Apple richiede ad FCC il riconoscimento ufficiale dei dispositivi MFI (Made for iPhone)

Apple ha chiesto alla Federal Communications Commission (FCC) che gli apparecchi acustici per iPhone certificati MFI (Made for iPhone) siano ufficialmente considerati un’alternativa ai requisiti Hearing Aid Compatibility (HAC).

Apple è fermamente convinta del fatto che gli apparecchi acustici ideati appositamente per iPhone siano molto evoluti e siano assolutamente conformi ai parametri necessari, anzi le funzioni che sono in grado di offrire andrebbero addirittura oltre l’approccio proposto.

Questi apparecchi acustici possono essere utilizzati in abbinamento ad un iPhone senza la necessità di hardware aggiuntivi, proprio come qualsiasi dispositivo Bluetooth.

Utilizzarli, dal punto di vista pratico, è semplicissimo: è sufficiente selezionare Impostazioni, Generali, Accessibilità e in seguito Apparecchi acustici, e in questa maniera iOS riconoscerà autonomamente il dispositivo in questione.

A seconda del luogo in cui ci si trova, che si tratti ad esempio di uno spazio aperto o di uno spazio chiuso piuttosto rumoroso, come ad esempio un ristorante, il volume può essere facilmente regolato, oppure si possono selezionare delle particolari modalità di ascolto, come ad esempio quella “Live”, ideale quando si dialoga con qualcuno in un luogo chiuso ed affollato.

Adoperando questa opzione le parole dell’interlocutore vengono di fatto captate dal dispositivo Apple, che si tratti di un iPhone, un iPad o altro, e vengono trasmesse ad apparecchi compatibili di tipo Made for iPhone.

Questi dispositivi sanno rivelarsi davvero molto efficienti, dunque, e c’è da attendersi che FCC accetterà la proposta di Apple.

Attenzione agli auricolari, troppa musica fa male all’udito

Ascoltare con frequenza musica agli auricolari può essere molto pericoloso per l’udito: è questo ciò che è emerso in modo inequivocabile da uno studio svolto dai ricercatori della GfK Eurisko, il quale ha considerato un campione di 8.800 persone provenienti da 11 diverse nazioni.

Lo studio è stato presentato nel corso della Giornata Mondiale dell’Udito, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ed invita appunto ad utilizzare con grande moderazione gli auricolari, dispositivi il cui utilizzo è, oggi, fortemente diffuso.

I ricercatori impegnati in questo studio hanno evidenziato senza mezzi termini che tanto maggiore è il tempo che si trascorre con gli auricolari, tanto più alto è il rischio di perdere l’udito, e sono soprattutto le più giovani fasce di età ad essere esposte al rischio di seri danni uditivi.

I giovani di età tra i 12 ed i 19 anni rappresentano, ad oggi, il 90% dei soggetti maggiormente a rischio dal punto di vista del benessere dell’udito, e tale aspetto è allarmante anche in considerazione del fatto che gli odierni auricolari dedicati alla riproduzione della musica sono in grado di raggiungere livelli sonori molto elevati, sicuramente molto pericolosi per l’udito se ci si espone con frequenza.

Non vi sono dubbi, insomma: gli auricolari devono essere utilizzati con grande moderazione, possibilmente a volume molto basso, e non bisogna affatto sottovalutare i potenziali rischi che questi dispositivi possono implicare sull’organismo.

Ringxiety: la sindrome dello squillo fantasma

È definita con il termine Ringxiety quella che potrebbe essere definita “sindrome dello squillo fantasma”, una particolare condizione di ansia quantomai tipica dei tempi moderni che riguarda un numero di persone piuttosto importante.

Ma di che cosa si tratta esattamente?

Ringxiety si manifesta tramite l’impulso a voler controllare costantemente il proprio cellulare per verificare se sono presenti delle notifiche, che si tratti di una chiamata non risposta, di un SMS, di un messaggio su un Social Network o su una delle diffuse App di messaggistica istantanea, quale WhatsApp.

La diffusione di applicazioni di messaggistica e di Social Network di tipo Mobile si è accentuata notevolmente negli ultimi anni, e ciò può rappresentare una spinta ulteriore all’insorgere di questo particolare manifestazione comportamentale.

Gli esperti del settore sono convinti che si tratti di un vero e proprio aspetto patologico, un comportamento che cela delle problematiche psicologiche che possono anche essere piuttosto complesse.

Nello specifico, gli psicologi individuano principalmente due possibili cause a Ringxiety: da un lato vi sono aspetti fisici, dall’altra aspetti prettamente psicologici.

Per quel che riguarda gli aspetti fisici, l’insorgere di Ringxiety è legato al fatto che l’organismo umano è oggi sottoposto ad una quantità eccessiva e innaturale di stimoli, ovvero appunto squilli telefonici, vibrazioni del cellulare, rumori delle notifiche delle App e dei Social Network… stimoli che nel lungo termine possono favorire l’insorgere di un’ansia.

Anche sul piano prettamente psicologico vi possono certamente essere delle cause alla base di Ringxiety: le persone interessate da questo disturbo, infatti, assai spesso sono molto insicure nella gestione dei rapporti interpersonali, e hanno problemi di autostima o di eccessivo narcisismo.

Allo stesso tempo, queste persone possono avere un profilo psicologico per il quale sentono di dover avere sempre tutto sotto controllo, ragion per cui appunto controllano compulsivamente il loro telefonino, atteggiamento che nella grande maggioranza dei casi, come detto, può essere messo in relazione ad una profonda insicurezza.

Quanto appena detto, ovviamente, deve fungere da monito per chi fa un utilizzo eccessivo del cellulare per comunicare con gli altri: il rischio che l’utilizzo di tali dispositivi tecnologici degeneri in queste forme ansiose è tutt’altro che remoto, di conseguenza se ci si rende conto di avere un rapporto compulsivo con il proprio smartphone è bene avere l’accortezza di limitarsi, e se ci si accorge che la situazione è particolarmente grave non bisogna aver remore nel rivolgersi ad uno specialista.

Disabili, in Italia quasi 10.000 alunni con deficit visivi o uditivi

È stato pubblicato dall’Istat uno studio intitolato “La popolazione italiana con problemi di vista e udito”, realizzato in collaborazione con la Lega del Filo d’Oro.

Questo studio ha consentito di tracciare in quadro nitido circa la quantità di alunni italiani interessati da problemi di udito o di vista, e i giovanissimi che convivono con tali problemi non sono risultati affatto pochi.

Nello specifico, nell’anno scolastico 2014/2015 gli alunni con disabilità iscritti a scuola sono risultati 234.788, una cifra che corrisponde al 2,7% della popolazione studentesca; questo trend risulta essere leggermente superiore rispetto agli anni precedenti, dal momento che nell’anno scolastico precedente tale percentuale ammontava a 2,5% e nel 2007 era pari ad appena il 2,1%.

Per quanto riguarda in modo specifico gli alunni interessati da problemi visivi o uditivi, il loro numero su scala nazionale è molto vicino a 10.000.

La regione in cui si conta la maggior quantità di alunni con disabilità è la Lombardia, con 39.748 alunni disabili i quali costituiscono il 2,8% del totale; considerando tale dato in percentuale, invece, la cifra è molto più elevata nel Lazio, dove tale percentuale raggiunge il 3,2%.

Tra le disabilità sensoriali la più diffusa è l’ipovisione, mentre la sordità grave o profonda riguarda il 2,1% degli alunni nelle scuole elementari e l’1,8% nelle scuole medie.

Tale studio ha fatto emergere inoltre che le persone interessate da sordociecità sono 189.000, una cifra che corrisponde esattamente allo 0,3% della popolazione complessiva.

C’è da aggiungere che assai spesso gli alunni interessati da disabilità legate alla vista o all’udito associano a tale problematica delle altre difficoltà, soprattutto di carattere intellettivo o motorio, dunque è importantissimo che tali problemi siano affrontati con la massima attenzione per poter migliorare la qualità della vita del giovane alunno.

Che età ha il tuo udito? Un video per scoprirlo

AsapScience ha pubblicato in rete, all’interno di YouTube, un video dedicato a quella che può essere definita “età dell’udito”.

Il filmato in questione propone sostanzialmente una serie di suoni, e scoprendo se si riesce ad ascoltarli è possibile scoprire, se pur in modo approssimativo, che età ha il proprio udito.

Parlare di età per l’udito non è affatto sbagliato, anzi: questo senso, infatti, risente dell’invecchiamento generale, e si deteriora soprattutto laddove venga frequentemente esposto a degli stress particolari.

A danneggiarsi sono soprattutto le cosiddette cellule ciliate: queste cellule hanno infatti il delicato compito di trasmettere al cervello i suoi percepiti, e come detto possono danneggiarsi nel caso in cui siano esposte a rumori notevoli, o anche per via di malattie infettive, come possono essere ad esempio il morbillo, la rosolia o la meningite.

Affinchè l’udito possa essere conservato in modo ottimale, dunque, bisogna rispettarlo, evitando di sottoporsi frequentemente a fonti di rumore notevoli, come ad esempio della musica ad alto volume ascoltata tramite delle cuffie.

Anche la componente ereditaria ha un suo peso, certo, inoltre per scongiurare il rischio che alcune malattie possano danneggiare l’udito è sicuramente un buon consiglio quello di vaccinarsi.

Al di là del risultato di questo insolito test uditivo, il video di AsapScience ha sicuramente una valenza importante dal punto di vista della sensibilizzazione.

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Anziani e cadute: perché è importante scongiurare questo rischio?

L’Istituto Nazionale Riposo e Cura Anziani ha fatto il punto su un problema assai frequente tra la popolazione over 65, ovvero le cadute, un fenomeno molto diffuso che comporta ogni anno una grande quantità di ricoveri e che implica dunque degli importanti costi a carico del Sistema Sanitario Nazionale.

In occasione della Giornata Internazionale dell’Anziano, tenutasi l’1 ottobre, l’Istituto Nazionale Riposo e Cura Anziani ha evidenziato come circa un terzo delle persone al di sopra dei 65 anni sono state interessate da cadute, e nel complesso questo spiacevole fenomeno pesa sulla Sanità per ben 400 milioni di euro annui.

Come ha evidenziato Antonio Cherubini, Responsabile dell’Unità Operativa di Geriatria e Accettazione Geriatrica presso l’istituto in questione, si è spesso portati a credere che le cadute siano inevitabili, in realtà non è affatto così, dal momento che con delle mirate attività preventive il fenomeno potrebbe ridursi in modo molto consistente.

Far praticare alle persone più anziane presenti in famiglia dei semplici esercizi atletici potrebbe renderle molto meno esposte a questo rischio, rafforzandone la muscolatura, l’equilibrio ed accentuandone la rapidità nei movimenti, allo stesso tempo possono rivelarsi delle ottime abitudini anche l’esposizione al sole e trascorrere del tempo all’aria aperta.

I parenti delle persone over 65 devono prestare attenzione a possibili fattori di rischio presenti in casa, ovvero ad esempio alla presenza di tappeti, ad interni illuminati in modo insufficiente, ad ostacoli di varia tipologia; per il medesimo fine, inoltre, è importantissimo che la persona anziana si sottoponga con la dovuta periodicità ad opportuni controlli della vista e dell’udito.

L’Istituto Nazionale Riposo e Cura Anziani rimarca come riuscire a ridurre appena del 20% la quantità di questi episodi implicherebbe ben 27.000 ricoveri annui in meno, un aspetto molto importante anche al fine di migliorare il servizio degli ospedali italiani, spesso sovraffollati.

A rendere ancor più importante la prevenzione vi è inoltre il fatto che la persona anziana che è già stata protagonista di una caduta è molto più esposta a tale rischio, maturando una maggiore paura circa quest’eventualità, avvertendo un senso di insicurezza e perdendo fiducia circa la propria autosufficienza.

Cercare di scongiurare in tutti i modi possibili le cadute delle persone anziane, dunque, è un aspetto che merita grande attenzione, e spetta soprattutto a familiari e parenti provvedere attraverso tutti gli accorgimenti del caso.

L’udito umano: interessanti curiosità

L’udito è davvero un “senso” importantissimo, e conoscerlo in modo ottimale può essere assai interessante, oltre che utile per poterlo proteggere al meglio.

I bambini, ad esempio, necessitano di cure particolarmente attente per il loro udito: questo, infatti, è il primo dei cinque sensi che si sviluppano nel piccolo, si può ben immaginare dunque come sappia rivelarsi fondamentale fin dai primissimi mesi di vita.

I piccoli, in genere, hanno delle difficoltà nell’eliminare dalle proprie orecchie acqua di mare o di piscina, oppure dei granelli di sabbia: per aiutarli in questo compito può essere una valida soluzione quella di inclinare delicatamente la loro testa, asciugando l’orecchio con un asciugamano oppure con un getto di aria calda.

L’alimentazione è importantissima per la salute, lo sanno tutti, e lo è anche per l’udito: consumare cibi ricchi di acido folico, cereali, verdure, legumi ed alcuni tipi di frutta può rappresentare davvero una buona abitudine per chi desidera conservare in modo ottimale la funzionalità del proprio udito.

Scongiurare l’insorgere del diabete, inoltre, è molto importante anche in tal senso, dal momento che i soggetti diabetici sono maggiormente esposti al rischio di essere interessati da problemi uditivi.

L’orecchio è un organo straordinariamente ricco di “funzioni”, le quali vanno ben oltre la semplice percezione dei suoni: è proprio grazie all’orecchio, infatti, che riusciamo a mantenerci in equilibrio, allo stesso tempo l’orecchio sa pulirsi internamente in modo del tutto autonomo.

Proprio per tale motivo, peraltro, è sicuramente una buona abitudine quella di evitare pulizie eccessivamente profonde con il classico bastoncino di cotone.

Per quanto l’udito umano sia eccezionale, in natura vi sono delle specie animali che hanno, da questo punto di vista, delle capacità ben più spiccate: l’udito canino, ad esempio, ha una sensibilità ben superiore, e riesce a cogliere suoni del tutto impercettibili all’orecchio dell’uomo.

L’ipoacusia: come si manifesta? Da cosa può dipendere? Come intervenire?

L’ipoacusia, ovvero la progressiva perdita dell’udito che interessa soprattutto le persone di età non più giovane, deve essere riconosciuta per tempo affinchè possa essere fronteggiata in modo ottimale.
Vi sono, da questo punto di vista, dei campanelli d’allarme che non devono essere sottovalutati, e che nella grande maggioranza dei casi corrispondono a delle sensazioni di imbarazzo, di disagio, di smarrimento, legate appunto all’incapacità di udire in modo impeccabile.
Da questo punto di vista, è importante precisare che l’ipoacusia non deve essere confusa con un disturbo di tipo diverso quale l’acufene, il quale corrisponde all’insorgere di ronzii e fischi.
I due problemi, in realtà, possono coesistere, ma devono essere opportunamente distinti dal momento che le cause e le possibili soluzioni sono differenti.
Molti fattori possono influire, quantomeno a livello potenziale, sull’insorgere di una condizione di ipoacusia: l’ereditarietà, sicuramente, ha una rilevanza, allo stesso tempo l’esposizione a forti rumori può logorare l’apparato uditivo nel lungo periodo.
Uno stile di vita poco salutare, magari contraddistinto da vizi quali fumo ed alcol, è certamente negativo da questo punto di vista, allo stesso tempo alcune tipologie di medicinali possono avere un’influenza in tal senso.
Anche alcuni tipi di infezioni, purtroppo, possono implicare dei risvolti negativi, quindi è sicuramente una buona abitudine evitare in tutti i modi di venire a contatto con dei virus potenzialmente pericolosi.
Qualora si dovessero riscontrare dei sintomi di ipoacusia è importante intervenire per tempo, magari sottoponendosi anzitutto ad un semplice test, anche online, e prenotando in tempi celeri un check-up presso uno specialista, in grado di suggerire le migliori soluzioni in caso di effettiva necessità.

Proteggere l’udito con dei tappi per orecchie: perché è importante?

I tappi per le orecchie sono degli strumenti che, pur essendo semplicissimi da utilizzare, possono rivelarsi davvero molto preziosi per la protezione dell’apparato uditivo.
Tali dispositivi, probabilmente, sono ancora piuttosto trascurati: se si parla di tappi per la protezione dell’udito, infatti, il pensiero è rivolto subito ad attività professionali particolarmente a rischio da questo punto di vista, come ad esempio attività di edilizia o qualsiasi altro tipo di lavoro in cui si è costantemente esposti a quantità rilevanti di decibel.
L’impiego dei tappi, invece, sarebbe opportuno anche in molti altri contesti, anche nel caso in cui, ad esempio, si utilizzi un tagliaerba in giardino, qualora si sia esposti al traffico per molte ore durante la giornata, oppure, ad esempio, nel caso in cui si lavori spesso presso discoteche o nell’ambito di eventi musicali.
In linea generale, gli esperti consigliano di proteggere l’apparato uditivo tramite questi strumenti in tutte le occasioni in cui si è esposti a dei rumori dall’entità superiore agli 85 decibel.
Nella loro semplicità, come detto, i tappi per orecchie svolgono una funzione davvero importantissima per la protezione dell’orecchio: questi dispositivi riescono a costituire una vera e propria barriera tra i suoni provenienti dall’esterno ed i delicati organi interni, assicurando così al timpano una protezione ottimale dalla pressione che i decibel più elevati riescono ad esercitare, la quale, come noto, può divenire molto pericolosa nel lungo periodo.
Le opportunità di scelta, in commercio, sono numerosissime, e non è complicato quindi individuare il modello più adatto alle proprie necessità; dal punto di vista dei materiali si segnalano, per diffusione, i modelli in gomma piuma, cui si aggiungono varianti di ultima generazione realizzate in materiali quali silicone o cera.
Sebbene i danni derivanti dall’esposizione ad inquinamento acustico non siano percettibili nell’immediato possono compromettere l’udito in modo piuttosto serio nel lungo periodo, e l’impiego di una semplice protezione, come questa, può rivelarsi assolutamente provvidenziale.

Apparecchi acustici: le caratteristiche più innovative

Gli apparecchi acustici, dispositivi fondamentali per garantire il dovuto comfort a chi ha problemi di udito, sono stati protagonisti di progressi davvero molto importanti negli ultimi tempi, al punto che in pochi ne conoscono in modo approfondito le odierne peculiarità.

In tanti, ancora, associano l’idea di un apparecchio acustico a quella di un dispositivo antiestetico, evidente, non sempre impeccabile sul piano tecnico. Nulla di più sbagliato.

Chi sta valutando la possibilità di dotarsi di un apparecchio acustico, cosa vivamente raccomandata a chi convive con problemi uditivi, deve assolutamente conoscere le più recenti, interessanti peculiarità che contraddistinguono questi dispositivi.

Oggi, anzitutto, gli apparecchi acustici sono pressochè impercettibili sul piano visivo: oltre ad avere delle dimensioni davvero ridotte, infatti, presentano delle caratteristiche cromatiche straordinariamente simili alla pelle, oppure al colore dei capelli, dunque sanno rivelarsi discreti al 100%.

I più moderni apparecchi acustici sono dotati di tecnologia wireless, un sistema, questo, che consente al dispositivo di ricevere in questa modalità l’audio proveniente da TV, PC o altri strumenti stereo.

Sul piano dei materiali impiegati per la realizzazione, gli apparecchi acustici moderni sanno rivelarsi davvero perfetti, e la loro pulizia, oltre ad essere maggiormente agevole, garantisce un livello di igiene impeccabile, pressochè impossibile da raggiungere nei modelli oggi obsoleti.

I migliori apparecchi acustici, non bisogna dimenticarlo, fanno assolutamente rima con personalizzazione: questi dispositivi devono adattarsi in modo preciso, mirato, alle caratteristiche della persona, e in questo modo riescono a rivelarsi non solo più efficienti, ma anche più comodi ed esteticamente discreti.

Proprio come molti altri dispositivi tecnologici, dunque, anche gli apparecchi acustici si sono perfezionati in modo consistente nel corso degli ultimi anni: chi acquista ed utilizza, oggi, un dispositivo di questo tipo, può garantirsi un complessivo livello di qualità realmente eccellente.