Mezzi pubblici e rumore: i poco confortanti dati di uno studioleggi in 2 min

I mezzi pubblici tipicamente metropolitani, come ad esempio metro e bus, possono rappresentare un nemico per la salute uditiva per via dei forti rumori prodotti.

Uno studio condotto dall’Università di Toronto ha messo in evidenza come i livelli di rumore percepiti sia all’interno che all’esterno dei mezzi pubblici delle città riescano a rivelarsi davvero molto fastidiosi, al punto da contribuire alla perdita dell’udito.

La ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of Otolaryngology – Head & Neck Surgery, hanno rilevato come questi rumori raggiungano effettivamente dei livelli molto alti, paragonabili addirittura a quelli di un martello pneumatico in azione, ovvero vicini ai 115 decibel.

I rumori sono stati rilevati utilizzando un apposito dosimetro, e le rilevazioni sono state effettuate in punti particolarmente critici della città.

Considerando come riferimento la “soglia di guardia” specificata dall’EPA, Agenzia per la protezione degli Stati Uniti, la quale è pari a 114 decibel, in alcuni casi le rilevazioni effettuate in città si sono rivelate perfino superiori.

Essere esposti a rumori simili per un lasso di tempo di alcuni secondi potrebbe portare addirittura alla perdita dell’udito.

Quali sono stati i punti più rumorosi delle città? Le pensiline di auto e metro anzitutto, ma anche tragitti destinati ad essere percorsi a piedi e fermate di bus.

L’intensità di questi rumori desta preoccupazione soprattutto perché molte persone ne sono esposte con frequenza, magari per gli spostamenti quotidiani necessari per andare a lavoro.

Conferme di quanto rilevato provengono anche dall’Italia: Elio De Seta, professore associato di Audiologia presso l’Università La Sapienza di Roma, ha messo in evidenza come il livelli di rumore percepito tra due interlocutori è pari a circa 50 decibel, mentre nelle zone stradali ad elevata frequentazione umana il rumore può raggiungere i 70 decibel.

Rumori superiori a 114 decibel, come accennato in precedenza, possono causare dei danni all’udito davvero molto seri, e nei casi più gravi perfino la sua perdita.

L’esposizione a forti rumori può implicare anche l’insorgere di problemi di salute di tipo diverso rispetto a quelli riguardanti l’udito, ovvero ad esempio disturbi del sonno, ansia, depressione, ipertensione arteriosa, mancanza di concentrazione.

Come porre rimedio, dunque, a questi forti rumori a cui ci si ritrova esposti nella quotidianità?

Tapparsi le orecchie con le mani nei momenti in cui i rumori raggiungono livelli particolarmente elevati può essere sufficiente; immaginare di proteggere l’udito con dei tappi per orecchie o dei dispositivi analoghi è invece meno verosimile, anche in considerazione del fatto che privarsi dell’udito mentre si è in città potrebbe mettere a rischio la propria sicurezza.