I buoni propositi dell’anno nuovo per la salute dell’uditoleggi in 3 min
Come ogni anno, è giunto il momento di tirare le somme e di redigere una lista di buoni propositi per i 12 mesi a venire. Tra i tanti obiettivi da raggiungere e le diverse promesse da mantenere, è bene includere anche una migliore cura dell’udito. La salute di questo importantissimo organo viene spesso trascurata per svariate ragioni, con il rischio di correre ai ripari quando ormai è troppo tardi. Ecco quindi alcuni suggerimenti per iniziare il nuovo anno al meglio.
Seguire un regime alimentare equilibrato
Aldilà dei vantaggi salutistici in generale, abbracciare uno stile di vita sano puntando su un’alimentazione più equilibrata può aiutare a preservare l’udito. Secondo una ricerca, una dieta ricca di magnesio, combinata alle vitamine A, C ed E, contribuisce a ridurre i possibili effetti causati da traumi acustici. Il minerale è abbondante nelle banane, nel cioccolato fondente, nelle noci, nei cereali integrali, nei fagioli neri, nella verdura a foglia verde e nell’avocado. La vitamina D e gli acidi grassi essenziali Omega 3 (presenti nel pesce azzurro e nei frutti di mare) sono un toccasana per una migliore percezione dei suoni. Tuttavia, prima di intraprendere un percorso nutrizionale di questo tipo, si consiglia di consultare il medico di famiglia, al fine di evitare effetti collaterali e danni alla salute.
Proteggere le orecchie con dei validi ausili
Quando si sente poco, è facile essere tentati di alzare il volume dello stereo, della TV, dell’mp3 o del cellulare. Tuttavia, l’esposizione dell’orecchio a forti rumori, al di sopra degli 85 decibel, comporta un peggioramento della salute dell’udito. Attenzione anche all’uso degli auricolari: essi sono i maggiori responsabili di traumi acustici a causa della cattiva abitudine di spingerli verso l’interno per poterli mantenere in posizione, per esempio, durante una sessione di allenamento all’aria aperta o mentre si stanno eseguendo i lavori domestici. È importante, inoltre, proteggere l’udito dagli eventi rumorosi con degli appositi tappi, in silicone oppure in spugna, in grado di attutire i suoni fino a 35 decibel. Questi piccoli ausili sono la soluzione più economica per ridurre gli effetti nocivi causati da suoni troppo forti (ad esempio i concerti dal vivo, gli spettacoli pirotecnici, i rumori assordanti degli stadi o la musica a volume proibitivo nei pub e nei bar).
La perdita dell’udito può avvenire in appena 15 minuti anche a causa di oggetti di uso quotidiano come il tosaerba, il trapano, le apparecchiature domestiche e soprattutto i cotton fioc per la pulizia delle orecchie. L’utilizzo sconsiderato di questi ultimi, oltre a spingere il cerume più in profondità e creare dei tappi, può danneggiare in maniera permanente il timpano. Per la rimozione del cerume e la pulizia profonda dell’orecchio, quindi, è meglio utilizzare delle soluzioni da banco di facile applicazione. Qualora non dovessero essere risolutivi, allora è il caso di chiedere consiglio ad uno specialista.
Effettuare un test dell’udito
La prevenzione è alla base del corretto funzionamento dell’udito. È probabile, infatti, che non ci si renda conto da soli di essere affetti da ipoacusia, ovvero di avere difficoltà a percepire suoni e voci. Tra i buoni propositi per l’anno che verrà, quindi, è bene inserire anche un appuntamento con uno specialista e sottoporsi a un test dell’udito. I nostri professionisti ti aspettano per una visita gratuita in uno dei cinque Centri Acustici Progetto Udire nel territorio di Varese: prenota un controllo dell’udito, in tutta sicurezza.
È importante comprendere che una volta persa la percezione dei suoni questa non può più essere recuperata. Non esistono cure o rimedi miracolosi, per cui bisogna provvedere tempestivamente e fare tutto il possibile per preservare l’udito. Solitamente, il controllo solitamente va eseguito ogni tre anni e qualora i risultati dovessero richiederlo, è opportuno provvedere all’acquisto di un apparecchio acustico, un dispositivo invisibile, comodo e pratico, in grado di restituire l’autonomia, il piacere di sentire e di comunicare con chi ci sta attorno. È importante non rimandare, in quanto il problema può comportare oltre all’isolamento sociale, anche disturbi dell’equilibrio e il declino cognitivo.