Un dato allarmante: la metà degli anziani non cura il proprio uditoleggi in 1 min

Si tratta di un dato semplicemente allarmante, quello che è emerso da uno studio effettuato dal centro di competenza interdisciplinare sull’anzianità IKOA-FHS dell’Alta scuola delle scienze applicate di San Gallo: quasi la metà delle persone di età superiore ai 64 anni non cura i propri problemi uditivi.

Gli effetti negativi di questa tendenza, ovviamente, sono molteplici: convivere con delle difficoltà uditive in questa età può implicare delle sensazioni di stress e di smarrimento, oppure può essere causa di depressione, ansia e pressione alta.

Non bisogna inoltre trascurare che gli esperti sottolineano che gli anziani che hanno difficoltà uditive sono molto più esposti al rischio di cadute, ed è noto come questi episodi possano risultare pericolosi in quest’età.

Dal momento in cui una persona sospetta di avere un difetto uditivo fino alla richiesta di una cura specifica intercorre un lasso di tempo davvero smodatamente ampio, quantificato in un periodo da 7 a 10 anni.

Intervenire in modo tempestivo, al contrario, è fondamentale, e il direttore di Pro Senectute Werner Scharer ha affermato che è molto importante per le persone di età superiore a 65 anni sottoporsi a un test dell’udito per verificare eventuali problematiche e soprattutto per intervenire per tempo.