Troppi rumori nella quotidianità: perché è importante “riscoprire” il silenzioleggi in 1 min

Nella società odierna i rumori sono davvero troppi, e sarebbe opportuno riuscire a ridimensionarli.

Sono tantissime le città italiane che superano abbondantemente quella che è considerata la soglia massima di rumore diurno relativo all’ambiente esterno, ovvero 65 decibel, e un altro dato allarmante è quello relativo ai giovani.

Mentre nel 2012 infatti la percentuale di ragazzi con problemi uditivi era pari al 3%, nel 2015 ha raggiunto il 4,2%, facendo registrare così un incremento straordinariamente repentino.

Sono troppe le “regole” che non vengono rispettate: in macchina si ascolta la musica a volume troppo alto, in discoteca il volume è troppo alto, lo stesso si può dire per quanto riguarda la musica ascoltata tramite gli auricolari.

In questo ambiente così marcatamente rumoroso è tutt’altro che raro che le persone tendano a urlare di più: per sopraffare tutti questi rumori infatti si alza spesso la voce per farsi capire dal proprio interlocutore.

Guido Conti, responsabile dell’unità audiologica del Policlinico A. Gemelli di Roma, sostiene che tutto questo rumore potrebbe essere una sorta di voglia di non ascoltare il mondo, un modo per proteggere la propria persona.

All’opposto, tuttavia, sarebbe opportuno ridurre i rumori e smettere di alzare la voce, non solo per ovvi motivi legati al benessere uditivo.

Bisognerebbe insomma riscoprire il piacere del silenzio e dei rumori lievi anche nell’ambito delle conversazioni: parlare senza eccedere nel tono di voce è molto più piacevole e può perfino rendere la persona più attraente.