Visite acustiche di controllo: ogni quanto tempo andrebbero effettuate?leggi in 1 min

Quando si parla di visite oculistiche si sa bene che eseguire dei controlli routinari, ogni 6 mesi o al massimo ogni anno, è importantissimo, ma che cosa si può dire relativamente alle visite riguardanti l’udito? Anche queste devono essere effettuate con la medesima cadenza?

Questa domanda è stata posta a un medico molto noto e blasonato quale Gaetano Paludetti, direttore del dipartimento di Otorinolaringoiatria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, scopriamo subito dunque qual è stata la sua risposta.

Paludetti ha dichiarato che chi non riscontra particolari problemi nel proprio udito può evitare di sottoporsi frequentemente a delle visite di controllo, di conseguenza la cadenza periodica con cui controllare l’udito, per quel che riguarda i soggetti adulti, è molto più “larga” rispetto a quella indicata per le visite oculistiche.

La cosa è ben diversa per quel che concerne i neonati, la cui condizione uditiva deve essere assolutamente verificata tramite test appositi già nei primi mesi di vita.

Allo stesso modo deve sottoporsi senza esitazioni a una visita oculistica la persona che inizia ad avvertire alcuni “campanelli d’allarme”, quindi la persona che riscontra alcune difficoltà uditive.

Non è mai superficiale sottolineare che le odierne opportunità tecnologiche consentono di fronteggiare in modo molto efficace i problemi uditivi, dunque accettare passivamente e con rassegnazione un udito non impeccabile sarebbe davvero un grosso errore.