cos'è l'ipoacusia le tipologie e i trattamenti

Cos’è l’ipoacusia: le tipologie e i trattamentileggi in 8 min

La perdita dell’udito, o ipoacusia, è un problema che può essere causato da invecchiamento, malattie, variazioni genetiche o dall’esposizione a forti rumori. Circa un terzo degli anziani soffre di ipoacusia e la probabilità di svilupparla aumenta con l’età, ma può colpire chiunque. Le persone che presentano un calo uditivo possono avere difficoltà a conversare con amici e familiari e innescare un processo di isolamento che va a discapito della salute complessiva.

Quali sono i sintomi dell’ipoacusia e chi colpisce

Secondo i dati dell’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, le persone affette da una perdita uditiva sono circa il 5% della popolazione mondiale e le stime prevedono che si arriverà entro il 2050 ad una persona su quattro con una diminuzione dell’udito. In Italia il CENSIS stima circa 7 milioni di persone con problemi uditivi, ossia oltre il 12% degli italiani.

È possibile che alcune persone abbiano un problema di udito e non se ne rendano conto, o, meglio, spesso non vogliono ammetterlo. È importante ricordare che sottovalutare il problema equivale a spianare la strada al suo peggioramento. Esistono alcuni sintomi da prendere in considerazione e, per qualsiasi dubbio, è sempre opportuno rivolgersi a degli specialisti. Chiedi a un medico otorinolaringoiatra e prenota un test dell’udito gratuito con i nostri audioprotesisti se ti riconosci in una o più di queste situazioni:

  • difficoltà a capire cosa dicono le persone al telefono
  • problemi di comprensione quando parlano due o più persone
  • spesso si chiede agli interlocutori di ripetere ciò che dicono
  • necessità di alzare il volume del televisore tanto da risultare fastidioso agli altri
  • pensare che le persone borbottino invece di parlare chiaramente
  • non capire cosa dicono bambini o persone con la voce acuta.
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Quali sono i tipi di ipoacusia

Le tre categorie principali di ipoacusia sono quella neurosensoriale, conduttiva e l’ipoacusia mista.

Ipoacusia neurosensoriale o percettiva

Questo tipo di ipoacusia si verifica quando l’orecchio interno o il nervo acustico vengono danneggiati. In genere, tra le cause c’è la riduzione delle cellule ciliate all’interno della coclea. Nella presbiacusia, ossia la perdita di udito dovuta all’età, questi danni dipendono sostanzialmente dall’invecchiamento, che coinvolge anche l’apparato uditivo. 

L’ipoacusia neurosensoriale è il tipo di ipoacusia più comune. Può essere il risultato dell’invecchiamento, dell’esposizione a forti rumori, di lesioni, di malattie, dell’utilizzo di alcuni farmaci o di una condizione ereditaria. Questo tipo di ipoacusia non è in genere trattabile dal punto di vista medico o chirurgico; tuttavia, molte persone affette da questo tipo di calo uditivo trovano utili gli apparecchi acustici.

L’ipoacusia neurosensoriale improvvisa è un sottotipo di questa categoria di perdita uditiva e può manifestarsi di punto in bianco o nel corso di pochi giorni. È indispensabile rivolgersi immediatamente a un medico specialista. Un ritardo nel trattamento di questa condizione riduce le possibilità che i farmaci possano aiutare a migliorare il problema.

Ipoacusia trasmissiva

Questo tipo di ipoacusia si verifica nell’orecchio esterno o medio quando le onde sonore non riescono a raggiungere l’orecchio interno. Il suono può essere bloccato dal cerume o da un oggetto estraneo che si trova nel condotto uditivo; lo spazio dell’orecchio medio può essere ostruito da un fluido, da un’infezione o da un’anomalia ossea; oppure il timpano può essere stato danneggiato.

In alcune persone, l’ipoacusia conduttiva può essere eliminata con un intervento medico o chirurgico. L’ipoacusia trasmissiva è più comune nei bambini che possono avere infezioni ricorrenti dell’orecchio o inserire oggetti estranei nel condotto uditivo.

Perdita uditiva mista

A volte è possibile che si presenti una combinazione di ipoacusia neurosensoriale e trasmissiva. Per esempio, si può sviluppare un’ipoacusia neurosensoriale e successivamente anche una componente trasmissiva.

Ipoacusia neurosensoriale e trasmissiva, e quindi mista, si possono manifestare in entrambe le orecchie, ed essere quindi note come bilaterali, oppure in uno solo, come unilaterali

L’esame dell’udito è fondamentale per scoprire esattamente il tipo di ipoacusia e per determinare la soluzione audioprotesica più adatta.

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Cosa fare in caso di ipoacusia

Quali sono le cause dell’ipoacusia

Come già accennato le cause possono essere diverse e correlate in modo più o meno rilevante all’invecchiamento. 

L’esposizione a forti rumori è una delle cause più comuni di ipoacusia. Il rumore delle attrezzature da lavoro o la musica ad alto volume possono danneggiare l’orecchio interno e causare una perdita permanente dell’udito. Utilizzare adeguate protezioni ed evitare lunghi periodi di esposizione può senza dubbio contribuire a prevenire l’insorgere del problema. 

Anche l’accumulo di cerume o di liquidi dovuti a un’infiammazione può causare una perdita uditiva bloccando i suoni che vengono trasportati dal timpano all’orecchio interno. Per questo è sempre consigliabile rivolgersi a uno specialista per verificare la causa dell’abbassamento dell’udito: la rimozione del cerume in eccesso è, solitamente, un’operazione rapida e indolore. Allo stesso tempo anche il timpano può subire danni da infezioni o dalla presenza di corpi estranei, quali i cotton fioc, che vengono sempre sconsigliati per la pulizia delle orecchie. 

Anche condizioni di salute come il diabete o l’ipertensione possono contribuire all’insorgere dell’ipoacusia. La perdita dell’udito può derivare anche dall’assunzione di alcuni farmaci che possono danneggiare l’orecchio interno, talvolta in modo permanente. Questi farmaci, detti ototossici, possono essere utilizzati per trattare infezioni gravi, cancro o malattie cardiache. Tra questi vi sono anche alcuni antibiotici e persino l’aspirina ad elevati dosaggi. L’assunzione dei medicinali secondo le esatte prescrizioni del medico curante, insieme a controlli periodici, possono evitare conseguenze all’udito. 

Anche le variazioni genetiche sono una causa scatenante dell’ipoacusia. Non tutte le forme ereditarie di ipoacusia sono evidenti alla nascita, ma possono manifestarsi più tardi. Per esempio, l’otosclerosi, considerata una malattia ereditaria, comporta una crescita anomala dell’osso che impedisce alle strutture dell’orecchio di funzionare correttamente.

Infine, una dieta poco equilibrata, il fumo e l’alcool sono senza dubbio causa di una degenerazione precoce della capacità uditiva. 

Quali sono gli effetti di un’ipoacusia non trattata

Trascurare una perdita dell’udito non vuol solamente dire rinunciare ai preziosi dettagli che la vita può offrire nelle più svariate occasioni, non solo quelle speciali, ma anche e soprattutto quotidiane. 

Alcuni studi hanno dimostrato che le persone over 65 con ipoacusia hanno un rischio maggiore di sviluppare la demenza rispetto a chi presenta un udito normale. Le capacità cognitive, tra cui la memoria e la concentrazione, diminuiscono più rapidamente nei soggetti che sentono meno e non utilizzano apparecchi acustici per compensare la perdita uditiva. 

Un’altra conseguenza che porta al peggioramento della qualità della vita in particolare nelle persone anziane è un crescente isolamento dovuto alla frustrazione e all’imbarazzo di non capire e non riuscire a partecipare come prima alle conversazioni e alla vita sociale. Allo stesso modo queste persone risultano più esposte al rischio di cadute e incidenti: l’ipoacusia è un vero e proprio rischio per l’incolumità personale. Si pensi alla circolazione per strada, sia in automobile che a piedi o in bicicletta: non essere pienamente consapevoli dell’ambiente che ci circonda rende tutto più pericoloso.

Continuare a rimandare la ricerca di una soluzione non farà che peggiorare la perdita di udito, rendendo più difficile il trattamento.

Piccoli e discreti, gli apparecchi acustici sono una soluzione all’ipoacusia

Piccoli e discreti, gli apparecchi acustici sono una soluzione all’ipoacusia 

Come si cura l’ipoacusia

Prima di tutto, occorre specificare che, ad eccezione dell’ipoacusia derivante da infiammazioni o cause temporanee, non è corretto parlare di “cure”, ma di ausili, per la maggior parte dei casi. La soluzione all’ipoacusia dipende quindi dalla sua origine e tipologia, oltre che dalla gravità della stessa.

L’ipoacusia trasmissiva, che include infezioni dell’orecchio, può migliorare con gli antibiotici. I corticosteroidi possono attenuare il gonfiore delle cellule ciliate cocleari dopo l’esposizione a un forte rumore. Sarà il medico specialista a proporre il trattamento più idoneo. Allo stesso modo consiglierà di ricorrere a interventi chirurgici per rimuovere, per esempio, la causa dell’ostruzione del canale uditivo.

L’ipoacusia neurosensoriale è invece irreversibile. Per aiutare le persone con una perdita dell’udito sono disponibili molti tipi di apparecchi acustici. Questi dispositivi funzionano come piccoli amplificatori del suono e sono sempre più tecnologicamente avanzati per fornire un’esperienza di ascolto naturale e completa a chi li indossa. Ricaricabili, praticamente invisibili e quindi molto discreti, consentono anche di utilizzare in modo semplice lo smartphone e si collegano direttamente con la TV o la radio. 

Progetto Udire non si limita a fornire le protesi acustiche delle migliori marche per aiutare chi soffre di ipoacusia, ma segue il paziente in un percorso di riabilitazione completo verso il benessere uditivo. Si parte con il test dell’udito, necessario per un’analisi approfondita della situazione audiologica per fornire così la soluzione acustica più in linea con le necessità personali del paziente, a seconda del tipo e del grado di perdita uditiva. Dopo l’applicazione degli apparecchi acustici, siamo a tua disposizione per ogni regolazione e per qualsiasi consiglio per ottimizzare l’utilizzo dei nuovi dispositivi. L’attività di counselling, con la nostra logopedista, è un altro momento fondamentale che ti aiuterà a migliorare la comunicazione, svolto insieme ai famigliari, coinvolti per aiutarti ogni giorno in questo iter di adattamento.