Apparecchi acustici: molti italiani hanno un infondato imbarazzo nell’indossarlileggi in 1 min

La tecnologia relativa ai dispositivi specifici per chi ha problemi di udito migliora in modo costante, tuttavia gli italiani dimostrano di avere ancora molta vergogna nell’indossare degli apparecchi acustici.

È strano notare come mentre un numero davvero consistente di persone abbia delle remore nell’indossare un apparecchio uditivo, indossare degli occhiali sia considerato un qualcosa di assolutamente normale; questa sorta di pregiudizio, ovviamente, deve essere superata, perché utilizzare un apparecchio acustico può significare migliorare in modo molto consistente la propria qualità della vita.

Tra l’insorgere dei primi problemi uditivi e il ricorso ad un apparecchio acustico passano ben 10 anni, un lasso di tempo davvero immenso, e un altro dato quanto mai emblematico dell’infondata “vergogna” degli italiani nell’indossare degli apparecchi acustici è rappresentato dal fatto che su 7 milioni di persone che necessiterebbero di correzioni uditive, solo 1 milione indossa un apparecchio apposito.

Anche per quanto riguarda l’udito, proprio come per tutt’altri problemi di salute, è importante intervenire per tempo per evitare che il difetto peggiori, senza considerare ovviamente che è un peccato trascorrere periodi della propria vita convivendo con un disagio uditivo, il quale può avere ripercussioni negative anche sulla propria vita relazionale.

Insomma: perché rinunciare a sentire bene? Perché provare vergogna nell’indossare un apparecchio piccolo e discreto?

Una delle novità più recenti relative a questo settore è rappresentata dall’apparecchio acustico Phonak Audèo B-R del Gruppo Sonova, un dispositivo dotato di batterie al litio ricaricabili molto adatto anche ai pazienti anziani.