Come detrarre gli apparecchi acustici

Apparecchi acustici e detraibilità nella dichiarazione dei redditi: cosa c’è da sapereleggi in 3 min

Gli apparecchi acustici sono dei dispositivi fondamentali per chi è interessato da problemi uditivi. Tuttavia, trattandosi di elementi tecnologicamente sofisticati e spesso su misura, il loro costo non è esiguo. Di conseguenza il relativo acquisto potrebbe non risultare alla portata di alcune persone, che non possono, tra l’altro, avvalersi di agevolazioni specifiche.

Spesa dell’apparecchio acustico detraibile al 19% nella dichiarazione dei redditi

Le spese sostenute per l’acquisto di un apparecchio acustico possono essere detratte nella propria dichiarazione dei redditi, rendendo così l’acquisto meno impegnativo dal punto di vista economico.

Le somme destinate all’acquisto di apparecchi acustici possono essere detratte dal proprio IRPEF nella percentuale del 19%, al pari delle spese relative ad altri dispositivi medici, ed è utile sottolineare che tali detrazioni possono riguardare anche eventuali spese di riparazione o di manutenzione dell’apparecchio, nonché i costi sostenuti per l’acquisto di batterie di alimentazione.

Il testo di riferimento è la Circolare 19/E del 2021 dell’Agenzia delle Entrate, in cui si parla appunto di detrazioni per l’acquisto di dispositivi medici.

L’importanza della marcatura CE

Affinché un determinato articolo possa essere ufficialmente considerato un dispositivo medico è fondamentale che sia dotato della marcatura CE, tramite la quale si attesta la sua conformità alle norme di sicurezza di tipo comunitario; quest’aspetto, come vedremo, è fondamentale nelle procedure di richiesta di detrazione.

Sulla base delle indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate, infatti, per effettuare la richiesta di detrazione è necessario fornire scontrino fiscale o fattura del prodotto in questione, documenti su cui dev’essere chiaramente riportata la marcatura CE; scontrini fiscali o fatture in cui si riporta la sola dicitura “dispositivo medico” non possono essere considerati sufficienti.

Apparecchi acustici acquistati con rimborso ASL/INAIL

Se si parla di detraibilità degli apparecchi acustici è utile sottolineare che determinate categorie di cittadini possono procurarsi tali dispositivi usufruendo di un rimborso, totale o parziale, da parte della ASL.

Nello specifico, possono usufruire del rimborso gli invalidi civili cui sia stata riconosciuta una capacità lavorativa ridotta di almeno un terzo, con risultanza nel verbale di accertamento del fatto che l’ipoacusia sia tra le cause dell’invalidità; gli invalidi civili in età non lavorativa che per sommatoria di diverse patologie registrano un’invalidità superiore al 33,3%; gli invalidi al 100% che necessitano di intervento protesico; i minori; gli invalidi di guerra e di servizio, oltre che i ricoverati in strutture sanitarie accreditate, sia pubbliche che private.

Vi è anche un’ulteriore categoria che può godere di un rimborso per l’acquisto di un apparecchio acustico, ovvero quella degli invalidi del lavoro, in questo caso però l’ente erogatore del rimborso non è ASL ma INAIL.

Per maggiori informazioni su come ottenere la fornitura degli apparecchi acustici con il Servizio Sanitario Nazionale, puoi rivolgerti ai nostri Centri Acustici di Varese, Malnate, Arcisate, Luino e Gallarate, convenzionati con le ASL del territorio.

Gli apparecchi acustici ottenuti con rimborso non sono detraibili

Se una persona ha potuto procurarsi l’apparecchio acustico di cui necessita usufruendo del rimborso, la relativa spesa non può essere portata in detrazione nella dichiarazione dei redditi, ammenoché per via di specifiche circostanze non sia riuscita ad ottenere esclusivamente un rimborso parziale; in quest’ultimo caso, si può portare in detrazione soltanto la parte di spesa rimasta a suo carico.