necessita.

Il ruolo dell’audioprotesista parte con la guida alla scelta del migliore apparecchio acustico, considerando:

  • I risultati del test dell’udito, che determinano le opzioni disponibili a seconda della perdita uditiva;
  • Preferenze e stili di vita, e quindi valutare apparecchi acustici che forniscano più o meno possibilità e accessori aggiuntivi a seconda delle funzionalità necessarie.

Le attività di regolazione preliminari riguardano prettamente le modalità con cui l’apparecchio viene indossato; dunque, l’audioprotesista si accerterà del fatto che il medesimo calzi alla perfezione e si mantenga ben stabile mentre viene indossato, a prescindere da quale sia la sua tipologia.

La “formazione” di chi utilizzerà il dispositivo

Una volta trovata la quadra, l’audioprotesista aggiorna il paziente su una serie di informazioni preziose riguardanti l’utilizzo del dispositivo, ovvero ad esempio come può essere tolto e indossato, indicazioni su come accenderlo e spegnerlo, come si può regolarne il volume, quali sono le operazioni di pulizia eseguibili in modalità “fai da te” e via discorrendo. È questo il momento per fare quante più domande possibili, anche quelle che possono sembrare banali, per riuscire successivamente ad utilizzare al meglio il dispositivo acustico.

La fase successiva è quella dell’adattamento in senso stretto, ovvero quella mirata a rendere la percezione uditiva assolutamente impeccabile.

L’adattamento acustico dell’apparecchio

Come detto in precedenza, la percezione audio differisce da soggetto a soggetto, per questo motivo è fondamentale che l’audioprotesista esegua dei test specifici che vengono effettuati inserendo nel condotto uditivo un piccolo microfono, grazie al quale un computer rileva gli effettivi livelli di amplificazione.

Questa fase, come si può ben immaginare, è assolutamente fondamentale, anche in considerazione del fatto che si fonda su analisi numeriche oggettive: sicuramente durante il test chi indossa il dispositivo può esprimere le proprie sensazioni, evidenziando ad esempio dei suoni che risultano essere troppo intensi o, al contrario, poco percettibili, ma tali sensazioni potrebbero essere dovute semplicemente al fatto che l’orecchio non è ancora abituato alla correzione che gli si sta apportando.

Da questo punto di vista, quindi, la tecnologia è in grado di fornire ben più che un semplice aiuto affinché si inizi ad utilizzare l’apparecchio acustico nel modo più efficace e confortevole possibile.

Regolazioni e prova dell’apparecchio acustico

Per adattarsi completamente al nuovo apparecchio acustico possono essere necessarie da poche settimane a un paio di mesi. L’audioprotesista consiglierà in quali momenti sarà più utile e importante indossare l’apparecchio per accelerare questo processo, senza però mettere sotto stress il paziente e il suo udito.

Tra i consigli che i professionisti di Progetto Udire ti daranno, la scelta di indossare il dispositivo a casa, per iniziare ad abituarsi a suoni famigliari, e aumentare gradualmente il tempo in cui si ascolta con il nuovo apparecchio. Sarà inoltre importante concentrarsi sulla percezione di voci e suoni, oltre che provare ad ascoltare tv e musica.

Resta in contatto con il tuo audioprotesista: i suggerimenti che ti daremo sono importanti e potrai rivolgerti ai Centri Acustici di Progetto Udire, a Varese, Gallarate, Malnate, Arcisate e Luino, in qualsiasi momento per chiedere consigli e regolazioni per un’esperienza di ascolto migliore.