Capire l'otosclerosi e le sue cause

Cos’è l’otosclerosi? Una guida completaleggi in 5 min

Sebbene non molto conosciuta, l’otosclerosi è una condizione che ha un impatto significativo sulla salute dell’udito. In questo articolo approfondiamo questo argomento, dalla sua definizione alle potenziali complicanze e alle opzioni di trattamento.

Cos’è l’otosclerosi

“Oto” significa orecchio e “sclerosi” significa indurimento. L’otosclerosi è una forma di perdita dell’udito che si verifica a causa di una crescita ossea anomala nell’orecchio medio. La presenza di questa anomalia interrompe la complessa serie di processi che ci permettono di sentire.

All’interno dell’orecchio, le onde sonore vengono convertite prima in energia meccanica e poi in energia elettrica. I tre piccoli ossicini all’interno dell’orecchio medio – staffa, incudine e martello – vibrano. Nelle persone affette da otosclerosi, l’osso più piccolo del corpo, la staffa, si blocca sulla struttura circostante, rendendola incapace di muoversi. Quindi, i piccoli ossicini all’interno dell’orecchio non vibrano più correttamente, rendendo molto più difficile sentire chiaramente.

I sintomi e la diagnosi dell’otosclerosi

Le persone affette da otosclerosi possono sviluppare disturbi dell’udito da lievi a gravi. Raramente la condizione porta alla sordità totale. L’otosclerosi può colpire un orecchio o entrambi. Quando è presente in entrambe le orecchie, si parla di otosclerosi bilaterale e il livello di perdita dell’udito è spesso asimmetrico o non uniforme tra le orecchie.

Il sintomo più comune dell’otosclerosi è, appunto, la perdita dell’udito, che avviene gradualmente. L’otosclerosi è una forma di ipoacusia conduttiva, di conseguenza, le persone affette da questo disturbo non riescono più a sentire i toni/suoni bassi e le voci più basse o i sussurri.

Altri possibili sintomi dell’otosclerosi, anche se meno comuni, sono: problemi di equilibrio, vertigini, nistagmo e ronzio nelle orecchie (acufene).

La diagnosi è solitamente semplice, procedendo per esclusione di altre potenziali cause dei sintomi. Viene effettuato un test dell’udito con relativo audiogramma. Se durante l’esame si riscontrano segni di perdita dell’udito di tipo conduttivo, si può diagnosticare l’otosclerosi. Nei casi più gravi, è possibile fare anche una TAC. È importante sottoporsi a un esame dell’udito accurato, che verifichi la presenza di una perdita uditiva sia neurosensoriale che conduttiva.

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Test dell'udito per individuare l'otosclerosi

Sottoporsi a un test dell’udito completo è il primo passo per diagnosticare l’otosclerosi

Le cause dell’otosclerosi

L’otosclerosi è una condizione relativamente poco frequente in tutti i pazienti con perdita dell’udito. Circa il 10% della popolazione manifesta modifiche nelle strutture ossee dell’orecchio medio e interno, ma solo l’1% sviluppa sintomi correlati all’otosclerosi. Questa condizione colpisce le donne con una frequenza doppia rispetto agli uomini, ma la sua causa rimane in gran parte enigmatica. Gli specialisti ipotizzano che alcune infezioni virali, come morbillo, parotite e rosolia, possano essere coinvolte nell’indurre cambiamenti nell’orecchio interno.

Ci sono prove che suggeriscono una predisposizione genetica, per cui dove è presente una storia familiare di otosclerosi, il rischio di svilupparla è maggiore. Anche i fattori ormonali, in particolare quelli legati alla gravidanza, potrebbero contribuire al suo sviluppo. Secondi degli studi, la gravidanza, accelererebbe infatti in alcuni casi la perdita di udito. Anche l’etnia e l’età sono coinvolte: le donne bianche sono particolarmente a rischio. La patologia tende a insorgere tra i 20 e i 30 anni. Si tratta infatti della causa più comune di ipoacusia dell’orecchio medio nei giovani adulti.

Al momento non sono identificabili fattori di rischio specifici. Valgono le buone abitudini solitamente raccomandate per mantenere la salute uditiva e un benessere generale, quali una dieta sana, evitare l’esposizione a rumori forti, non assumere alcolici e non fumare.

La possibilità che si sviluppi l'otosclerosi è più marcata nelle donne incinte

Tra le cause dell’otosclerosi, sono stati individuati alcuni ormoni della gravidanza

Il trattamento dell’otosclerosi

Se non trattata, l’otosclerosi può portare a gravi complicazioni. La perdita progressiva dell’udito è il problema principale, che incide sulla comunicazione quotidiana e sulla qualità della vita. Inoltre, la condizione può contribuire allo sviluppo di altri problemi legati all’orecchio, come infezioni croniche.

Esistono diverse opzioni di trattamento per la gestione dell’otosclerosi, la cui scelta dipende dalla gravità dei sintomi. L’uso di alcuni integratori come il fluoro, il calcio o la vitamina D può contribuire a rallentare la perdita dell’udito. Tuttavia, i benefici di questi trattamenti non sono ancora stati dimostrati.

Gli apparecchi acustici sono una soluzione comune che amplifica i suoni intorno a chi li indossa per aiutare a sentire meglio. Gli audioprotesisti personalizzano le impostazioni dell’apparecchio acustico in base alle esigenze specifiche del paziente per migliorare la qualità di ascolto. Si tratta di dispositivi utili a migliorare l’udito, ma che non possono impedire che l’otosclerosi peggiori. Si tratta quindi di un trattamento da valutare con il medico specialista.

Anche gli interventi chirurgici, come la stapedectomia o la stapedotomia, sono opzioni valide. Queste procedure prevedono rispettivamente la rimozione totale o parziale dell’osso staffa interessato per ripristinare la normale funzione uditiva con l’aggiunta di una protesi. Tuttavia, la decisione di sottoporsi a un intervento chirurgico si basa spesso sulle circostanze specifiche dell’individuo e sulla gravità della sua condizione.

Una soluzione all'otosclerosi sono gli apparecchi acustici

Gli apparecchi acustici sono tra i trattamenti più utilizzati per l’otosclerosi, che comporta una perdita uditiva

Intervenire rapidamente è sempre una soluzione

Come per tutte le condizioni di salute, ignorare la situazione è raramente la strategia migliore. In presenza di sintomi, quali ipoacusia, vertigini e acufeni, l’approccio migliore è quello di chiedere aiuto ai professionisti per una diagnosi rapida e una soluzione efficace. Parlane con il tuo medico e segui i suoi consigli passo per passo. Nel caso ti serviranno degli apparecchi acustici di ultima generazione, Progetto Udire è a tua disposizione per proporti modelli delle migliori marche e completamente personalizzabili. Ti aspettiamo nei nostri Centri Acustici a Varese, Malnate, Arcisate, Sesto calende, Gallarate e Luino.