Disturbi del sonno e ipoacusia

La relazione tra apnee notturne e ipoacusialeggi in 3 min

Generalmente, le apnee notturne colpiscono circa il 5% della popolazione adulta e le cause fondamentali sono relative sia ad alterazioni morfologiche delle vie aeree sia ad altri fattori come ad esempio il sovrappeso.

Cosa è la Sindrome delle Apnee Notturne?

La Sindrome delle Apnee Notturne è una patologia caratterizzata da pause nella respirazione durante il sonno la cui causa principale potrebbe essere un’ostruzione parziale o totale delle vie aeree. Questa interruzione della respirazione può portare ad una minore concentrazione di ossigeno nel sangue e ciò può causare seri danni alla salute dell’individuo. Bisogna sottolineare il fatto che la Sindrome delle Apnee Notturne non va a influenzare solo la qualità del sonno. Ma andiamo in ordine. Vediamo innanzitutto quali sono le cause della Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno.

Tra le cause principali che favoriscono l’insorgenza di questa sindrome abbiamo:

  • Sovrappeso
  • Ostruzione parziale o totale delle vie aeree
  • Assunzione di sonniferi
  • Bere bevande alcoliche prima di coricarsi

Quali sono i sintomi della Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno?

Solitamente, chi soffre di questa patologia inizia a russare fin dalle prime ore del sonno. In genere il russare cambia da soggetto a soggetto ma di solito diventa sempre più forte per poi fermarsi con una pausa e poi iniziare un nuovo ciclo che si ripete per molto tempo. Ci sono diversi sintomi che sono collegati a tale disturbo:

  • Difficoltà nel concentrarsi
  • Cefalea
  • Risvegli improvvisi con una tipica sensazione di soffocamento
  • Impotenza
  • Sudorazioni notturne

Esiste una relazione tra le apnee notturne e l’ipoacusia?

Come accennato in precedenza, la Sindrome delle Apnee Notturne non influisce solamente sul sonno ma può creare problemi anche per quanto riguarda l’apparato uditivo. Infatti sono stati effettuati alcuni studi in cui si è scoperto che tale disturbo è fortemente legato alla perdita di udito.
Le difficoltà che si vengono a creare possono riguardare disturbi leggeri come ad esempio, una leggera stanchezza fino ad arrivare a disturbi molto più complessi, come ad esempio malattie quali il diabete o malattie cardiache. A queste difficoltà si aggiunge dunque anche la difficoltà di sentire.
Purtroppo la spiegazione di questo legame è altrettanto sconosciuta. Ma sono state sviluppate comunque due ipotesi: la prima riguarda il fatto che l’apnea notturna potrebbe creare un danno nella parte interna dell’orecchio, precisamente un danno relativo al flusso vascolare della coclea e causare una perdita di udito; la seconda ipotesi potrebbe riguardare il forte rumore che si crea dal russamento e nella maggior parte dei casi può superare anche i 60 decibel.

Descrizione dello studio effettuato

Lo studio è stato effettuato su un campione di 140000 persone e a tutte queste persone sono stati svolti test per le apnee del sonno e test uditivi. Da questi test è emerso che il 10% soffriva di una lieve/moderata apnea del sonno, il 31% soffriva di una perdita dell’udita causata dalle alte frequenze, 90% per le basse frequenze e infine il 38% soffriva di una perdita dell’udito causata sia dalle altre frequenze che dalle basse frequenze. Dunque, lo studio ha portato ad una convinzione per quanto riguarda i ricercatori e ha dimostrato ancora di più il legame che c’è tra la sindrome delle apnee notturne e la perdita dell’udito.

Cosa bisogna fare per evitare i problemi uditivi?

Chi ha questa tipologia di problema deve attivarsi immediatamente sia per la salute della persona sia per la serenità della coppia. Come primo punto è opportuno seguire una serie di consigli quali:

  • Non dormire in modalità supina
  • Non bere alcolici prima di andare a dormire
  • Curare, se possibile, eventuali allergie
  • Cercare di liberare il naso prima di coricarsi

Un’altra modalità che consente di liberare le vie aeree ed evitare di russare durate il sonno, riguarda l’utilizzo di una maschera particolare che crea un flusso di aria che arriva fino alla gola. Attraverso questa maschera, le vie aeree restano aperte e questo consente di respirare meglio durante la notte.

Per evitare il peggioramento della situazione e incorrere di conseguenza in spiacevoli patologie, Progetto Udire consiglia una visita specialistica otorinolaringoiatrica per valutare meglio i disturbi del sonno per ogni paziente.