Inquinamento acustico e rischi per l’udito: alcuni studi interessantileggi in 1 min
Essere costantemente esposti a rumori ha dei risvolti negativi nei confronti dell’udito: questo non rappresenta una novità, certo, ma i dati che riguardano le persone che vivono in città sono davvero inequivocabili.
Secondo un’indagine eseguita da GfK Eurisko, al crescere dell’esposizione a rumori aumenta del 30% la possibilità di essere interessati da problemi uditivi.
Roberto Albera, docente di otorinolaringoiatria dell’Università di Torino, evidenzia come l’esposizione a rumori intensi e prolungati tenda a ridurre la sensibilità uditiva: questa reazione da parte dell’organismo è effettuata per una forma di difesa, per evitare che i rumori circostanti comportino dei danni.
L’orecchio riprende la sua normale sensibilità nell’arco di poche ore, tuttavia laddove l’esposizione a importanti rumori di sottofondo sia particolarmente frequente, il rischio che l’orecchio ne risenta in modo permanente non può essere escluso.
A conferma di quanto detto vi è il fatto che oggi il numero di persone interessate da problemi uditivi è molto più elevato rispetto ad alcuni anni addietro: la differenza è solo di pochi decibel, sia chiaro, tuttavia il dato non può e non deve essere trascurato.