Ipoacusia severa e demenza: che legami ci sono?

L’ipoacusia è una condizione per cui l’apparato uditivo non si rivela efficiente come dovrebbe, per via di danni subiti nel corso degli anni.

La condizione di ipoacusia maggiormente temuta corrisponde alla cosiddetta ipoacusia severa: l’ipoacusia, infatti, si distingue nella forma lieve, in quella media ed in quella severa, appunto, in cui l’udito purtroppo dimostra di aver subito i danni più evidenti.

L’ipoacusia severa è una condizione che riguarda, nella grande maggioranza dei casi, soggetti in età anziana, dunque persone potenzialmente esposte al rischio di sviluppare una demenza.

Alcuni test scientifici hanno dimostrato che esiste una potenziale relazione tra ipoacusia e demenza: nello specifico, infatti, i soggetti interessati da ipoacusia sono esposti ad un rischio 5 volte maggiore rispetto alle persone prive di questa problematica.

Anche per tale motivo, dunque, prevenire l’ipoacusia severa è importantissimo: è stato stimato infatti che riuscire a rallentare di appena un anno l’evoluzione del quadro clinico porterebbe una riduzione ben del 10% del tasso di demenza nella popolazione generale.

Alla luce di questi dati così inequivocabili, dunque, è importantissimo agire in modo preventivo ed utilizzare dei dispositivi di qualità: credere che i difetti dell’udito non possano essere corretti, infatti, sarebbe senza dubbio un grosso errore.

L’ipoacusia: perché va contrastata? Quali problemi può comportare?

L’ipoacusia, ovvero quella condizione per cui l’udito non riesce a rivelarsi sufficientemente efficiente per via di progressivi danneggiamenti subiti nel corso degli anni, è una condizione molto spiacevole che interessa moltissime persone.

L’ipoacusia può manifestarsi, ovviamente, in diverse forme, ed è abitualmente distinta in tre categorie: ipoacusia lieve, media e severa.

A prescindere dall’entità del problema, si può certamente sottolineare che l’ipoacusia è uno dei problemi più diffusi in assoluto, il quale merita quindi di essere contrastato con grande attenzione e rigore.

Si stima infatti che l’ipoacusia sia il terzo disturbo più comune tra la popolazione anziana, dopo l’ipertensione arteriosa e l’artrite.

Oltre ad essere, come si può ben intuire, un problema molto importante, il quale incide negativamente sulla qualità della vita della persona, l’ipoacusia è una condizione che può perfino favorire l’insorgere di stati patologici di altro tipo, come ad esempio depressione, demenza ed Alzheimer, malattie cardiovascolari e renali, diabete, senza dimenticare che la persona con un udito danneggiato tende molto più frequentemente a dedicarsi a vizi poco salutari quali il fumo, allo stesso tempo è assai più esposta al rischio di cadere e di farsi male.

Anche dal punto di vista semplicemente emotivo l’ipoacusia ha dei risvolti negativi, i quali assai spesso possono essere facilmente riconosciuti dalla persona interessata da questi problemi.

I soggetti che convivono con un’ipoacusia, infatti, tendono ad evitare i contatti sociali e relazionali, a chiudersi in se stessi, a deprimersi, non di rado inoltre risultano tesi, facilmente irritabili o nervosi.

Riuscire a risolvere un caso di ipoacusia, è evidente, può migliorare in modo davvero consistente la qualità della vita di una persona, rendendola più pacata, più socievole, più efficiente, sia sul lavoro che nella propria quotidianità.

I difetti dell’udito, dunque, devono essere contrastati con la giusta tempestività: credere che i problemi uditivi non possano essere sconfitti sarebbe davvero un grosso errore, e rivolgendosi a dei professionisti è possibile restituire, a chi ne ha bisogno, non solo una condizione uditiva ottimale, ma anche una qualità della vita che non potrebbe altrimenti conciliarsi con un simile difetto.

Suggerimenti temporanei per chi ha difficoltà di udito

Avere delle difficoltà di udito, è evidente, comporta dei piccoli problemi nella quotidianità: è sicuramente opportuno intervenire in modo mirato con dei trattamenti terapeutici di buon livello, tuttavia, allo stesso tempo, vi sono alcuni semplici accorgimenti che meritano di essere considerati se si desidera convivere con questo difetto nel modo meno problematico possibile.
Anzitutto è un consiglio ottimo, per quanto semplice, quello di avvicinarsi maggiormente al proprio interlocutore mentre si dialoga; anche solo pochi centimetri di differenza, infatti, possono rivelarsi decisivi.
Se ci si siede ad un tavolo in gruppo è certamente preferibile accomodarsi al centro, dunque in un punto che possa rivelarsi sostanzialmente equidistante rispetto a tutte le altre persone; sedendosi ad un’estremità, al contrario, può rivelarsi davvero difficoltoso seguire il dialogo.
Se ci si trova in un luogo pubblico, dunque ad una festa o in un ristorante, non bisogna avere alcuna remora nel richiedere gentilmente di abbassare il volume della musica, qualora troppo alto.
Avere la possibilità di osservare il proprio interlocutore, inoltre, è fondamentale: abbinare alla percezione acustica la vista dei movimenti labiali della persona con cui si dialoga, infatti, può attenuare notevolmente le difficoltà uditive.
Qualora si debba partecipare ad un evento di vario tipo, come ad esempio un congresso, è importante arrivare prima dell’inizio, in modo da informare opportunamente circa la propria condizione e da consentire agli addetti di effettuare tutti gli accorgimenti tecnici del caso, anche semplicemente scegliendo un posto strategico all’interno della sala.
Se ci si trova in una stanza mediamente rumorosa, inoltre, è una buona abitudine quella di sedersi lontano dalla principale fonte di rumore, come può essere ad esempio uno stereo, una cucina in un ristorante.
Qualora non si sia riuscito a comprendere bene una frase, oppure una domanda, non bisogna avere timore alcuno nel chiedere al proprio interlocutore di ripetere; ciò che si deve evitare, al contrario, è rispondere pur senza aver realmente compreso.
Questi piccoli accorgimenti, per quanto semplici, possono lievemente migliorare la qualità della vita della persona interessata da problemi acustici; si tratta però, come detto, esclusivamente di soluzioni temporanee, dunque intervenire in modo mirato tramite dei validi trattamenti è fondamentale per fronteggiare il problema in modo efficace.

Che cos’è l’ipoacusia infantile? Come si può contrastare?

L’ipoacusia infantile è un problema discretamente diffuso, il quale merita, ovviamente, di essere fronteggiato con massima accortezza.
Sebbene l’ipoacusia sia una patologia che affligge, nella grande maggioranza dei casi, soggetti adulti, oppure in età anziana, questo problema dell’udito può assolutamente manifestarsi anche tra i bambini.
L’udito è certamente un senso fondamentale, il quale tuttavia ha un’importanza ancor più accentuata per i bambini: in questa fase della vita, infatti, si conosce il mondo, ci si inizia a relazionare con gli altri, si apprende… dunque un difetto come questo può avere degli effetti negativi piuttosto importanti.
Non appena un genitore riscontra che il proprio piccolo è interessato da ipoacusia, ovviamente, si preoccupa da subito per la sua qualità della vita, chiedendosi se riuscirà ad apprendere, a socializzare, a divertirsi proprio come i bambini che hanno un udito impeccabile.
La risposta, fortunatamente, è positiva, ed oggi i bambini possono ascoltare senza alcun problema grazie a degli appositi dispositivi tecnologici di piccole dimensioni, discreti e semplicissimi da utilizzare.
Effettuare i dovuti esami audiovisivi per il proprio bambino è importantissimo, e nel caso in cui dovesse emergere una condizione di ipoacusia sarà fondamentale fornire al proprio piccolo un apparecchio acustico di qualità.
L’impiego di questo strumento tecnico sarà determinante per la qualità della vita del bambino, ed allo stesso tempo è importante che i genitori trascorrano molto tempo con il piccolo giocando, parlando, divertendosi: in questo modo, infatti, il bambino avrà certamente modo di sviluppare e di affinare la propria naturale capacità di percepire i messaggi esterni e di interagire con gli altri.
Tramite specifici apparecchi acustici, dunque, il difetto dell’ipoacusia può essere fronteggiato in modo ottimale, e l’utilizzo di questi dispositivi assume un’importanza davvero cruciale in ambito pediatrico.

Protesi acustiche gratuite dalla ASL: come fare per ottenerle?

Ottenere in modo gratuito le protesi acustiche dalla ASL è un diritto di tutti i soggetti che hanno questo tipo di necessità; vediamo dunque in che modo è possibile assicurarsi tale servizio.

Nello specifico, la fornitura gratuita delle protesi acustiche è garantita a tutti i soggetti che presentano un livello di invalidità civile superiore ad un terzo, dunque con un minimo di 33 punti.

L’ottenimento del riconoscimento ufficiale di invalido civile, ovviamente, è propedeutico per poter avanzare tale richiesta, di conseguenza chi non ne fosse in possesso deve rivolgersi all’ufficio invalidi civili della ASL di appartenenza per poter avviare tutte le pratiche necessarie.

Anzitutto, è necessario che il soggetto interessato si rechi presso l’ufficio protesi della ASL di riferimento, per ottenere l’autorizzazione alla fornitura.

Grazie all’autorizzazione in questione, la persona può recarsi presso il proprio fornitore di fiducia, il quale provvederà autonomamente a consegnare il prodotto.

Dopo l’ottenimento della protesi, inoltre, la persona deve preoccuparsi di far eseguire il collaudo: è compito del proscrittore, infatti, verificare l’effettiva congruità del dispositivo con le reali esigenze del paziente.

Al termine di quest’ultima incombenza, il soggetto interessato all’ottenimento gratuito delle protesi acustiche dalla ASL ha tutta la documentazione necessaria, e il fornitore della protesi potrà dunque emettere la propria fattura alla ASL.

Con pochi passaggi burocratici, dunque, la persona con difetti acustici con un livello di invalidità civile di almeno un terzo può facilmente ottenere le sue protesi acustiche in modo completamente gratuito.

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