Le orecchie in estate: alcuni suggerimenti per i problemi più comunileggi in 2 min

Durante i mesi estivi l’orecchio è esposto a una quantità di minacce certamente maggiore rispetto ad altri periodi dell’anno, dunque è necessaria un’attenzione particolare se si vogliono evitare problemi di qualsiasi tipologia.

Anzitutto, durante i mesi estivi può verificarsi la cosiddetta “otite esterna”, condizione definita anche come “orecchio del nuotatore”: questo problema è sostanzialmente legato ad un’infezione dovuta a batteri presenti nell’acqua, di conseguenza è bene evitare che l’acqua ristagni all’interno dell’orecchio.

Per evitar questo l’ideale è sciacquare l’orecchio con dell’acqua pulita e asciugarlo bene, magari utilizzando un phon: l’utilizzo di qualsiasi corpo estraneo, o anche semplicemente delle dita, non è suggerito.

Nei mesi estivi sono inoltre da evitare gli urti violenti dell’acqua contro l’orecchio: la potenza dell’acqua non deve essere trascurata, e in questo modo potrebbero infatti verificarsi delle microlesioni del timpano.

In questi casi, il miglior suggerimento è quello di rivolgersi tempestivamente a uno specialista, il quale saprà certamente suggerire il percorso terapeutico migliore.

Se a seguito di una nuotata si dovesse avvertire una sensazione di orecchio tappato potrebbe trattarsi di un rigonfiamento del tappo di cerume, e anche in questi casi la consulenza di uno specialista è determinante.

Massima attenzione va prestata durante le immersioni subaquee, dal momento che la pressione dell’acqua può costituire una forte minaccia all’integrità del timpano, inoltre un’eventualità meno rara di quanto si possa credere è che entrino degli insetti nell’orecchio.

Il modo migliore per far uscire l’insetto dal condotto uditivo è quello di inclinare il capo verso il basso, dalla parte dell’orecchio in cui è entrato l’insetto, muovendolo leggermente per favorire la sua uscita.

Va assolutamente evitato l’inserimento delle dita all’interno dell’orecchio, o di qualsiasi altro corpo estraneo, dal momento che si rischia di spingere l’insetto verso l’interno.

Dopo un’esperienza del genere è comunque molto consigliata una visita specialistica, per verificare che non ci sia stata alcuna infezione.