Quali sono i lavori più “a rischio” per l’udito?leggi in 2 min

Svolgere determinate professioni, purtroppo, può costituire una minaccia nei confronti dell’udito: essere esposti in modo costante a delle fonti di inquinamento acustico, infatti, può avere delle ripercussioni negative sulle capacità uditive, e nel lungo periodo può purtroppo comportare un progressivo abbassamento delle capacità uditive.

Alla luce di questo, dunque, è interessante conoscere quali sono le professioni che mettono l’udito maggiormente a rischio, e i lavoratori che possono avere ripercussioni negative da questo punto di vista sono numerosi.

Tra le figure professionali più esposte vi sono sicuramente gli operai impiegati nell’ambito dell’edilizia: i dispositivi abitualmente utilizzati nei cantieri emettono dei rumori che assai spesso superano la soglia della pericolosità, basti pensare ad esempio al martello pneumatico, di conseguenza è importantissimo che questi lavoratori utilizzino correttamente i dispositivi di sicurezza che la legge prevede.

Anche gli agricoltori possono avere dei danni all’udito: questi professionisti, infatti, assai spesso operano a stretto contatto con macchinari che producono rumori molto forti, e in minima parte anche i versi emessi dal bestiame possono, a lungo andare, rappresentare una minaccia.

Anche i militari possono subire dei danni all’udito: questi professionisti, infatti, assai spesso sono esposti a fonti di inquinamento acustico tutt’altro che trascurabili, e non si fa riferimento esclusivamente ai militari in missione, ma anche a quelli che effettuano in modo costante delle semplici esercitazioni.

Anche gli operai manifatturieri figurano tra i professionisti esposti a rumori che possono, nel lungo periodo, causare dei danni uditivi piuttosto seri: i macchinari con cui questi lavoratori si misurano quotidianamente, infatti, emetto spesso dei rumori piuttosto forti.

Tra le professioni “a rischio” per la salute uditiva devono essere inclusi anche tutti i lavoratori “della notte”, ovvero chi lavora all’interno di discoteche e locali di divertimento.

Chi frequenta saltuariamente le discoteche non corre rischi rilevanti, tuttavia chi è esposto con cadenza quasi quotidiana agli alti decibel emessi dalle grosse casse acustiche dei locali notturni può effettivamente risentirne in modo negativo.

Disk jockey, barman, addetti alla sicurezza, sono dunque delle figure professionali che possono risentire della continua esposizione a forti rumori, ovviamente a condizione che svolgano il loro lavoro in modo continuativo, e non saltuariamente.